Monster Hunter Mayhem #12 - Viaggio in Nepal
Il viaggio procede tranquillamente anche se è un po' lungo.
La prima metà a bordo di un aereo cargo non è delle più confortevoli, ma dopo aver fatto scalo in India, viaggiare su dei sedili anche se di seconda classe, è un miglioramento notevole.
Telegiornali intravisti negli aeroporti mostrano come ci sia molta confusione per la serie di incidenti negli Stati Uniti d'America. Molti attribuiscono gli attacchi a celle terroristiche estremiste, ma c'è molta confusione tra le autorità e rivendicazioni da parte di numerosi gruppi.
I cacciatori arrivano a Katmandu, recuperano il loro equipaggiamento e mezzo e si incamminano verso le coordinate, in mezzo al nulla vicino Shishapangma.
Il viaggio non è arduo, è solo questione di tempo. Il loro mezzo li porta fino a dove arriva la strada, poi si tratta di fare una decina di chilometri a piedi nelle montagne, neanche troppo.
Nel punto delle coordinate c'è una montagna, troppo ripida per essere scalata.
"Di sicuro c'è qualche tempio nascosto". Towers è sicuro di questa cosa. Tutti gli altri gli danno ragione. Si intravede un sentiero che costeggia la montagna.
Seguito tutto, si raggiunge una porta di un tunnel. O quel che resta del tunnel. I contorni di un grosso portone circolare di ottone o simile rimangono attaccati alle pareti del tunnel nella roccia, ma il centro è sparito. Tracce di attivazioni di esplosivo e gli effetti sul metallo fanno pensare ad una carica da sfondamento. Intorno ci sono dei charm ed amuleti bruciati.
Il tunnel si apre su una vallata interna. L'aria è magica ed il cristallo che reagisce alla magia di Wang si colora intensamente. La valle ha una temperatura più mite, c'è della vegetazione e della fauna. Tutt'intorno a questa vallata ci sono delle torce ed il cielo è formato da linee semi-trasparenti che ricordano una montagna.
"Un'illusione per mascherarla dall'esterno. In fondo ci sono così tante montagne qua in giro..." Wang guarda curiosamente il cielo.
"Io abbasserei gli occhi, non siamo messi bene." York riporta tutti a terra. Al centro della vallata c'è un tempio/monastero, ma la strada per arrivarci non è... felice. Scene di battaglia costellano la via, con cadaveri di monaci e qualche cadavere id paramilitare. I paramilitari sono tutti morti per taglio, concussioni, rottura di ossa ed organi.
"Ommiodio, i monaci psionici o maghi... ci mancavano solo loro."
"Oh, che figata, guardate là!" Cent guarda curiosamente un velivolo parcheggiato di fianco all'entrata del tempio. "È un Dornier DO 31! Un veicolo sperimentale a decollo verticale che usa una spinta direzionale, come l'Harrier.... roba sul finire degli anni '60!"
"Ah, considerando che i paramilitari ci sparano con dei G11 rifatti... è nel loro stile."
Mentre i cacciatori si avvicinano al velivolo, sentono il rumore di un elicottero in avvicinamento. Immediatamente vanno tutti a nascondersi dietro muretti e piante.
Il simbolo sull'elicottero non lascia spazi a dubbi: è una squadra degli Èmó Lièrién, i cacciatori di mostri orientali, qui nella loro divisione cinese. Dall'elicottero calano 8 uomini via corde prima che il velivolo si ritiri. Tutti vestiti con un'armatura tradizionale cinese antica, ma realizzata con materiali moderni. Alcuni di loro sembrano... generici, con una spada al fianco ed un fucile d'assalto. Si distingue il capitano, che porta uno spadone a due mani sulla schiena, un mantello ed un elmo con un pennacchio. Uno di loro sembra disarmato, un altro ha un mitragliatore ed un altro ha un bastone con in cima una sfera luminosa. Sei di loro vanno all'entrata, mentre altri due si dirigono verso l'aeroplano.
"Cavolo, una squadra d'assalto dei Lièrién.... che cosa facciamo? Questi se ci vedono ci aprono il culo." York non è molto entusiasta all'idea di averli intorno.
"Io direi di farceli amici, collaborare." Wang è molto più positivo. "Io esco. Mani alzate, bandiera bianca.... non credo apriranno fuoco subito".
Alla vista di Wang i due vicino all'aereo gli puntano i fucili contro e confabulano via radio con il gruppo all'interno. Per fortuna Wang parla cantonese e si annuncia come un membro del BOPD, un alleato. Prova a fare un passo verso i Lièrién, ma uno di loro gli spara vicino ai piedi.
In questo, da dentro il tempio di iniziano a sentire rumori di arma da fuoco.
Una volta raggiunta la distanza per parlare si cerca di aprire un dialogo.
"Perché siete qui? Sei da solo? "
"Investighiamo questo luogo e no, sono con dei compagni"
"Vi chiediamo di andarvene, questa è la nostra zona, americani."
Un'esplosione devasta una parte del tempio.
"Potremo aiutarci." Wang si pone nel modo più propositivo possibile.
I cinesi confabulano al commlink.
"Siete in grado di combattere?"
Wang fa un cenno di uscire. La vista di Jack e Dahab in bardatura militare pesante e di York con due pistole minacciose sembra rincuorare i due cinesi.
Tutti corrono all'entrata del tempio.
Appena la raggiungono dall'entrata si vedono i cinesi ritirarsi. Uno di loro, il supporto pesante con LMG non ha più un braccio. Cammina un po' e poi cade a terra. Il capitano indietreggia con la spada in mano puntata verso la porta. Gli altri due uomini seguono a ruota con i loro fucili mirati verso l'interno. L'uomo apparentemente disarmato a quanto pare è un guerriero psionico da corpo a corpo, visto che appare con una lama ed uno scudo di energia psionica condenzata. Il mago è l'ultimo ad uscire, con la sua bacchetta puntata verso l'interno con uno scudo che parte da essa e che copre il gruppo. Un potente colpo lo rompe. Poi appaiono dei paramilitari.
Tre di loro sembrano uomini standard, ma altri tre sembrano qualcosa di più.
Sono tutti vestiti con la stessa uniforme militare, ma il loro volto comunica un senso di potenza diverso. Uno di loro è grosso e porta con disinvoltura un lanciagranate da 40mm da treppiede. Un altro assume una posizione centrale e sembra essere il capo, il cui sguardo penetrante mette tutti in agitazione. L'altra è una ragazza, con in mano due coltelli, che assume una postura che la rende pronta a scattare in un attimo.
Wang prova a chiedere al comandante quale sia il problema. La risposta che riceve, da una voce femminile, è: "Vampiri. Alpha."
L'esperto di vampiri residente, Jack non da buone notizie. "Ah, sono a metà tra quello che classifichiamo come "maturo" e "supremo".
Cent corre via verso il velivolo dei paramilitari. "Vado a recuperare del kerosene!"
Il mago dei cinesi pianta la bacchetta al suolo ed inizia ad incanalare energia, con gli altri due soldati che si chiudono per proteggerlo e così fa il capitano della loro squadra. Dahab si porta all'altezza del capitano e si prepara con la sua spada e con il suo scudo.
York e Jack seccano velocemente i soldati normali dei paramilitari.
Wang lancia una boccetta di 'scioglimateriali' contro il lanciagranate del vampiro grosso con un ottimo effetto. L'arma si corrode e diventa inusabile. La vampira scatta veloce contro il guerriero psionico, attaccandolo senza tregua, ma lo psionico cinese si dimostra abile.
Towers prova a buttare dei bracieri accesi che erano intorno al tempio contro il vampiro grosso con la sua telecinesi e riesce a dare fuoco alla sua uniforme.
Il vampiro capo si scaglia contro il capitano dei cinesi e Dahab. Attacca entrambi ad una velocità disumana. I suoi colpi sono anche molto potenti, con la forza sovrumana di Dahab che a malapena riesce a sostenere i colpi sulla spada. Il vampiro cerca di sfondare il muro di lame per raggiungere il mago, ma gli sforzi degli spadaccini lo bloccano.
Il vampiro grosso si ritrova essere il focus dello sforzo del team. York gli spara con proiettili incendiari del suo fucile a pompa. Towers nota le granate sul suo corpo e le attiva tutte quante. Jack spara con una granata incendiaria mancando clamorosamente il bersaglio. Wang lancia una molotov dandogli fuoco e facendo detonare le sue granate. I frammenti si impattano sulle corazze dei presenti non facendo danni, ma l'esplosione disorienta più o meno tutti tranne i vampiri. Il grosso è gravemente ferito, visto che ora gli manca un pezzo del torso.
La ragazza vampira approfitta di questo momento per attaccare lo psionico e gli conficca un coltello in gola, uccidendolo sul colpo. Poi punta il mago.
