Monster Hunter Mayhem 2.0 - #5.5 Il Racconto di Phoenix






La foresta era densa, umida, faticosa da attraversare. L’elmo aveva filtri per l’aria ed il resto dell’armatura aveva un controllo climatico rudimentale, limitando il più possibile lo sconforto. Tutti gli uomini stavano mantenendo un’andatura veloce, quasi correndo. Le Jian lungo i fianchi dei soldati sballonzolavano allegramente. Avevano tutti i fucili imbracciati, pronti nel caso dovessero rispondere ad un qualsiasi pericolo. Gli spaziamenti tra i soldati erano ottimali, tutti erano in grado di coprire gli altri, da ogni direzione. Comunicavano spesso tra di loro con poche parole lo stato dell’ambiente circostante.

Phoenix rimaneva sempre meravigliato dall'efficienza degli Emo Lieren. Prima della rivelazione erano il miglior gruppo di caccia al sovrannaturale. Organizzati come un esercito. Ora lo sono ufficialmente. Ma mai si sarebbe immaginato di lavorare con loro. Fra di loro. Come uno di loro. Ilythirra è stata estremamente convincente e lui troppo cedevole. Non sapeva neanche così bene il mandarino, era stato necessario un incantesimo per migliorare la sua capacità di comprensione e parlato della lingua.

Eppure era là. In quell'armatura da guerriero cinese rossa. Con una Jian al fianco ed un fucile d’assalto in mano. La maschera e la corazza ne coprivano i lineamenti alla perfezione, nessuno si sarebbe accorto di nulla anche a distanza ravvicinata. Phoenix si sentiva un po’ nudo senza la sua accetta runica, ma era un compromesso che aveva accettato per mantenere la copertura.
In lontananza si sentivano alberi abbattuti dagli APC che provavano a farsi strada nella giungla. Ma Quian Ni aveva intercettato tutto il rapporto spedito da Kim, sapeva che la base era protetta da un mostro metallico dall'elevata capacità offensiva e difensiva, aveva portato le armi pesanti.
L’agente cinese era sul campo, insieme a loro. Guidava l’armata. Era equipaggiata con un’armatura ben più spessa e sofisticata degli altri. Phoenix ipotizzò integrasse un esoscheletro. Era costantemente circondata da 5 uomini con armatura simile. Erano armati con fucili al plasma. Altri due di loro impugnavano bastoni con pietre di vario colore incastonate nella loro struttura. Quando Phoenix li osservava, il sistema IFF del suo HUD li marchiava come “supporto magico”.

Ci vollero diverse ore di cammino prima di arrivare alla radura di fronte al lago della base aliena. La macchina da guerra cinese si mosse con grande efficacia. La carne da macello si mise in posizione, dinanzi alla riva. Il supporto pesante, armato di lanciamissili a spalla e lanciagranate automatici, si divise equamente ai lati, per coprire il più possibile la zona offrendo  più di un bersaglio al nemico.
Gli APC avanzarono ed armarono i loro cannoni al Plasma. I Maghi iniziarono ad accumulare energia, pronti ad entrare in azione. Phoenix era lì, davanti, insieme alla carne da macello. Imprecò silenziosamente più volte. Ripensò al discorso del giorno prima.

“Perché non un ufficiale, Ily?”
“Dovresti dare ordini, parlare di più, confrontarti con la catena di comando superiore ed inferiore alla tua. Se vuoi farti scoprire subito, è un’ottima idea.”     
                                                
Alcuni di loro iniziarono ad avanzare verso il lago. Poco prima di avvicinarsi all'acqua, un fascio di luce emerse dalle profondità e sciolse 5 uomini alla destra di  Phoenix. Un istante dopo, un mostro serpentino emerse dal lag, con delle zampe meccaniche ai lati del suo corpo principale pronti a sorreggerlo sulla terra ferma. La sua formazione si sciolse rapidamente, per evitare di rimanere schiacciati. Un paio, probabilmente estremamente coraggioso o egualmente stupidi, estrassero le loro Jian, dell’attrezzatura da scalata e si diressero verso le gambe. Phoenix li seguì.
Gli altri elementi dell’esercito iniziarono a scaricare il loro potenziale bellico sulla bestia. I suoi scudi di energia si infransero dopo le salve di cannoni al plasma, e numerosi missili impattarono contro la corazza del mostro. Phoenix riuscì ad arrampicarsi su una zampa. Guardò la schiena della bestia. Era intatta. Phoenix fu assalito dal dubbio. Stando al rapporto di Kim avevano inflitto un danno vistoso alla schiena della bestia. Erano passate settimane, ma un sistema di autoriparazione non poteva produrre risultati tali senza supervisione. Avevano davvero un sistema così efficace o c’era dell’altro?

Il tempi di finire questi pensieri e la schiena del mostro si aprì. Numerose testate al plasma uscirono dai tubi di lancio. Il rumore di sottofondo si riempì di esplosioni ed urla. Phoenix e gli altri due cacciatori corsero lungo la gamba fino ad arrivare ai lanciatori di tubi. Si accinsero ad armare i loro esplosivi, quando l’intera struttura della bestia si elettrificò di colpo. Fulmini si crearono nell’aria tra la scocca e i poveri soldati. Furono sparati via. Phoenix capitombolò a terra. Il suo HUD era fritto. Aveva perso ogni forma di contatto con il resto dell’armata. Sentiva odore di bruciato. Era lui. Ed i suoi compagni di fianco. Carbonizzati, senza possibilità di salvezza. La sua corporatura da mezzo demone l’aveva salvato a malapena. 

Continuò ad osservare la battaglia. Dagli APC erano scese unità in armatura potenziata, simile a quella di Kim. Ed avevano iniziato a far tuonare i loro sistemi d’arma.
La bestia si contorse e cadde al suolo. Qualche soldato festeggiò visivamente. Ma dall’acqua si levarono altri possenti ruggiti metallici. E fuoriuscirono altre bestie. Phoenix ne contò due prima di svenire.
Quando il mezzo demone riaprì gli occhi, sapeva di essere in pericolo immediato. Non aveva idea di quanto tempo fosse passato, ma c’era qualcosa che lo stava chiamando dal profondo. Si rialzò di scatto. Vide con la coda dell’occhio un'Erinni che si stava lanciando verso di lui, dal cielo. Estrasse la sua Jai. Parò il colpo di spada, fermando il demone a mezz'aria. L'erinni rimane sorpresa come un soldato semplice fosse stato in grado di fermarla. Annusò l’aria circostante. E capì. Il suo sguardo si centrò su Phoenix. Scese a terra e piantò i piedi, per avere un saldo appoggio. Iniziò poi a duellare con il cacciatore. Phoenix continuava a parare ogni attacco, aspettando per un’apertura.

L’erinni assunse un’espressione mista tra la frustrazione ed il godimento. Incontrare un avversario così ostinato sulla difensiva che non voleva morire la stava rallentando, ma intravedeva il potenziale di combattere una preda che valesse la pena essere uccisa. Purtroppo l’espressione durò poco. La sua testa fu tranciata da un colpo di fucile da alto calibro. Phoenix fece un gesto di ringraziamento verso la direzione del cecchino e comunicò a gesti che si stava dirigendo verso di lui. Si guardò attorno. Vide ben 5 mostri serpenti marini abbattuti sulla spiaggia. Intorno a se un mare di caduti. Emo Lieren e demoni.

Nella postazione del cecchino c’erano anche altri 5 soldati semplici ed un mago. Aggiornarono Phoenix della situazione. Dopo lo scontro contro le bestie,  Ma Quian Ni e gli scienziati cinesi entrarono nella stazione. Dopo svariate ore, i demoni hanno intercettato la loro posizione ed ora tocca agli Emo Lieren difendere la posizione fino all'estrazione. L’unità di Phoenix era stata assegnata alla difesa dell’ingresso. Il mezzo demone ricevette un nuovo comunicatore e si diresse dai suoi compagni.

Sfruttò le carcasse delle bestie per avvicinarsi all'ingresso nel modo più discreto possibile. I cinesi avevano costruito un ponte galleggiante che collegava la riva alla struttura aliena. All'ingresso c’era una dozzina di soldati semplici, resti di svariate unità, un ufficiale in armatura pesante, un soldato in armatura potenziata e due maghi. Oramai si trattava di sopravvivere e Phoenix aveva iniziato a non pensare più alla sua copertura.
Mentre gli altri respingevano i demoni a colpi di incantesimi ed armi da fuoco, lui preferiva buttarsi in mischia e combattere di petto le bestie infernali, uccidendole nel modo più efferato possibile. Gli altri commilitoni iniziarono a sospettare qualcosa, ma preferirono non dire nulla nel vivo dell’azione. Questo loro soldato che combatteva come un demone li stava aiutando ed era fondamentale nel mantenere la posizione.

Passarono svariate ore. Gli Emo Lieren dovettero respingere numerose incursioni demoniache. Ad ogni ondata, qualcuno di loro ci lasciava le penne. Alla terza le postazioni esterne smisero di sparare. Alla settima, erano rimasti all'ingresso solo Phoenix, uno dei maghi, ferito e sfinito ed il soldato in armatura, oramai senza proiettili.
All'improvviso, Ma Quian Ni uscì dalla base. Dietro di lei c’erano 8 casse su cingoli, che la seguivano autonomamente. Intorno ad esse, c’erano 3 maghi che stavano erigendo e si prestavano a mantenere una barriera di energia. La comandante dell’Emo Lieren fece una veloce preghiera ai caduti ed ordinò ad ogni superstite di radunarsi su di lei per ritornare al punto Leyline per il teletrasporto.

I demoni sembravano aver smesso di rinforzare i loro ranghi. Gli attacchi da parte loro furono scoordinati ed a ritmi altalenanti per tutto il viaggio di ritorno. Ma lo scarso numero dei Lieren rimanenti li rendeva comunque letali.
Arrivarono al portare solamente Quien Ni, 2 maghi, gli scienziati e 4 soldati semplici. E tutte le 8 casse. Phoenix si avvicinò a Quian Ni. Si tolse la maschera.
“Spero tu sia soddisfatta del risultato, Quian” L’espressione della cinese era indecifrabile. Che avesse saputo tutto fin dall'inizio? Che avesse sospettato? Intuito? Che non gliene fregasse nulla? Non rispose.

“La base doveva essere smantellata. Bombardamento orbitale o tempesta magica. Con autorizzazione centrale. Senza allertare le forze locali. E invec…” Phoenix si interruppe nel vedere Quian estrarre dalla sua tasca un interruttore, premerlo e sentire in lontananza un’esplosione di proporzioni gigantesche. Lo spostamento d’aria, oramai smorzato dalla distanza e dalla foresta, si fece sentire dopo svariati secondi.

“Non credere di avere il controllo totale sulle operazioni, Quian.” La comandante estrasse fulmineamente la sua pistola e sparò. Phoenix non capì esattamente con cosa fosse stato colpito. Plasma? Laser? Una qualche altra stramberia? Si accorse solo si non sentire più nulla dal suo torso in giù. Cadde al suolo. Sentì Quian mormorare qualcosa. “Avresti dovuto rivelarti dopo essere tornati, genio” O qualcosa di questo effetto.
Phoenix vide il convoglio sparire al di là del portale leyline. Sentì il verso di qualche demone in lontananza. Poi chiuse gli occhi.


Quando li riaprì, erano passate molte ore. Nella foresta non c'era più nessuno. Phoenix si mise in cammino verso Nord, per cercare di raggiungere la città più vicina. 

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01 09 10