Piattaforma:Android, iOS, PC (giocata), PS4, Xbox One Data di Uscita: 24 gennaio 2014 (PC e mobile), 12 gennaio 2016 (console)
Gioco prodotto da ex Bioware, il primo di una pianificata trilogia, che arriva da Kickstarter. Con il seguito in arrivo il 19 aprile 2016, mi sembrava doveroso recuperare il precedente.
Il tempo è finito.
Il mondo è arrivato alla fine. Il sole si è fermato nel cielo donando al mondo uno stato di giorno eterno. I distruttori, possenti guerrieri rocciosi avanzano ed attaccano ogni cosa. Il gioco vi metterà nei panni di diversi personaggi, intenti a sopravvivere in questo contesto. Il gioco si divide in fasi all’interno della città, dove potrete semplicemente fare acquisti, gestire le vostre truppe ed allenarvi nel combattere e fasi di viaggio, che vi vedranno a capo di una carovana. Mentre ammirerete i vostri uomini che camminano in meravigliosi paesaggi, verrete tempestati da eventi casuali, che porteranno con se imprevisti non da poco. Potreste trovare dei briganti sulla strada che vogliono unirsi a voi. Che fare? combatterli e cacciarli via o accettarli, con il rischio che possano fuggire con le vettovaglie? Questo è solo un esempio delle tante miniquest che il gioco vi lancerà addosso durante i vostri viaggi. La narrativa principale invece accade perlopiù nelle città, che diventano importanti punti di avanzamento della storia. I personaggi sono abbastanza bidimensionali e raramente il gioco va a caratterizzarli a fondo ed il vostro attaccamento ad essi deriverà dalla loro performance in battaglia più che dalla loro presenza narrativa o da elementi del loro design grafico. Il gioco essendo inoltre il primo capitolo di una trilogia, perde molto tempo a non fare nulla e la storia diventa interessante proprio mentre finisce, dopo a malapena 10 ore di gioco. La narrazione rimane un po’ fumosa e poco sviluppata ed è forse l’aspetto più debole del pacchetto, ma potrebbe migliorare nei seguiti.
Scacchi v2.0
Come ho detto prima, ci saranno fasi dove voi ed i vostri uomini vi muoverete in una carovana ed il vostro compito sarà quello di proteggerla. Le meccaniche in questa fase sono simpatiche ma le ho sempre trovate poco sfruttate all’interno della storia. C’è il morale della carovana, il problema delle vettovaglie che devono garantire giorni sufficienti di viaggio altrimenti la gente morirà di fame ed il gioco spinge a cercare di mantenere in vita più gente possibile, ma le ramificazioni meccaniche sono ad ora nulle e quindi sembra un po’ tutto sprecato. I combattimenti invece sono estremamente coinvolgenti ed interessanti. Ci troviamo di fronte ad un gioco a turni che non ha alcun elemento aleatorio, basandosi invece sul concetto dei giochi astratti: ogni variabile è sempre visibile dal giocatore in ogni momento. Niente scelte azzardate e niente preghiere al dio RNG: ogni fallimento ed ogni vittoria saranno sempre merito della vostra perizia tattica.
Per evitare il fattore noia degli scontri i ragazzi della Stoic hanno pensato di utilizzare un concetto che raramente si vede applicato nei videogiochi di questo stampo: hanno legato la propria capacità offensiva alla propria salute. Ogni unità ha due valori principali: Armatura e Forza. L’armatura agisce come una semplice riduzione del danno. La Forza è contemporaneamente il danno dei propri attacchi ed i propri punti vita. Quando si attacca si può decidere se colpire l’armatura o la vita del nemico. A volte può essere comodo indebolire i nemici così da renderli innocui mentre ci si concentra sui bersagli più grandi, oppure può capitare di ritrovarsi con i membri del proprio gruppo così indeboliti che non possono più uccidere nulla se non collaborando insieme ed indebolendo l’armatura dei nemici. Abilità speciali e capacità di sforzarsi per aumentare il danno o il movimento vengono in aiuto al giocatore per ribaltare scenari difficili. Il combattimento è molto coinvolgente e risulta essere ben equilibrato. Nella storia i personaggi saliranno di livello e miglioreranno le proprie statistiche ed è possibile anche equipaggiarli con monili o artefatti che aggiungono bonus passivi di varia natura. Il sistema è semplice ma è davvero, davvero ottimo e risolve anche uno dei problemi principali del gaming riuscendo a dare senso al concetto di debuff in uno strategico, grazie anche a come vengono gestiti i turni. Ci sarà sempre un’alternanza di un’unità vostra ed una nemica e mano a mano che ucciderete nemici, questa alternanza non verrà mai violata, quindi le poche unità nemiche agiranno più spesso. Da qui, indebolirle tutte risulta una tattica consigliabile. Se vi piace molto questo aspetto del gioco, potete controllare Banner Saga Factions, un free-to-play multiplayer incentrato proprio sulle battaglie.
Un meraviglioso dipinto
L’altro grandissimo punto di forza del titolo dopo il suo sistema di combattimento è la presentazione audiovisiva. Tutto disegnato ed animato a mano in un bellissimo 2D con un livello di dettaglio elevatissimo. Se nelle sequenze narrative durante i viaggi avrete delle semplici e spoglie finestre con del testo e durante i momenti più importanti osserverete i modelli dei personaggi semi statici che si scambiano occhiate, in battaglia il motore di gioco da il meglio di se, mostrando la grande perizia degli artisti. Tutte le movenze, gli attacchi, le animazioni di morte e delle abilità sono fluidissime, dettagliate e naturali. Una goduria per gli occhi e non credo di aver visto un gioco 2D raggiungere questi livelli. Anche la colonna sonora è di grande impatto anche se tendenzialmente malinconica e sa sottolineare al meglio i momenti della storia e delle battaglie.
C’è del buono in Kickstarter e in Banner saga: un sistema di gioco tattico semplice, nuovo e che funziona benissimo, unito ad una presentazione audiovisiva fantastica, con solo il lato narrativo che presta un po’ il fianco, ma è una di quelle Saghe che ha qualcosa da dire ed una sua identità. Giocateci se vi piace il genere.
Stay Classy, Internet
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