York e Jack provano inutilmente a spararle contro. È troppo agile, si muove più velocemente di quanto si possa correggere la propria mira, risultando in molti colpi sprecati.
Da dentro il tempio arrivano dei rinforzi, ma rimangono in copertura dietro le mura del tempio.
Wang scaglia immediatamente una bomba stordente nella loro direzione.
Il vampiro grosso indietreggia dove si trovano gli scagnozzi.
"Oh, merda, quello va a bere sangue per riprendersi, qualcuno lo fermi!" Jack prova a dispensare saggezza e tattiche al gruppo, ma sono tutti visibilmente impegnati a tenere a bada i vampiri rimasti ed a proteggere il mago, che non se la sta passando bene.
La vampira, schivando il fuoco di tre persone come se nulla fosse, raggiunge uno dei difensori del mago e lo uccide con un sol colpo, piantando il suo coltello nella testa di uno dei Lièrién.
Prima che possa muoversi sul mago, l'incantesimo si compie. Delle linee di energia si creano di fianco al mago e si estendono come delle fruste sui vampiri. La vampira, essendo la più vicina viene colpita con una forza enorme, che le taglia l'armatura e la spara ad un centinaio di metri di distanza.
Il vampiro capo, impegnato a combattere contro gli spadaccini non vede assolutamente il colpo arrivare. La sua armatura si disintegra, con schegge di kevlar che si spargono ovunque. Un taglio sul suo addome segna il forte colpo e scaglia via il vampiro, che però riesce a recuperasi a mezz'aria ed atterrare vicino l'entrata.
Wang lancia immediatamente una bocca del suo solito agente corrosivo sui supporti del tetto e Towers spinge in basso il tutto, facendo crollare un pezzo del tempio rovinosamente sul vampiro, che però non impiega molto a liberarsi.
La vampira inizia una folle corsa verso il campo di battaglia, ma viene fermata ripetutamente da Towers, York e Jack. Il primo usa la sua telecinesi per fargli degli sgambetti e per dare fastidio alla sua mobilità, mentre York e Jack riescono finalmente a mettere a segno qualche colpo ed a rallentarla.
Il mago dei Lièrién inizia a disegnare con il suo bastone un cerchio di fuoco. Alla vista di ciò il vampiro capo è chiaramente preoccupato. Il capo dei Lièrién carica il vampiro per cercare di fermarlo, ma non ci riesce. Dopo aver messo a segno una serie di colpi devastanti, la scaraventa via e carica senza pietà il mago. Fortunatamente l'incantesimo viene compiuto prima che il vampiro arrivi. Il cerchio di fuoco collassa sul suo centro, diventando una palla di fuoco che viene sparata contro il vampiro, che ferma la sua carica di colpo e prende fuoco. Inizia ad urlare e cade in ginocchio.
Il vampiro grosso fa la sua ricomparsa. Sembra curato, con la bocca sporca di sangue. Si sporge dalla porta e spara dei colpi con il fucile d'assalto. Il capo dei Lièrién si rialza e lo carica con tutta la furia che ha in corpo.
Wang corre ad aiutare Cent con le taniche di benzina. Dahab cerca di decapitare il vampiro in fiamme, che fa di tutto per evitare la morte. Interpone la sua mano contro la lama di Dahab, che finisce per tagliare le dita del vampiro e si incastra tra le ossa delle dita e l'inizio del cranio del vampiro. Anche l'altro soldato Lièrién carica il vampiro e lo impala con la sua spada.
Wang appare quasi all'improvviso e versa del kerosene sul vampiro, che detona malissimo un una mezza palla di fuoco.
La vampira, dopo aver lanciato un coltello con una forza assurda contro Towers, riuscendo a ferirlo, inizia a gemere, porta le mani alla testa e si lascia a terra.
"Ah, a quanto pare lei è un burattino del vampiro capo. Non ha la sua volontà. Stiamo uccidendo il maestro, ora riavrà il controllo." L'esperienza di Jack contro i vampiri ha i suoi benefici.
York si affaccia dall'altro vampiro. Trova il capo dei Lièrién che ha la spada a metà del collo del vampiro, che sta cercando in ogni modo di respingere la lama con il braccio. Un colpo alla testa da parte dell'irlandese ed il vampiro cede e viene decapitato.
Il capo dei Lièrién parte a spada sguainata verso la vampira rimasta. Lei si siede su un muretto, alza le mani e chiede pietà.
"Secondo me la sua resa è genuina. Non sarà più umana, ma sento che non sia diventata vampira perché lo volesse. Posso capirla. Cerchiamo di ottenere informazioni, poi vedremo il da farsi." Towers si dimostra molto comprensivo e tutti raggiungono la decisione di chiederle un po' di cose, passare le informazioni utili al Lièrién e poi portarla con loro per interrogarla.
"Sono d'accordo. Vi devo un favore. Torno dai miei uomini, voi vedete cosa sa quest'abominio." La guerriera cinese aveva ascoltato la conversazione del gruppo ed a quanto pare sa l'inglese.
La storia che salta fuori è interessante. La ragazza vampira si chiama Karen Hedegaard, danese ed è stata resa un vampiro contro la sua volontà dal vampiro appena ucciso del gruppo. Si chiamava Arbogast Bohm, tedesco e vampiro da un 400 anni.
Loro fanno parte della Svuda, un'associazione di... mostri, che hanno obiettivi particolari e nel corso dei secoli hanno manipolato vari eventi per i loro scopi. Lei di più non sa, era la "dama di compagnia" di uno dei maetstri della Svuda. Erano otto, ora sono sette. Quattro vampiri, due lupi mannari ed un demone. Il tutto cambiò dopo che incontrarono i rettiliani. Essi offrirono... qualcosa al gruppo in cambio di collaborazione e donarono alla Svuda l'esercito di paramilitari che tanto ha dato fastidio al BOPD negli ultimi giorni, fornendo uomini e mezzi, senza farsi problemi di risorse, soldi o altro. Perché? La ragazza non lo sa, ma fornì molte posizioni di basi della Svuda e sa cosa stavano facendo le celle in cina. I Lièrién fanno tesoro delle informazioni e sono contenti a lasciare la vampira nelle mani del BOPD.
Tutti i sopravvissuti entrano nel tempio. Cosa stava cercando la Svuda? Nella stanza centrale c'è la risposta. Una lapide piena di nomi che cambiano magicamente riempie la stanza centrale. Al suoi piedi c'è una struttura che contiene dell'acqua con una sfera al centro. Di fianco, una stanza biblioteca piena di antichi tomi. Sul soffitto, un dipinto dell'albero della vita con 11 Sefirot. Uno in più del normale. Il Dàat è in aggiunta.
Towers sente una forte pulsione psionica provenire dalla sfera. La tocca. La sua mente si apre e si collega a tutti i nomi della lapide, sa dove sono e chi sono. Protettori del dàat. Altri templi sparsi nel mondo appaiono nella mente del ragazzo... fino a quando un nome non lo colpisce. Quello di suo padre. Si concentra su di esso. Nell'acqua appare un riflesso del padre, seduto ad un bar di Ratisbona. Towers stacca le mani dalla sfera ed esclama a voce alta: "Dobbiamo andare. Subito."
Gli altri lo guardano con segno di approvazione.
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"Ah, ah. Si, ditemi................................... Va bene, ho capito. Fate come ritenete più opportuno, qui ci stiamo muovendo attivamente per portare la guerra da loro. Aggiorniamoci dopo che avrete sistemato la faccenda, va bene? Non vi preoccupate, capisco perfettamente. Buona fortuna."
Anthony chiude la conversazione del suo telefono satellitare. Stavano tutti aspettando notizie dal Nepal. Ha su di se gli occhi dell'elfa, del presidente degli Stati Uniti d'America, del generale e di altri alti funzionari di stato. È contento di aver distolto gli sguardi da Ily anche solo per un'istante.
"Cosa hanno scoperto?" Chiede il presidente.
"Sono finiti in un tempio dedito alla protezione e custodia del Daath, Da'at, Dàat, qualcosa del genere non so bene come pronunciarlo. Dice niente, Ily?"
L'elfa cambia di colpo espressione, passando dalla stanchezza alla paura.
"Diavolo, se è così siamo finiti......"
"Cos'è Ily, ne sei a conoscenza? Cos'è il Daath?"
L'elfa risponde sicura. "Il problema è proprio quello. Il Dàat non è."
"In che senso 'non è'?" Tutti sono perplessi in sala.
"Purtroppo per spiegare al meglio il problema devo fare un excursus un po' lungo, anche a beneficio dei presenti."
Il tono del presidente cerca di essere rasserenante. "Siamo tutt'orecchie".
Ilythirra si schiarisce un attimo la voce. Poi inizia.
