Of Angels & Demons #6 - In viaggio
Glookvine era salva. Acciaccata, ma salva.
Trascorsero un paio di giorni. Gli avventurieri erano tutti spiaggiati nelle taverne e case rimaste intatte, a recuperare le proprie energie e guarire dalle ferite sostenute in battaglia.
Chi era ancora operativo, aiutò il possibile la ricostruzione e riparazione.
Dopo un breve periodo di recupero, i nostri avventurieri erano pronti a rimettersi in viaggio. Dovevano capire perché la ragazza fosse così ricercata. A quale profezia si riferisse, tra il mare di leggende simili che ci sono nel folklore del continente.
Una visita ai negozi locali permise di recuperare qualche nuova arma ed armatura per il gruppo ed un po' di provviste da viaggio. L'unico negozio di oggetti magici di Glookvine era stato devastato e molta roba trafugata. La gentile signora che lo gestiva mostrò il possibile agli avventurieri, che decisero di lasciare il negozio con degli stivali magici in grado di eliminare il rumore dei passi.
Dyocanion lì indossò immediatamente, e sarebbero stati un ottimo compagno alla sua capacità magica di diventare invisibile. La signora indirizzò gli avventurieri ad un emporio più grande, nella città mercantile a nord di Glookvine.
Il viaggio fu effettuato con calma e circospezione. Aelar aveva la strana sensazione di essere spiato, fin da Glookvine.
Una volta arrivati a Streamburg, notarono che la città era in fermento lungo il suo perimetro. Nuove mura di legno stavano venendo erette, complete di postazioni difensive per resistere quanto più possibile ad assedi. La paura per gli Hobgoblin non era ancora finita. Sul lungofiume c'erano molte persone, intente a fare compere.
Gli avventurieri arrivarono al negozio indicato dalla signora. Effettivamente c'era qualcosa di magico interessante. Pozioni della forza, bacchette per meglio focalizzare la propria mente sulle energie magiche, qualche spada magica. Il negoziante si dimostrò molto gentile e colorato nella sua spiegazione. Attirò l'attenzione di tutto il gruppo.
All'improvviso, qualcuno alle loro spalle, di corsa, prese la ragazza ed iniziò a fuggire. Dai tetti, spuntarono dei Drow armati di balestra e spararono sul gruppo quadrelli paralizzanti, bloccando tutti tranne Aelar. Anche il negoziante sparò un colpo da una balestra ad una mano.
L'elfo si metamorfizzò subito in lupo e si lanciò all'inseguimento. Riuscì a fermare ed uccidere il Drow, lanciando il suo corpo dilaniato nel fiume. Prese la ragazza e corse via, in un vicolo.
Le guardie accorsero subito sul posto e combatterono i Drow coraggiosamente. Dyocanion e Bor furono risvegliati dalla paralisi ed aiutarono nello scontro. Era chiaro che oramai erano diventati tutti disperati, ad attaccare in pieno giorno. Debellato il pericolo, il gruppo si riunì e scoprirono il proprietario del negozio salvo, rinchiuso nello sgabuzzino del suo negozio.
Ringraziò gli avventurieri offrendogli ad un prezzo amichevole un comodo mantello camaleontico. Poteva cambiare la sua superficie per diventare simile a quella dell'ambiente circostante. Fu dato alla ragazza, per proteggerla.
Il gruppo quindi decise di mettersi in marcia verso il sud, per raggiungere il regno degli elfi e chiedere ai saggi Eladrin informazioni sulla profezia.
Lungo la strada si imbatterono in un grosso contingente di paladini. Uno di loro, di nome Cauneilin, si presentò al gruppo e chiese informazioni sullo stato del Nord, sui nemici e sulle difficoltà incontrate. Dopo qualche minuto di discussione, salutò e si riunì al contingente di paladini. Erano in molti, più che una spedizione di controllo erano un esercito.
Dopo alcuni giorni di viaggio, arrivarono in uno dei tanti posti di pausa sparsi lungo la strada. Un ruscello per far abbeverare le bestie ed un posto dove mangiare e scambiare beni con mercanti girovaghi.
Poco dopo essere arrivati, qualcuno si avvicinò alla carovana degli avventurieri.
"Signori, benvenuti! Vediamo che siete ben equipaggiati ed armati... siete mercenari? Avremmo un problema e volevamo chiedere il vostro aiuto. Sotto ricompensa si intende!
I nostri due cacciatori sono andati via a cacciare ma sono ancora ritornati, ci stiamo preoccupando e nessuno di noi ha le abilità per affrontare eventuali difficoltà. Potrete occuparvene voi?"
