Monster Hunter Mayhem 3.0 - #8 - Roma in fiamme. Di nuovo.

 






"E questo è quello che ho trovato negli archivi dell'OPS."

"Praticamente il nulla cosmico"

"Com'è andata nella seduta? Riassunto di quel che è accaduto a Roma?"

"A Rome l'obiettivo fu chiaro da subito. La corona tempestata di cristalli reattivi al mana e sincronizzati con le leyline terrestri era nei musei vaticani. In una zona dove c'erano regali donati ai vari papi dei quali si erano perse le tracce della loro provenienza. 

Alla fine il tutto fu mosso da Cesare da Gubbio, il sacerdote pirocineta. In modo molto naturale cerché il suo compagno d'arme del Gladius Dei, un certo Astileus. Paladino."

"Ma chi è che chiama il proprio figlio Astileus?"

"Credo sia più un nome ottenuto dopo essere diventato un Paladino. Comunque, lo fanno parlare con il fantasma di Chonnhor ed accetta di aumentare le difese della corona, o quantomeno di proteggerla".

"Qualcosa mi dice che non sia stato così facile. Immagino che nel Gladius Dei ci fosse qualche infiltrato nei giusti ranghi, viene a sapere della cosa e si mette in atto il piano?"

"Grossomodo si, è andata così."

"Gli eventi specifici? Qualcosa di importante?"

"In ordine la vicenda è andata così: durante la prima notte a Roma il gruppo viene accerchiato da sicari. Questi vengono notati e non ingaggiano, stranamente. Astileus sembra in missione fuori dall'urbe. 
Passano la giornata a cercare contatti clericali per chiedere informazioni su quel che stava succedendo. 
Vanno prima a parlare con Matteo Mattoni, il sacerdote che ha scresciuto Cesare ed Astileus. Poi addirittura entrano in contatto con Giovanni Giorno, che in quel periodo storico era in pensione."

"Il leggendario Giovanni Giorgio, detto Don Giovanni?"

"A quanto pare si, proprio lui. Con la sua veneranda età sembrava essersi calmato ed era visto come un saggio dispensatore di consigli, avvicinabile da praticamente tutti. In ogni caso, la sera successiva l'attacco c'è. Ma questa volta arriva attraverso il vettore di Astileus. Arriva alla loro locanda sanguinante e con la corona con se."

"Puoi immaginare come è finita questa scena. ESPLOSIONI! INCENDI! SPARATORIE! FUGA ROCAMBOLESCA! Una locanda da buttare."

"Si, diciamo che riescono a mettersi in salvo, rifugiandosi sotto uno dei ponti del Tevere. Il giorno dopo prendono una barca e si dirigono al Circeo. L'idea era di comunicare di nuovo con Chonnhor e gli unici in grado di usare della magia in zona che non fossero del Gladius erano proprio le maghe del Circeo."

"Accettarono?"

"Si, sotto una ricompensa da parte del fantasma."

"Audace."

"Opportunista."

"In ogni caso, il problema era la corona e decisero di darla agli Ebrei".

"Come? Perché?"

"Dalla seduta sembra che il ragionamento fosse un qualcosa di assimilabile al fatto che essendo gli eterni nemici perennemente perseguitati e ottimi banchieri poteva essere un ottimo modo per proteggerla da occhi estranei. La corona fu lasciata al capo religioso del ghetto di Venezia. Da lì non abbiamo idea di dove possa essere oggi, il che è un bene". 

"Visto che vi ho trovati qui immagino che il diario sia terminato?"

"Esatto. Non ci sono informazioni successive. Abbiamo solo una sorta di nota sulle loro dichiarazioni di addio".

"Diciamo che l'unico che potrebbe essere sopravvissuto è il licantropo, Xander. Gli altri erano umani. Cesare insieme ad Astileus decisero di eliminare l'erbaccia dal Gladius Dei. A noi non risulta che ci sia mai stata una sorta di guerra interna, ma onestamente non abbiamo accesso ai loro registri segreti, quindi non abbiamo modo di sapere cosa sia accaduto davvero."

"Il Gopala ed il cacciatore tibetano tornarono in India a fare il loro mestiere precedente. Il discendente di Kumar ora lavora sotto Wang nel traffico di materiale alchemico occulto e talvolta continuano ad aiutarci. Non mi sembra possa sapere qualcosa, immagino la classica storia tramandata di padre in figlio fino ad arrivare ai giorni nostri. L'unica fonte di questa storia è questo diario che era custodito in una villa in Inghilterra occultata magicamente."

"A questo punto direi di fare dei controlli incrociati con diversi archivi, non solo i nostri. Sappiamo molto meglio cosa cercare, abbiamo idea del periodo storico e degli avvenimenti e della dinamica intorno a questi artefatti."

"Anche perché ora, siccome tutti noi abbiamo queste informazioni, ci siamo appena disegnati un enorme bersaglio sulle spalle e dobbiamo trovare il modo di togliercelo di dosso."




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01 09 10