Of Angels & Demons #1 - Hob all'attacco.

Un'altra campagna di ruolo ha inizio, con ben 7 giocatori. Si parte da qui, dal capitolo #1. Cercherò di scriverla sotto forma di racconto romanzato, sempre di getto post sessione. Buona lettura.

Il nord del mondo di Vjechan è stato rifugio per tutte quelle persone e razze che avevano perso la propria identità durante le invasioni demoniache. Questo l'ha sempre reso un posto dinamico, allettante, pieno di opportunità, ma anche pericoloso. Tra le razze sopravvissute alle invasioni c'erano anche i goblinoidi. Non sono mai stati dei grandi costruttori di civiltà, potremmo dire più dei distruttori.

Le loro scorribande nel nord hanno sempre fatto poca notizia, ma negli ultimi mesi si sono intensificate notevolmente. Le milizie delle città non sono sempre sufficienti a garantire la sicurezza e molti mercenari ed avventurieri confluiscono a nord per dare una mano e ricevere ricompense.

La città di Glookvine era uno dei posti di aggregazione principali di avventurieri e mercenari. La cittadina non era particolarmente grande, ma era una delle poche con delle mura di fortificazioni e considerata per questo più facilmente difendibile.

Quel giorno arrivarono in città una cinquantina di avventurieri. Vicino alla piazza dell'amministrazione era stato adibito un posto di raduno ed un palco, dove una maga, di nome Ceres stava dispensando informazioni ai vari mercenari. Ricompense, informazioni sui nemici, piani di attacco e difesa. Durante il giorno tutti i mercenari ed avventurieri ascoltarono con attenzione le intenzioni della città e trovano sistemazioni per la sera.

La notte invece di portare riposo, portò conflitto. Campane di allarme ed urla svegliarono tutti. Gli hobgoblin stavano attaccando. Tutti i mercenari nelle loro locande si svegliarono e si prepararono.

Nella locanda del Gufo Curioso, un gruppo estremamente variopinto si ritrovò a guardarsi in faccia, cercando di capire se ci si potesse fidare gli uni degli altri in quella situazione di pericolo.

Dal piano di sopra si sentì un campanaccio di mucca suonare accompagnato da voci che esortavano all'azione.
I primi a scendere furono, Aelar, un druido elfo, Dyocanion, un tiefling warlock, Werzum, un mezz'orco ricoperto di vestiti luminescenti, Exagar, un dragonborn in armatura pesante, martello e scudo e Bor, un umano con un bastone, quasi un adepto di arti marziali.
Subito dopo arrivò un nano, Thoryn. Era lui a suonare il campanaccio. Anche un Aasimar arrivò, ben vestito, armato di arco con dietro echi di voce di servitori, che gli ricordavano di stare attento e se avesse messo i calzini pesanti.

Werzum urlò "Il soldato della luce è stato chiamato alla battaglia!" ed uscì prontamente dalla locanda.
Gli altri rimasero sbigottiti. Aelar fu l'unico con il coraggio di parlare: "Ma chi è sto scemo?"
Dail nord e sud della città si stagliavano due fuochi e rumori di battaglia. Al nord in direzione del mercato ed a sud in direzione del tempio. I mercenari decisero di difendere la zona nord.

Davanti a loro si trovarono due enormi Bugbear, dei goblin e due hobgoblin in armatura e scudi, che stavano seminando il panico. Le mura della città erano state distrutte da un macigno gigantesco, probabilmente lanciato da un trabucco.

Il gruppo ingaggiò i nemici, con il dragonborn ed il mezz'orco che caricano in mezzo. L'approccio dei due guerrieri ed il loro effetto è estremamente diverso. Il mezz'orco urla e sbraita, come se stelle combattendo per conto di una divinità. "Vi purificherò l'anima a magliate", ma la sua ira si traduce spesso in una mancanza di precisione e molti colpi vengono parati dai nemici. Il dragonborn mostra invece una notevole potenza, sputando fulmini dalla sua bocca e colpendo sicuro con il suo martello da guerra.

Thoryn non fece una bella figura. La sua ascia-basso si spaccò, parata dal bugbear. Lo smacco fu tale che tirò fuori tutta la sua grinta. Insultò i nemici a tutto spiano, sfruttando i suoi poteri magici per dare più peso alle sue parole, curò gli alleati con veloci parole di conforto e piantò la sua daga nelle carni dei goblinoidi con convinzione.

l'Aasimar non ebbe molta fortuna con il suo arco e dovette passare alle sue spade corte unendosi anche lui nella mischia.

Dyocanion fu l'unico che sembrava impaurito dal combattimento. Lanciava i suoi colpi arcani ed indietreggiava ogni volta. Non fu contento quando si trovò circondato da goblin, che erano sfuggiti alla battaglia e l'avevano raggiunto nelle retrovie.

Una volta eliminata la prima rappresaglia, si presentò sul campo di battaglia un capitano degli Hobgoblin con scorta. I mercenari erano oramai stanchi e non potevano resistere un altro combattimento lungo. Exagar, si fece strada tra i nemici, fiero e sicuro di se. Allungò il suo martello verso il cielo ed un fulmine lo colpì, generando un'onda d'urto e fulmini intorno a lui. Gli hobgoblin di scorta furono inceneriti all'istante. Armi, armature ed oggetti sul campo di battaglia esplosero, si ruppero, frammenti volarono in ogni direzione. Il capitano Hobgoblin volò indietro, cadde rovinosamente a terra. Altri mercenari e goblinoidi notarono la dimostrazione di forza. Questo diede nuovo vigore di combattere nelle forze alleate.

Il boss capitombolo poco dopo, colpito da tutta la squadra. Gli hobgoblin si ritirarono come un esercito ben organizzato.

I mercenari si recarono nella zona sud, per notare una scena simile, anche quel punto è stato ben difeso. Gli hobgoblin avevano fatto uso di trabucchi e qualche ballista per rompere le fortificazioni. Avevano quindi nuove possibilità rispetto a prima.

Il mattino successivo, i mercenari vennero organizzati in diversi gruppi: di difesa e di attacco. C'erano da proteggere città importanti, centri di scambio e di passaggio, vitali per il controllo del territorio. Ma c'era la necessità di eseguire un'azione di spionaggio e ricognizione, per poter meglio capire le potenzialità degli hobgoblin.

Dopo un'accesa discussione, tutto il gruppo decise di far parte della spedizione di esplorazione. Dopo aver fatto provviste, si incamminò verso il bosco, cercando di intercettare possibili movimenti degli hobgoblin.