Zack Snyder ritorna al cinema con il seguito di Man of Steel, il film basato su Superman e sul motion blur esagerato. I trailer avevano dato praticamente via la trama e ci avevano promesso scazzottoni. Il risultato finale? Beh………
Come tieni su la trama? CON LO SPUTO!
Man of Steel era riuscito nell’intento di portare sullo schermo un Superman completamente inespressivo, una Lois Lane con un criceto in una ruota al posto del cervello e migliaia di morti per la città di Metropolis a causa del mantelluto eroe. Per risollevare la situazione serviva inserire un personaggio di quelli automaticamente fighi, tipo Batman e casomai affidarlo ad un bravo attore, tipo Ben Affleck. L’incipit narrativo è potenzialmente interessante: Superman ha fatto tutto quel casino a Metropolis ed è visto sia come un dio salvatore onnipotente da adorare sia come un qualcosa di incontrollabile che potrebbe scoppiare e distruggere tutta l’umanità. Batman è in particolar modo incazzato con l’uomo d’acciaio perché uno dei palazzi crollati nella lotta contro il generale Zod era della Wayne Enterprises. Dopo quindi un incipit che mette in piedi tutti i tasselli, parte una serie di eventi non ben collegati tra di loro, che sono messi lì solo per….. fare scena e confusione. E questo continua fino alla fine del film. Lex Luthor è forse uno dei peggiori cattivi dei film di super eroi degli ultimi anni. La sua personalità sembra un incrocio tra quella del Luthor dei fumetti e quella di Joker. Viene fuori come un maniaco totalmente sconclusionato. Tra l’altro è presentato al pubblico senza una minima introduzione. Per Batman dobbiamo sorbirci ancora una volta la scena di morte dei suoi genitori, lunghissima e noiosa perché oramai è scontata e fa parte della cultura popolare, ma su Lex due parole in croce e basta. Il suo piano non solo è complesso a livelli che rasentano l’inutilità, ma ha problemi di collegamento con Batman. Lex dice di aver forzato lo scontro tra il pipistrello ed il kriptoniano, ma lo scontro c’era già nell’aria fin dall’inizio quindi le mosse del cattivo sembrano particolarmente inutili nello schema generale. Il film dura la bellezza di 150 minuti ed è un insieme di momenti inutilmente lunghi e di non sequitur, quindi è un film molto inefficiente, che spreca tempo dove non dovrebbe e che si dimentica di mettere la colla tra le scene. Si parla di una versione blu ray da almeno 180 minuti, il che lascia pensare alla presenza di tagli forse mal calcolati, ma queste sono solo speculazioni. A questo si aggiunge una stupidità quasi fuori scala di alcune azioni fatte da alcuni protagonisti ed un momento cruciale per i personaggi si risolve nel modo più random di sempre. Sono scene che fanno un po’ male al cuore.
L’altro “problema” del film è che funge da fondamenta per tutta la continuity della DC al cinema, da solo. Ma non si tratta di una scritta messa qui e lì o di una scena extra dopo i crediti come fa la Marvel, che rende i riferimenti al suo universo dei simpatici easter egg o dei pezzi organici dei loro lavori: qui sono messi dentro forzatamente. Il film stesso deve andare in pausa per far vedere che anche loro hanno la “continuity”, hanno il mondo condiviso. Wonder Woman, interpretata dalla bella Gal Gadot si presenta in un modo molto diverso da come ci si potrebbe aspettare e malgrado il tempo con lei su schermo, non si ha la più pallida idea di chi sia. Avrà il suo ruolo espanso nei film successivi, ma per essere un personaggio importante di questo film, la sua contestualizzazione è molto scarna.
Botte da orbi.
Il resto del film? Beh, direi che da soddisfazione. I combattimenti della trilogia di Nolan di Batman erano imbarazzanti ma allo stesso tempo non erano il fulcro dei film. L’uomo d’acciaio ci ha invece mostrato come i combattimenti tra kriptoniani sono la cosa più noiosa di sempre: o si muovono troppo velocemente o si sparano i laser da fermi e le riprese erano condite di motion blur e telecamera mossa all’infinito, rendendo tutto sporco. Qui invece ci si concentra di più su Batman, che essendo umano ed usando veicoli, riesce a dare vita a scene d’azione fatte tutto sommato bene: le botte sono abbastanza convincenti e la visuale del tutto è pulita, chiara, precisa. Batman regala, per Ben Affleck che come attore è un paio di spanne sopra al resto del cast, o 10-12 spanne se confrontato a Henry Cavill, e per Snyder stesso, che ha deciso di portare su schermo una versione più incazzata del pipistrello. Farà storcere il naso ai fan puristi, ma a me è piaciuto ed è funzionale alla storia di questo film.
Lo scontro finale con il cattivone potenziato vede scendere sul campo anche Wonder Woman, e la colonna sonora passa ad un metal un po’ esagerato ogni volta che l’amazzone è su schermo, e il tutto diventa più sparafleshoso, pieno di laser ed effetti visivi luminosi che riempiono lo schermo. Le dinamiche di gruppo sono… scarse, raffazzonate, ma ha senso: non sono ancora un gruppo. L’azione fa ben sperare per un possibile futuro per la Justice League dove entreranno in scena più personaggi.
Quindi, in poche parole, è un bel film o no? Se vado a vederlo me ne pento o no? Tutto sommato mi aspettavo di peggio. La storia parte anche bene ma è tenuta in piedi con lo sputo e si disintegra dopo poco, i personaggi sono non solo bidimensionali, ma anche vuoti di carisma e di personalità, però le botte sono belle, si cambia spesso scena in modi anche sorprendenti, la musica c’è e Batman è sufficientemente incazzato da risultare nuovo e piacevole da vedere, quindi a mio avviso la parte di spettacolo visivo regge benino dove tutto il resto non c’è. Solo che 150 minuti sono un po’ tanti per la vuotezza del film.Andateci insieme ad (altri) amici nerd per ventilare bene le gioie ed i dolori del film ma tenete basse le aspettative. Se volete personaggi che vi rimangano impressi per quello che dicono invece che per quello che picchiano o se volete ridacchiare un po’ evitatelo.
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