Monster Hunter Mayhem 4.0 - 0.5 The Iron Curtain

 



Phoenix si svegliò di soprassalto. L’istinto portò la mano lungo la sua fondina, pronto ad estrarre la sua bocca da fuoco preferita. La sua mano afferrò l'aria. Era seduto, in un posto abbastanza comodo. Impiegò qualche istante a mettere a fuoco l’immagine davanti a se, sbattendo le palpebre.

Odiava le turbolenze ad alta quota. Disturbavano troppo facilmente il suo riposo. Gli mancava andare in giro con i portali di Ilythirra, ma oramai stavano tutti operando indipendentemente per ottimizzare i tempi. “Come possiamo essere più veloci separati se letteralmente una di noi ha accesso al teletrasporto” pensò.

Questo tram tram iniziò qualche mese fa. Le sonde periferiche nel sistema solare hanno identificato tracce simili a quelle registrate durante la fuga della nave madre dei rettiliani nel 2014. Tutte le organizzazioni mondiali sono andate in modalità panico. La notizia ancora non è stata rilasciata al pubblico, per buoni motivi.

Tutti gli occhi elettronici e magici sono rivolti verso il cielo, cercando con terrore nel vuoto. Non trovando nulla. Per ora.

È ripartita la cosa alle armi, silenziosamente. Ogni governo sta accelerando tutti i programmi di armamento avanzato, cercando ancora di recuperare terreno rispetto alla Cina. Chi non può si sta rivolgendo ad artefatti i ogni tipo del nostro passato.

L’umanità è stata troppo tempo a battibeccare tra di essa. Il disastro in Africa. Il problema con la Nuova Zelanda. E si erano tutti scordati la minaccia alla nostra esistenza. Ed ora che sta tornando non siamo assolutamente preparati.

L’aereo atterrò diverse ore dopo a Roma. Interminabili file. Controlli. Veti. Fogli. Timbri. E negli ultimi quattro mesi si era già recato 2 volte negli archivi Vaticani.  Altre interminabili camminate scortato da paladini della guardia svizzere.

Scaffalature enormi. Organizzate per date, poi per luogo. 1968. Germania. Numerosi fascicoli. Pochi fogli in ognuno di essi. Era pur qualcosa dal quale iniziare.

Gli anni della cortina di ferro sono molto complicati. La Guerra fredda aveva prodotto un quantitativo di piani, cospirazioni, movimento di oggetti e persone imbarazzantemente alto. La missione diventava ogni giorno più difficile.

Phoenix iniziò a sfogliare i vari fascicoli fino a quando il suo sguardo cadde su un nome, scritto a penna sulla copertina. “La Grippe”. Aprendolo, all’interno numerosi fogli in francese e tedesco. Con qualche appunto scritto a mano in Italiano.

C’erano anche numerose foto. Fatte male, in modo amatoriale. Piene di annotazioni sul retro ed oramai un po’ rovinate.

“Forse ci siamo”.

Phoenix attivò il programma di traduzione sul suo smartphone ed iniziò a scandagliare il report per informazioni.

“Agenzia Investigativa Waldgeist. Spirito dei boschi. Un nome profetico. Profili personali....

Arsene le Blanche. Incantatore. Poteri ottenuti da possessione spiritica. Da una Dame Blanche. Curioso. Sono spiriti strani ma difficilmente si lanciano in possessioni dirette. Di sicuro aveva un piano per agire in questo modo.

Fredrik Zimmerman. Tedesco. Germania dell’Ovest. Tracciatore. Latenti poteri psionici elettrocinetici. Il resto del profilo sembra quello perfetto per una spia. Però non sembro avere indicazioni di affiliazioni specifiche.

Floyd Cox. Inglese. Medico Forense. Esperienza nell’occulto. Cox. Che che sia un discendente di Percival? Dovrò fare un controllo sull’albero genealogico appena ho tempo. Anche se effettivamente è un cognome diffuso....

Bogdan Dragonir. Rumeno. Il muscolo dell’agenzia.

Interessante composizione. Vediamo, la loro agenzia, qui c’è una lista di casi e clienti. Vedo molta roba normale. Animali smarriti, mariti traditori... ogni cosa che poteva avere il ragionevole dubbio di essere tanto un qualcosa di normale quanto un avvisaglia di qualcosa di più pericoloso attirava la loro opinione.

Sembra abbiano avuto una buona nomea alla fine del giro. Sono passati 64 anni, chissà se qualcuno di loro è ancora vivo.”

Phoenix si inabissò sempre più nella lettura.

Nessun commento:

Posta un commento

01 09 10