Discesa nell'Averno #1 - Da Elturel a Baldur's Gate

 



1492 DR. Costa della Spada. Dopo anni di occhiatacce e minacce più o meno velate, L'Alto Osservatore Thavius Kreeg invita l'Arciduca di Baldur's Gate, Ulder Ravengard ad un summit nella sua città: Elturel. 

Era tempo di porre fine alle inimicizie storiche tra le due città e cercare di costruire un futuro migliore e più stabile per la regione. 

Questo incontro attirò numerosissime persone. Curiosi, mercanti e diplomatici speranzosi di fare accordi con i presenti e portare un po' di questa paventata ricchezza futura a casa.

La città di Elturel, normalmente con una popolazione di 20.000 abitanti era esplosa di traffico. Le forze locali dell'Ordine del Compagno e degli Hellrider si erano presto organizzate in pattuglie miste per mantenere l'ordine nelle strade.

Le locande erano stracolme di gente. Un posto dove la confusione e rissa era dietro l'angolo. Ad un tavolo sedevano due membri del Pugno Fiammante, l'esercito/polizia mercenario ufficiale della città di Baldur's Gate. Assegnati come scorta per diplomatici minori, si stavano godendo un po' di libertà serale. Rhogar Kanjentellequor attirava sempre molti sguardi. Era un Dragonide, e per giunta uno stregone. I suoi poteri innati di manipolare il fuoco e le energie magiche lo resero un ottimo candidato come "attaccante" tra le reclute del pugno fiammante. Il suo collega per questa missione era Heikian Talat, un elfo mago, praticante dell'antica tradizione elfica del "canto della spada". 

Seduti al tavolo furono avvicinati da alcune persone che elemosinarono soldi per continuare a bere. In modo un po' scontroso, forse pronto per scatenare una zuffa qualora ci fosse stato un rifiuto. Volendo passare una serata tranquilla, furono invitati a bere direttamente dai due mercenari. 

Il volume dalla taverna iniziava ad aumentare. Oramai la sua caciara si sentiva chiassosa anche in strada. Il frastuono arrivò agli angelici padiglioni auricolari di Vogrir Rosendal, un Chierico dell'Ordine del Compagno. Chi decise di affiancargli per la pattuglia Xarxes Iscalon, aveva del senso dell'umorismo. Un Aasimar il primo, un Tiefling Hellrider il secondo. Vogrir era estremamente ligio al dovere ed alla legge, anche fin troppo secondo alcuni, mentre Xarxes era un po' una testa calda. Qualcuno sperava che i due caratteri reciproci potessero mitigarne i difetti. Altri vedevano solo l'ironia dell'angelo e del diavolo insieme. 

Il Tiefling cercò di entrare il modo più drammatico possibile nella taverna. Sfondando con un calcio la porta di ingresso. Il Chierico iniziò ad intimidire i più chiassosi al centro della stanza. Alla visione del suo simbolo dell'Ordine, i più uscirono di propria volontà dal locale. Altri furono trascinati via dal loro posto dall'Hellrider. 

I due compagni di bevuta dei Pugni Fiammanti erano nel mirino dei tutori dell'ordine. Ci fu un tentativo di mediazione da parte di Rhogar. Che fu interrotto da una forte vibrazione del terreno. Un terremoto. La scossa era lunga, intensa. Non accennava a fermarsi. Il panico si diffuse veloce.  La gente si riversò fuori dal locale, come un fiume in piena. Rhogar stesso fu a rischio morte da folla, ma fu salvato in extremis dai due di Elturel.

Una volta fuori, la situazione appariva drammatica. Il Compagno, il secondo sole sempre presente nel cielo di Elturel, pulsava di energia. Ad ogni pulsazione la terra tremava con più intensità. Scariche di energia si propagavano per tutta la città, come brezze improvvise. Elettricità si iniziò a formare intorno alla forma del Compagno. Urla di apocalisse si diffusero tra la folla, che cercava di riversarsi fuori dalla città.

Urlando con tutta la loro forza, i quattro uniti dal fato cercarono di raggiungere altri tutori calmando la folla intorno a loro. Il piano era chiaro, anche se di difficile attuazione: evacuazione cittadina. 

Tutti correvano nella folla al massimo delle loro forze. All'improvviso il compagno emise un fragore che rimbombò per tutta la città. Una forte onda d'urto si abbatté in ogni vicolo sollevando nuvole di polvere. I ricordi dei presenti si fecero vaghi. Il suolo sotto i piedi scomparì. Ma loro continuavano a correre nel vuoto. Quando riaprirono gli occhi si trovarono tutti a terra. Fuori dai confini della città.

Tutti si girarono istintivamente verso Elturel. Che era sparita. Al suo posto una voragine, che stava venendo riempita furiosamente dall'acqua del fiume. Quanto tempo era passato? C'erano altri sopravvissuti? Xarxes contò velocemente i presenti. Una trentina di persone. Vogrir provò a lanciare subito una magia. La sua mano brillò di luce. Il Compagno, anche se non più una presenza visibile nel cielo, si faceva sentire. L'Aasimar alzò la meno al cielo, dando forma alla sua luce nella stessa forma ed intensità del compagno. I rifugiati si riunirono intorno a lui, ritrovando la speranza. 