Il gruppo accettò. Lasciò Werzum e Toryel alla carovana a vegliare su Sidriel e si avventurò nella boscaglia vicina.
Aelar, in forma di Lupo fiutò la traccia dei cacciatori e la seguì. La traccia si mescolo a del sangue. In una radura c'erano dei corpi di cervi. Colpiti da frecce e quadrelli. Uno di essi era pero squartato da artigli e mangiucchiato da qualcosa simile ad un becco. Tra i tanti predatori, solo uno corrispondeva alla descrizione: l'orsogufo. Poco distanti dagli animali, c'erano i due cacciatori, a terra gravemente feriti ma apparentemente ancora vivi. Exagar si prodigò per stabilizzarli.
Il gruppo però si imbatté negli animali, un paio di orsogufi che erano tornati, per prendere le carcasse degli animali. Il gruppo si paralizzò ed iniziò a prepararsi allo scontro. Aelar lanciò velocemente un incantesimo ed inziò ad emettere strani versi, simili a quelli delle bestie. La sua prova di diplomazia funzionò contro ogni pronostico. Gli orsogufi erano interessati solo al cibo ed al loro territorio di caccia. Con la promessa di lasciare a loro la carne, furono lasciati andare.
Nel frattempo, al campo di sosta, uno strano figuro incappucciato stava osservando con curiosità la carovana del gruppo, senza prestare molta attenzione al farsi notare o meno. Toryel, in un'azzardata mossa di tenerlo sotto controllo, attaccò bottone. Sotto il cappuccio vide un elfo, con occhi violacei, colori perlopiù associati ai tanti Drow che gli hanno attaccati nelle terre del Nord.
L'intortimento durò fino al ritorno degli altri avventurieri. I cacciatori furono curati e le ricompense monetarie riscosse. Tutti però girarono l'attenzione al misterioso elfo. Il livello di paranoia del gruppo era a livelli massimi dopo l'ultimo attacco e ognuno di loro aveva praticamente incubi di balestre.
Thoryn inscenò una performance nella quale cercò di camuffare il lancio di un incantesimo. Questa parte non riuscì benissimo, ma la performance fu molto gradita dal pubblico. L'incantesimo era di lettura del pensiero, lanciata verso l'elfo. Gli altri direzionavano il flusso dei pensieri con domande mirate, ed il nano ascoltava. Prima di finire il tutto, lanciò uno scan profondo sulla mente dell'elfo, per cercare informazioni specifiche. Finì poi la sua performance e si presentò all'elfo.
"Salve, vorresti unirti a noi?"
A questa domanda, tutti gli altri avventurieri guardarono il nano con stupore.
L'elfo accettò, in una delle conversazioni più forzate e strane che si siano mai viste. Si allontanò per recuperare le sue cose.
"Perché gli hai chiesto di venire con noi?"
"Perché potrebbe esserci utile, per darci informazioni"
"Cosa hai letto nella sua mente?"
"Non è pericoloso."
"Perché?"
"Fidatevi di me. Vi conosco, se vi dico certa roba potreste reagire male e rovinare tutto."
La discussione che ne seguì fu estremamente accesa. Soprattutto dopo che intervenne Werzum. Thoryn si rifiutava categoricamente di dire cosa aveva letto nella mente dell'elfo. Di chiedere fiducia.
Ma i sotterfugi non piacevano a tutti gli altri componenti, che si erano messi ad un empass. Senza la verità, senza mettere tutto sul tavolo, non si sarebbe andato avanti.
Aelar e Toryel lasciarono la conversazione ed andarono di petto dall'elfo, per farlo parlare.
E lui parlò, senza grossi problemi.
Il suo nome era Bhindril Naeir ed era un Drow, un ex schiavo. Il trucco che si era messo copriva solo la parte frontale della sua testa, il cappuccio serviva per coprire Una solita guerra interna tra le casate aveva lasciato un'opportunità di fuggire e lui l'aveva presa. Le matrone Drow vincitrici avevano fatto partire una caccia all'uomo nel Nord, che avrebbe garantito prosperità ai Drow. L'elfo aveva semplicemente notato come fosse strano che un gruppo di mercenari si fosse allontanando dal Nord invece di andarci, vista la richiesta di uomini in grado di combattere. Forse stavano proteggendo qualcuno. Per questo era curioso.
L'onestà e l'apertura del Drow rassicurò tutti quanti.
Werzum tuonò un "Bastava dirlo." a Thoryn. Che rimane interdetto per la mancanza di fiducia dimostrata nei suoi confronti.
Il Drow si unì alla compagnia. Voleva essere lasciato dagli elfi, dove avrebbe cercato asilo.
Esattamente dove erano diretti gli avventurieri.
Stay Classy, Internet.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento