Anzi, considerando che nel vault c'è tutta la trilogia di Mass Effect, quella di Dragon Age, i Dead Space, un po' di giochi indie, un po' di giochi retrò, direi che se non siete interessati ad avere il gioco acquistato in digitale, per 25€ l'anno si ha accesso ad un grande catalogo.
Furi
Furi è un gioco che esteticamente mi ha sempre intrigato. Meccanicamente, è tipo l'opposto di quello che io preferisco in un gioco. Il gioco è in sostanza una modalità boss rush. Si passerà da un nemico di tipo boss all'altro. Ogni boss avrà tanti punti vita, colpirà come un treno e cambierà pattern con il diminuire della propria energia vitale, così da mantenervi sempre sugli attenti e stupirvi con nuove esuberanti mosse da imparare. Il protagonista non ha tantissime mosse, con un attacco di spada, uno dalla distanza ed una schivata dash, ma combinarle nel modo giusto è essenziale per vincere. Il gioco è molto difficile. Richiede non solo buoni riflessi per schivare gli attacchi dei nemici, ma anche una buona dose di pazienza per distruggere le barre di vita dei boss. Io purtroppo, facendo schifo, dopo i primi boss ho dovuto abbassare il livello di difficoltà a schiappa e comunque facevo la mia bella fatica. Diciamo che me lo sono goduto più per il design random e l'ambientazione WTF che per il gameplay. È un gioco per i giocatori duri, onestamente ho fatto bene a non comprarlo su Steam ma a giocarci in questo modo.
Unravel
Unravel fu uno di quei progetti indie minori sotto protettorato EA. Il gioco fa parte della categoria di Puzzle-Platformer e il flusso di gioco è simile a quello di Limbo. Un omino fatto di lana deve avventurarsi in ambientazioni realistiche realizzata magistralmente, con accompagnamento musicale a tono per recuperare foto di una famiglia. Per andare dal punto A al punto B si dovranno risolvere puzzle ambientali. Dal semplice attivare interruttori ad usare un po' la fisica. L'avventura è piacevole e malinconica al punto giusto. Se uno ha apprezzato titoli come Limbo ed Inside, Unravel è di sicuro un acquisto consigliato.
Unravel fu uno di quei progetti indie minori sotto protettorato EA. Il gioco fa parte della categoria di Puzzle-Platformer e il flusso di gioco è simile a quello di Limbo. Un omino fatto di lana deve avventurarsi in ambientazioni realistiche realizzata magistralmente, con accompagnamento musicale a tono per recuperare foto di una famiglia. Per andare dal punto A al punto B si dovranno risolvere puzzle ambientali. Dal semplice attivare interruttori ad usare un po' la fisica. L'avventura è piacevole e malinconica al punto giusto. Se uno ha apprezzato titoli come Limbo ed Inside, Unravel è di sicuro un acquisto consigliato.
Aragami
Aragami è un'altro gioco sul quale avevo buttato un occhio. Un gioco stealth in terza persona con flavour orientale. Il protagonista è un Aragami, uno spirito dato forma per portare vendetta. Il gioco si diramerà in molti livelli più o meno lineari dove bisognerà farsi strada muovendosi nell'ombra e cercando di non farvi vedere, poiché i nemici possono uccidervi con un sol colpo. Potrebbe sembrare snervante avere un gioco dove se si viene scoperti si muore, ma in realtà tutte le meccaniche di luce ed ombra lo hanno reso piacevole da giocare. Più pesante di quello che sembra in alcuni frangenti, dove facevo fatica a mantenere i 60fps. La storia che regge l'avventura è abbastanza simpatica anche se semplice e il protagonista ha bei modi di crescere e potenziarsi. Ma quel che vince è lo stile grafico su tutto. Promosso.
Aragami è un'altro gioco sul quale avevo buttato un occhio. Un gioco stealth in terza persona con flavour orientale. Il protagonista è un Aragami, uno spirito dato forma per portare vendetta. Il gioco si diramerà in molti livelli più o meno lineari dove bisognerà farsi strada muovendosi nell'ombra e cercando di non farvi vedere, poiché i nemici possono uccidervi con un sol colpo. Potrebbe sembrare snervante avere un gioco dove se si viene scoperti si muore, ma in realtà tutte le meccaniche di luce ed ombra lo hanno reso piacevole da giocare. Più pesante di quello che sembra in alcuni frangenti, dove facevo fatica a mantenere i 60fps. La storia che regge l'avventura è abbastanza simpatica anche se semplice e il protagonista ha bei modi di crescere e potenziarsi. Ma quel che vince è lo stile grafico su tutto. Promosso.
E qui finiscono i giochi di Origin Access. Devo dire per 4€, 3 giochi che mi han saputo divertire. Non pensavo potesse essere così comodo come servizio. Se aggiungeranno altra roba, potrei sottoscrivermi di nuovo.
Carrier Command: Gaea Mission
Gioco per PC del 2012, recuperato in un humble bunle a caso, realizzato da Bohemia Interactive mi ha sempre ispirato. La meccanica del gioco è quella di ibridare un RTS ad un FPS. Si avrà il comando di una portaerei dalla quale mandare mezzi di terra e d'aria per distruggere basi nemiche. Sono tutti mezzi automatici dei quali è possibile prendere il controllo ed agire in prima persona direttamente. È un remake di un gioco degli anni '80 tipo. Ecco la premessa è figa, ma il gioco è brutto. Ma brutto forte. Il pathfinding delle unità è di quanto più mal fatto possa mai aver visto (sul serio, i robot che ho programmato io per esami di ingegneria si muovevano meglio), la loro IA di ingaggio è oscena, il gioco è di una lentezza atomica e la storia è incredibilmente blanda e realizzata malissimo. Basta l'inizio del gioco, che vi mette nei panni del protagonista in modo FPS a farne capire la scarsità. Comandi ridicoli, doppiaggio mediocre e regia davvero pessima. È uno dei miei miscugli preferiti di oscenità. Dovevo arrivare in fondo per vedere quanto peggio potesse diventare. E mi ha stupito. Ci sono degli sprazzi di genuino divertimento nell'assaltare le basi nemiche e nel distruggerle passo dopo passo, ma il gioco e la storia hanno raggiunto vette di oscenità sempre peggiori.
Gioco per PC del 2012, recuperato in un humble bunle a caso, realizzato da Bohemia Interactive mi ha sempre ispirato. La meccanica del gioco è quella di ibridare un RTS ad un FPS. Si avrà il comando di una portaerei dalla quale mandare mezzi di terra e d'aria per distruggere basi nemiche. Sono tutti mezzi automatici dei quali è possibile prendere il controllo ed agire in prima persona direttamente. È un remake di un gioco degli anni '80 tipo. Ecco la premessa è figa, ma il gioco è brutto. Ma brutto forte. Il pathfinding delle unità è di quanto più mal fatto possa mai aver visto (sul serio, i robot che ho programmato io per esami di ingegneria si muovevano meglio), la loro IA di ingaggio è oscena, il gioco è di una lentezza atomica e la storia è incredibilmente blanda e realizzata malissimo. Basta l'inizio del gioco, che vi mette nei panni del protagonista in modo FPS a farne capire la scarsità. Comandi ridicoli, doppiaggio mediocre e regia davvero pessima. È uno dei miei miscugli preferiti di oscenità. Dovevo arrivare in fondo per vedere quanto peggio potesse diventare. E mi ha stupito. Ci sono degli sprazzi di genuino divertimento nell'assaltare le basi nemiche e nel distruggerle passo dopo passo, ma il gioco e la storia hanno raggiunto vette di oscenità sempre peggiori.
Bravely Second: End Layer
Infine, su 3DS ho recuperato il seguito di Bravely Default. Il gioco con il quale aprii questo blog nel gennaio del 2014. Il gioco è praticamente identico nella struttura: party di 4 pg, sistema di mestieri per le classi, solito grinding da fare e storia che fino al capitolo 5 è normale e poi dopo detona. Devo dire, in generale lo considero equivalente al primo capitolo. La storia "normale" mi ha convinto di meno di quella del predecessore. Troppe nuove città apparse dal nulla che creano solo buchi di storia, la storia principale va ad un ritmo molto lento di scoperta, molte cose sono telegrafate... ma la combriccola di personaggi composta da Edea, Tiz, Yew e Magnolia mi è stata un sacco simpatica. La parte dell'esplosione, quando il tutto detona e si inizia a parlare di dimensioni alternative ed altro è invece a mio parere meglio fatta rispetto al primo capitolo. Il gioco poi è impreziosito dalla sua solita bella colonna sonora e sistema di battaglia figo, ma come sempre aperto a build rotte come non mai. Al solito nell'end game svolgevo le battaglie in automatico infliggendo danni atomici.
5 giochi via, altri millemila rimanenti >:<
Stay Classy, Internet
Infine, su 3DS ho recuperato il seguito di Bravely Default. Il gioco con il quale aprii questo blog nel gennaio del 2014. Il gioco è praticamente identico nella struttura: party di 4 pg, sistema di mestieri per le classi, solito grinding da fare e storia che fino al capitolo 5 è normale e poi dopo detona. Devo dire, in generale lo considero equivalente al primo capitolo. La storia "normale" mi ha convinto di meno di quella del predecessore. Troppe nuove città apparse dal nulla che creano solo buchi di storia, la storia principale va ad un ritmo molto lento di scoperta, molte cose sono telegrafate... ma la combriccola di personaggi composta da Edea, Tiz, Yew e Magnolia mi è stata un sacco simpatica. La parte dell'esplosione, quando il tutto detona e si inizia a parlare di dimensioni alternative ed altro è invece a mio parere meglio fatta rispetto al primo capitolo. Il gioco poi è impreziosito dalla sua solita bella colonna sonora e sistema di battaglia figo, ma come sempre aperto a build rotte come non mai. Al solito nell'end game svolgevo le battaglie in automatico infliggendo danni atomici.
5 giochi via, altri millemila rimanenti >:<
Stay Classy, Internet
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