"Gli umani sono creature formate da tre componenti. Il corpo fisico, la mente e lo spirito. La mente è il punto di collegamento tra la parte corporea del corpo e quella puramente spirituale. La capacità degli uomini di influenzare il mondo reale con la forza della sua immaginazione deriva dalla componente spiritica che viene manipolata dalla mente. Questo è il motivo per il quale la magia può essere usata da tutti. Basta studiare. basta allenare la propria mente a comunicare in modo efficiente con il proprio spirito e si può trarre energia pressoché infinita dai piani superiori ed inferiori per manipolare la realtà, anche andando contro le leggi della fisica. Alcuni umani sono più propensi a questa comunicazione ed è un tratto che si tramanda geneticamente o che si manifesta a caso.
La capacità di influenzare il mondo dipende esclusivamente dalla propria immaginazione, dalla propria fantasia e da come si conosce il mondo. Io non sono di questa dimensione. Vengo dal piano degli elfi. La magia è la stessa, ma noi la classifichiamo e la utilizziamo in modo diverso.
In sostanza come la magia viene pensata e classificata ne influenza il suo utilizzo. Nel mio mondo ci sono le scuole di magia legate ai quattro elementi, abbiamo una singola scuola che comprende corpo, anima e spirito, non li vediamo come entità separate. C'è la scuola della divinazione e c'è quella dei viaggi.
Quando sono venuta qui la prima volta mi sono confrontata invece con un modo di pensare totalmente diverso. Un modo che con il tempo si è evoluto ed è cambiato. Sembrerà ironico, ma la vostra scienza è la cosa che forse ha rafforzato di più la vostra magia, per quanto essa possa essere caduta in disuso.
Voi vi rifate come classificazione ai 10 sefirot dell'albero della vita della cabala ebraica.
Keter. La corona, la Volontà prima, il Messia, l'inconoscibile. Si lega alla conoscenza stessa della magia. La conoscenza teorica. Quella che serve a capire come funzionano le interazioni tra gli elementi mistici.
Chokhmah. La saggezza, il punto di partenza, Adamo, il Vino. È il potere della manipolazione della mente. È con essa che possiamo manipolare la realtà, da essa si deve partire.
Binah. La comprensione, l'utero che genera la vita, il cuore, Lea, il Giubileo. È il potere sullo spirito. L'altro grande cardine funzionale della magia.
Chessed. La benevolenza, l'amore, Abramo ed Aronne, il mattino. È il potere della magia. Ad esso è legata l'essenza stessa del concetto di cos'è magico.
Ghevurah. Il potere, la giustizia, Isacco, il Sangue. È il potere dell'energia, la manipolazione della forza più grande esistente nel cosmo.
Tiferet. La bellezza, la compassione, lo zaffiro. Questo si lega al potere delle strade, degli incroci. Con questo si capisce cos'è lo spazio, cos'è il tempo e come manipolarli.
Nezach. L'eternità, il cherubino. Il suo è il potere sulla materia.
Hod. La gloria, la regalità, la Lode. Il suo potere è quello della probabilità.
Yessod. Il fondamento, i genitali, la pace. Il potere sul corpo.
Malkuth. Il regno, la presenza, l'arcobaleno. È il potere sulla non vita. Lo stato di esistenza dove mente, corpo e spirito sono stati corrotti e trasformati in qualcosa di non naturale.
All'inizio trovavo questa vostra classificazione... eccessiva, strana. Poi, studiandola, ne ho capito il potere, la flessibilità e la pericolosità. Noi elfi ci rifacciamo troppo alla natura. A ciò che vediamo. A quello che i nostri sensi ci dicono e basta. Noi ad esempio sentiamo un range di suoni maggiori rispetto a voi. I nostri strumenti musicali sono più complessi, le nostre melodie più raffinate, in grado di esprimere più emozioni. Ma noi ci fermiamo lì.
Voi vi fate domande. Trovate dei limiti e li volete superare. Create macchine per vedere al buio, per sentire onde radio, per scrutare il cosmo, capire come funziona. E le vostre magie non devono cambiare. Sono già divise secondo uno schema ottimale che si confa con la vostra evoluzione.
Un esempio è l'Hod. Non era la magia della probabilità un tempo. Era quella del destino, del futuro. Poi, dal XVII secolo in poi, voi umani avete iniziato ad usare uno strumento matematico particolare. La probabilità, la statistica. E non avete più guardato al destino allo stesso modo. Non tutti voi certo, ma alcuni di voi.