I membri del Pugno Fiammante suggerirono di tornare a Baldur's Gate. Con tutte queste persona sarebbe stato un viaggio lungo, da una decina di giorni. 

Il viaggio non fu privo di aiuti e solidarietà. Contadini e pescatori diedero alcune provviste ai rifugiati e si dimostrarono disponibili ad ospitare le persone per la notte nei loro campi. 

Al Forte Mattiniero c'era stazionato un gruppo di chierici dell'Ordine del Compagno. Stavano già curando altri rifugiati e le loro risorse erano scarse. I rifugiati si unirono al gruppo, formando una cinquantina di persone. Riuscirono a costruire qualche carro per portare provviste e far riposare i membri più deboli del gruppo.

Le avanguardie notarono troppo tardi dei cadaveri lungo la strada. Ad un occhiata veloce, sembravano altri rifugiati. Pochi. Tutti uccisi da colpi di arma da taglio o quadrelli.

La strada era sbarrata da banditi. 5 di loro erano posizionati in lungo lungo la strada. Quello in mezzo era il capo. Altri cinque di loro emersero dalla boscaglia limitrofa e misero sotto tiro di balestra la carovana di rifugiati.

Vogrir si posizionò tronfio. "Liberate la strada o saremmo costretti a liberarla noi".

Il capo dei Banditi non si lasciò schernire. "Noi siamo... in quanti siamo?" Disse, rivolgendosi al suo sottoposto. "Siamo in 12!" rispose una vocina. "Noi siamo in dodici. E tu sei solo."  

"Il Compagno è sempre con me." Oltre a questa dichiarazione di fede, l'Hellrider non esitò a piazzare la sua spada a due mani nel terreno, presentandosi pronto al combattimento.

Il capo dei banditi ordinò di far fuoco. Quadrelli si abbatterono sulla folla. Non c'era tempo di pensare ai danni ed il combattimento iniziò. I due incantatori iniziarono uno scambio reciproco con i balestrieri, mentre i due soldati di Elturel iniziarono a dare di mani, forti delle loro corazze ed equipaggiamento superiore ai banditi.

Non tutte gli interessati agli incontri ad Elturel erano arrivati in tempo. Alcuni erano in ritardo. Come Tor-rok  Ga-dor. Un Goliath del Nord, in cerca di lavoro in questa regione. Si stava dirigendo a cavallo verso Elturel. Vide subito qualcosa di anomalo. Alcune persone stavano fermando una carovana, con balestrieri appostati di lato. Scese dal cavallo ed aspettò di capire meglio. Quando i balestrieri spararono sulla folle inerme era tutto chiaro. Emerse dalla boscaglia, in preda ad una furia di battaglia. La sua enorme ascia bipenne iniziò a falciare genti, con una furia ed efficienza tipiche di un guerriero "selvaggio". 

I banditi si dimostrarono molto combattivi, andando ad atterrare con un paio di colpi fortunati l'Aasimar. Furono però uccisi tutti velocemente. Il loro capo tentò di montare una difesa, ma si ritrovò investito da una tempesta di fuoco scatenata da una sfera cromatica particolarmente potente lanciata da Rhogar,  e finito da un colpo d'ascia del goliath.

Il viaggio verso Baldur's Gate continuò senza altri pericoli, e con alcune sorprese. Una donna partorì, aiutata dal chierico, sotto la luce del Compagno, così come vuole la tradizione di Elturel. 

Arrivarono dopo 10 giorni di viaggio totale alla porta del Basilisco di Baldur's Gate. I rifugiati erano molti. Le porte sbarrate. 

Fortunatamente il rango di reclute dei membri del Pugno Fiammante fu sufficiente per ricevere un'udienza con Zodge, fiamma dell'ordine, a capo di questa zona della città.

Ascoltò con attenzione il racconto degli avventurieri. Le voci che aveva sentito in questi giorni erano nulla rispetto alla verità. I primi giorni erano stati accolti molti rifugiati, ma ora la situazione era diventata troppo critica. La città era nel caos, causato dalla sparizione di Ulder Ravengdard, ed aggiungere altri problemi dei rifugiati alla lista era troppo.

Offrì un compromesso. Se Rhogar ed Heikian erano legati al loro dovere verso l'ordine, Zodge poteva avere uso di una squadra mista in grado di dare una prospettiva ampia al compito che aveva in mente proporgli. In cambio, i rifugiati del loro gruppo sarebbero stati fatti entrare immediatamente.

Il goliath era in cerca di un lavoro e questo sembrava una buona opportunità e pertanto accettò. Anche i due di Elturel risposero positivamente.

Zodge fu contento di ciò. Si fece molto serio e spiegò la situazione. Mezza dozzina di uomini sono stati trovati senza vita nel parco di Baldur's Gate. Su di loro, i simboli del culto dei tre. C'è bisogno che qualcuno investighi su questi omicidi. Con discrezione. per evitare che la situazione possa peggiorare ulteriormente.

Dopo una notte di buon riposo, si misero subito all'opera.

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01 09 10