Il viaggio fino a Bombay fu lungo e doloroso.
Il racconto di quello che accadde stupì tutti nella resistenza.
Dopo pochi giorni ritornarono al tempio. Il cadavere di Percival non era più a terra. Le tracce lasciavano intendere che si era alzato e se n'era andato con le sue gambe.
Ore passarono nello studio dell'immenso bassorilievo nel tempio.
La certezza era una: il tempio era una prigione per qualcosa. Quel qualcosa però è riuscito ad uscire, in forma ridotta ed impossessarsi del corpo di Percival. La sua missione dovrebbe essere la stessa degli illuminati: liberarsi. Per farlo occorre un quantitativo di energia magica immensa e tre strumenti magici per catalizzare l'energia.
Dal bassorilievo si riesce a capire la natura di questi artefatti. La rete dei ribelli inizia a muovere i suoi membri per tutto il mondo, trovando informazioni sulla location di due di questi. È imperituro che questi oggetti vengano presi e nascosti per sempre dagli illuminati.
Uno di questi oggetti si trovava a Londra. Il secondo in Italia, a Roma.
Il gruppo ricevette un aiuto diretto dai ribelli, un nuovo membro per aiutare in questa avventura. Cesare Guicciardini da Gubbio. Un sacerdote con poteri pirocinetici. Concludendo il suo sermone di presentazione, batté a terra una lancia immaginaria, che prese vita come una lingua di fuoco appena toccò idealmente a terra.
Il gruppo partì per Londra. Finalmente Xander tornava a casa. Finalmente gli indiani videro la città natale dei loro conquistatori.
Dopo aver stabilito la loro residenza nella casa della famiglia Hyde, iniziarono la ricerca. Gossip tra i nobili, bassifondi, biblioteche, tra la gente. Il Gopala si perse completamente in questi giorni. Gli altri riuscirono a scoprire che un favoloso gioiello fu donato dall'archeologo Nathan Croft alla corona, evidentemente come una sorta di pagamento per coprire uno scandalo non ben identificato.
Il gruppo andò a parlare con l'archeologo, per scoprire che il cristallo fu trovato in Egitto da una spedizione archeologica. Le sue intenzioni erano sincere ed appariva come un vero appassionato del suo lavoro. Il cristallo era al momento tenuto al sicuro nel palazzo reale e sarebbe stato esposto nella nuova ala dopo la fine dei lavori.
Questo presentava un'opportunità non indifferente di infiltrazione. Dopo aver contattato la cella locale, il gruppo si organizzò per infiltrarsi a Buckingham. Gli indiani vestiti da manovalanza, con Mohit e Xander dediti all'infiltrazione dopo un diversivo da incidente sul lavoro creato appositamente.
Entrambi ebbero incontri interessanti all'interno della struttura. Xander, da nascosto nell'ombra, vide un mobile che lo guardò sorridendo. Come aveva potuto vederlo? Lo seguì nella sua stanza per scoprire che era un vampiro. Si dimostrò essere oltremodo gentile, avvertendolo che il castello era proibita alla sua specie per antichi patti siglati tra Vampiri e Mannari. Gli diede il nome del capo dei mannari dal quale cercare eventuale aiuto. Wolf O'Donnel.
Mohit ebbe un incontro ravvicinato con una sua vecchia conoscenza. Il vampiro che lo maledì era qui a Londra. Gli spuntò alle spalle, all'improvviso. Il vampiro decise di dargli una seconda chance per rendere meno noiosa la vita al palazzo.
La scoperta scosse enormemente il gruppo. Il palazzo reale inglese era piano di Vampiri. Erano loro che controllavano la Corona, l'Inghilterra.
Ebbero tutti la stessa idea. Cercare di scatenare una guerra tra i Mannari ed i Vampiri così da creare scompiglio tale da permettere loro di prendere il cristallo.
Si avviarono così a cercare di contattare Wolf. Riescono a tracciare un personaggio un po' strambo che lavora al porto e che si rivela essere uno dei mannari. L'incontro diplomatico non va nei migliori dei modi per l'approccio, ma ottengono una sorta di incontro.
Serata di luna piena, su una collina fuori Londra. Xander era solo sopra la collina, tutti gli altri in copertura pronti ad intervenire. La luna piena ebbe un effetto mai prima d'ora scatenato in Xander. Si trasformò in forma animale, diventando rabbioso e violento. Si scagliò contro i suoi alleati, come una bestia feroce.
Kumar provò a colpirlo con il suo archibugio, ma gli esplose in mano, dopo una falsa detonazione della polvere da sparo. Anche Mohit non riuscì a colpirlo con le sue frecce. Solo il nuovo arrivato riuscì con il suo potere a dare fuoco alla sua pelliccia. Non lo rallentò minimamente. Ora avevano un lupo infuocato ed incazzato che gli stava caricando. Il gopala fu attaccato e riportò una ferita profondissima all'addome, con gli organi esposti all'aria, pronti per essere divorati. Alla visione del danno inferto al santone indiano, gli istinti di provare a preservare Xander svanirono dal cuore di tutti, che iniziarono a colpire con i loro colpi migliori.
Spinsero il lupo a rotolare incendiato nell'erba, dolorante e ferito in più punti da proiettili. Arrivò tempestivamente dal buio un uomo che sembrava corrispondere alla descrizione di Wolf. Altri apparvero e cercarono di aiutare il Gopala. Usarono catene d'argento per intrappolare Xander.
Il giorno dopo si risvegliò in forma umana, non ricordando cosa aveva fatto. Yothindar era stato curato tempestivamente ed era sopravvissuto. Il gruppo propose a Wolf il loro piano. Violare i patti di non violenza, causare casino al palazzo solo per togliere un cristallo dai vampiri. Un oggetto molto pericoloso, che doveva essere nascosto da tutti e rimanere tale fino alla fine dei giorni.
I mannari accettarono. Non chiesero nulla in cambio apparentemente il togliere potere ai vampiri era sufficiente.
L'assalto iniziò di giorno, all'alba, così da non dare vantaggio ai maestri della notte. Il Gopala usò la sua connessione al mondo spiritico per farsi guidare verso il cristallo. Il gruppo entrò nel palazzo accompagnato da un mannaro per assicurarsi dell'operato, sfuggendo alle guardia attirate dallo scontro dei licantropi. Girava nei corridoi seguendo la direzione dell'indice in fondo al braccio teso di Yothindar. Fino ad arrivare a l'ingresso di una stanza. Guardie erano appostate davanti al portone. Furono uccise in pochi istanti, con Mohit e Kumar che spuntarono dall'angolo aprendo il fuoco con le loro armi, seguiti da una carica repentina del Gopala e del Licantropo.
All'interno della stanza c'era un Vampiro accompagnato da tre servitori. Questi ultimi furono eliminati velocemente mentre il vampiro si mosse velocemente andando subito verso il sacerdote. Il licantropo e lo spirito del Gopala lo ingaggiarono in corpo a corpo, facendogli cambiare focus sul mannaro. L'azione congiunta Cesare e Kumar con pirocinesi e boccetta di liquido infiammabile lo portarono alla sconfitta veloce.
Il gruppo si accorse che il vampiro aveva addosso dei documenti, ora irrimediabilmente bruciati. Dopo un nuovo rituale di guida riesce a portare tutti in una sorta di magazzino per roba da usare. Non ci sono guardie in giro. Il gruppo arriva fino in fondo alla stanza e trova quello che stava cercando. Il cristallo. Dentro una teca. Lo spirito del Gopala lancia un oggetto per rompere la teca e successivamente uno per far cadere l'oggetto. Il secondo impatto rilascia un'emanazione di energia magica notevole, andando a causare una potente emicrania in molti del gruppo ed accecando il Gopala.
Avvolgono il cristallo in degli stracci e lo legano per portarlo via. Sulla strada del ritorno, tre vampiri li interrompono. Uno di loro è il vampiro di Mohit, che attaccò il gruppo in India oramai eoni fa.
"Chi siete, cosa ci fate qui?" Chiede uno di loro. La risposta di Kumar fu così sorprendete che stordì visivamente tutti i presenti. "No, che cosa ci fate voi qui!" Iniziò ad inveire nella sua lingua nativa e lanciò tutto il suo carico esplosivo contro i vampiri. Sbagliando malissimo. Il sacco con materiale incendiario superò i vampiri, finendo sulle scale. Il sacerdote incendiò il carico, che esplose alle spalle dei vampiri, incendiando la loro via di fuga.
I vampiri erano ancora visivamente storditi e questo permise al gruppo di avere una sorta di apertura in vantaggio. Mohit riuscì a far prendere fuoco ai vestiti del suo acerrimo nemico, mentre gli altri iniziarono a sparare contro le bestie. Il vampiro provò inutilmente a spegnere i suoi vestiti e nei suoi ultimi istanti di vita vide il cinturone di polvere da sparo di Kumar dirigersi verso di lui. L'esplosione scosse tutti e dilaniò il vampiro in mille pezzi.
Mohit per la prima volta imprecò di gioia. Poteva di nuovo parlare. Solo che conosceva solo il tibetano. Praticamente non era cambiato nulla. I vampiri rimasti inziarono a combattere ferocemente. Il mannaro cercò di tenerli a bada, in quanto in appena due colpi avevano inflitto enormi danni a Xander, con una perforazione da dover tenere a bada e Kumar con naso rotto e parte del suo sangue assorbito attraverso quella ferita.
Il Gopala, anche se cieco, grazie ai suoi sensi spiritici riesce a sferrare un paio di colpi decisivi contro i vampiri. Il gruppo riuscì a prevalere, grazie alla tenacia ed all'estrema impunità di attacchi di fuoco, sia dal sacerdote, che da stumenti che aveva recuperato proprio in vista dal combattimento contro vampiri.
Le fiamme sulle scale furono domate dai poteri di Cesare ed il gruppo fuggì dal palazzo. Il mannaro del loro gruppo fuggì per avvisare gli altri di ritirarsi.
Con ChonnhorOh'Chonnhor presente, il gruppo consegnò il cristallo a Wolf, che promise di nasconderlo per sempre. Nessuno ebbe l'impressione che il capo dei mannari stesse dicendo una falsità.
La conversazione si chiuse con una frase di Cesare. "Il Signore vi riconoscerà le buone gesta che avete compiuto. Se resterete sulla retta via."
Il gruppo, si diresse a Roma.
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"Interessante".
"Quindi questo è quello che veramente accadde quel giorno. I rapporti dell'epoca dei cacciatori londinesi non erano molto precisi e ci sono sempre state testimonianze contraddittorie".
"Almeno sappiamo che con il cristallo di Londra hanno avuto successo, ma non sembra ci sia scritto dove sia ora. Meglio così. Se non lo sappiamo neanche noi, non lo possono sapere neanche i nemici".
"A Roma in quell'anno abbiamo delle informazioni su cose andate malissimo?"
"Possiamo cercare di recuperare qualcosa dalle nostre cronache."
"Io faccio un giro nel database dell'OPS per vedere se c'è qualcosa."
"Noi intanto continueremo con la seduta".
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