Data di uscita: 5 novembre 2015
Quello che sembra essere l’ultimo film di James Bond con Daniel Craig ha un compito importante. Mantenere il franchise sui buoni livelli di Skyfall e collegare i 3 film precedenti in un’unica narrativa che coinvolge la Spectre, la famosa organizzazione criminale creata da Ian Fleming e che spesso opera dietro le quinte nei romanzi e nei vecchi film. Purtroppo qualcosa non funziona….
Ma chi ha scritto i dialoghi?
La storia generale del film è molto classica ed oramai l’abbiamo vista riproposta in molte salse negli ultimi anni al cinema. Gli agenti sul campo sono il vecchiume e per controllare meglio il mondo meglio gestire tutto lo stream di informazioni avute dai moderni sistemi di sorveglianza. Insomma, la trama segue 1:1 quella di Capitan America: Winter Soldier. I cliché classici di Bond ci sono tutti, dal rapporto a caso con donne, dai gadget strani, anche se molto ridimensionati rispetto al passato, ai cattivi iconici che devono spiegare i loro piani prima di prenderle dal protagonista nei modi più idioti.
La ricetta è semplice e dovrebbe funzionare, ma il film si perde in più parti. Il primo punto a sfavore è il ritmo. È molto lento, con poche scene d’azione che lasciano spazio a molti momenti calmi ma privi di mordente. Il film inganna molto bene con la sua scena di apertura ante titoli di testa, molto ben fatta ed in stile con quelle dei film precedenti. Poi sprofonda nel vuoto. I dialoghi vanno dall’imbarazzante all’atroce ed il doppiaggio italiano di molti personaggi secondari viene fuori come involontariamente ironico. La parte ambientata a Roma è una delle peggiori cose abbia mai visto. Un inseguimento notturno nella capitale a 50 chilometri orari, senza verve, senza pericolo, senza velocità, è semplicemente un tour turistico.
Monica Bellucci dovrebbe essere bandita dal recitare, ma purtroppo è una bella donna e ce la dobbiamo sorbire. I suoi dialoghi in italiano sono di un imbarazzante e doppiati così male, ma così male che ho fatto fatica a guardare la scena. Fortunatamente non è lei la Bond Girl principale, ma è Léa Seydoux, di bell’aspetto, ma purtroppo risulta un personaggio molto piatto e dotato di un particolare potere di avere le tette a scomparsa, visto che la loro voluminosità varia in modo preoccupante di scena in scena, a seconda se servano o meno nel vestito che indossa.
Durante la seconda metà il film si riprende un po’, ma rimane molto scialbo, principalmente per la mancanza di un momento d’azione centrale sul quale capitalizzare. Fa chiedere dove sia andato a finire il budget di 300 milioni di dollari a questo punto.
Bautista, salvaci tu
I personaggi del film sono tutti largamente sprecati. Daniel Craig è un buon attore ed è doppiato anche bene, ma in questo film si sente una svolta verso l’ironia del periodo Moore di James Bond, mentre nei film precedenti è sempre stato un po’ più serio, risultando a volte leggermente fuori dal personaggio precedente di Craig, ma sono inezie. Christoph Watlz, che interpreta il capo della Spectre, è incredibilmente sprecato, visto che il suo personaggio è un cliché che non riesce a mettere in risalto la possibile complessità e carattere che un attore come Christoph può portare in scena. L’unico vero personaggio ben uscito è Mr. Hinx, interpretato da Dave Bautista, il dragone della Spectre, lo Squalo di questo film. La sua presenza su schermo è notevole e si impone benissimo come nemico tosto da buttare giù e la sua sequenza di combattimento con Bond è figa da vedere, perché appare davvero inarrestabile mette in difficoltà il nostro eroe e non di poco, anche se degenera velocemente nel comico per come sono gestite alcune scene di distruzione dell’ambiente circostante al combattimento. Il vero pregio è che questo personaggio dice solo una singola parola prima della sua morte e basta. Non dovendo sorbire dialoghi da lui, è per definizione il miglior personaggio del film.
Che dire quindi di questo Spectre? Deludente e soprattutto dimenticabile. Terribile doppiaggio italiano di alcuni personaggi, dialoghi terrificanti, ritmo eccessivamente lento, poche scene d’azione degne di nota pesano tantissimo sul film, che ha come unica nota di merito una buona colonna sonora. Volete un bel film di spie ed agenti segreti? Recuperate e guardatevi o The Winter Soldier o Kingsman. Questo? Evitatelo.
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