Tanto basta per far diventare l'Hod qualcosa di diverso. Prima era una scuola incerta, fatta di sogni, di visioni, non si riusciva ad direzionare propriamente. Ora è una magia in grado di scuotere le fondamenta del creato se usata nel modo corretto e soprattutto è divenuta precisa.
Un tempo la si poteva usare in questo modo. 'Fa si che la mia spada colpisca i nemici dove fa più male, che le mie gambe siano veloci per evitarli e che il mio cuore sia saldo per rimanere in piedi a combattere'.
Ora: 'Che tutti i fattori che possano causare un malfunzionamento nel sistema di sparo ed eiezione proiettile della mia pistola si minimizzino. Che la mia capacità di mirare sia condizionata il meno possibile da gravità, vento, distanza.' o qualcosa del genere.
Lo stesso strumento è diventato più flessibile, più completo, più potente.
Ad un certo punto vi siete fatti delle domande... scomode. Quante volte, nel letto, nel buio della notte vi fermate a pensare ai perché della vita, alla morte, all'esistenza stessa?
Ed è qui il fulcro. Voi avete sempre pensato a 'perché esistiamo?' Il concetto dell'esistenza è sempre stato molto forte in voi umani e questo ha trovato sfogo in un sefirot.
Il Dàat. L'11° Sefirot, nascosto tra Binash e Chokhmah, in cima all'albero. Qualcuno dice che sia la summa di tutti gli altri aspetti, qualcuno dice che sia la sintesi. Si sa che è invisibile. Ebbene, è un tipo di magia che ha a che fare con il concetto stesso di esistenza.
Vi ricordate l'incidente dello stadio? Con la popolazione che non ricordava la partita e la festa?
Non sono stati ricordi cancellati o soppressi usando un potente rituale Chokmah, come credevamo. In quelle menti è stato cancellato in concetto, l'esistenza stessa dell'evento, usando una magia del Dàat.
Distruggere qualcosa esiste. Ogni idea, oggetto, atomo... sono cose che esistono. Il Dàat è l'opposto. E se usato in maniera senza scrupoli può alterare brutalmente le fondamenta della realtà.
Per questo è stato nascosto, lasciato dimenticare.
Questo è quanto so. Imparato oramai molti secoli fa e non mi sono mai più interessata alla faccenda, anche io ho deciso di mantenere il segreto.
È probabile che dove si sono recati in Nepal sia un tempio della protezione del sapere del Daath o qualcosa del genere. E prima della solita domanda "perché non distruggerlo se così pericoloso" è pur sempre una conoscenza e ci sono molti gruppi che preferiscono mantenere in vita queste informazioni, anche se pericolosissime, per principio e perché non si sa mai quando potrebbe servire...
Certo che vedercela usata contro.... Ora si spiegherebbero molte cose."
Tutti nella stanza erano sbigottiti. Nessuno sapeva cosa dire. Cosa fare.
"E come possiamo combattere qualcuno che può riscrivere la realtà in questo modo?"
"Il Dàat è complesso da usare e comporta dei rischi. Può distruggere lo spaziotempo per come lo conosciamo se usato male. I nostri nemici lo sanno, lo stanno testando accuratamente così da non sbagliarsi. Cos'altro ti hanno detto i ragazzi, Anthony?"
"Il santuario in Nepal custodiva del sapere ma non tutto. Hanno trovato una rete, la stanno analizzando. E che in qualche modo ora stiamo collaborando con i cinesi"
Il presidente esclama un po' sbigottito "Con Pechino?!?"
"Non proprio con loro signore, ma con il corrispettivo del BOPD. Lì è un po' più conosciuto dal governo in quanto è un organo sanzionato ufficiale, non una cosa mezza clandestina come noi, ma siamo in contatto con loro, non con il loro governo."
Il generale interrompe la conversazione: "In ogni caso dobbiamo raggiungere i posti di questa rete prima dei nemici, dobbiamo privarli della conoscenza del Da'at e poi dobbiamo attaccarli, trovare la base e colpirli prima che possano fare altro."
Anthony risponde con fermezza: "Mi sembra una cosa ragionevole, signore".
Un uomo entra di colpo nella stanza, terrorizzato, quasi piangendo.
"Si.... Si...... Signor presidente...... un avvertimento urgente...."
"Di che si tratta?"
"Si..... signore..... guardi....."
Tutti si chinano sui fogli che ha portato l'uomo. Sono delle foto. Tutti, all'unisono esclamano: "OH MERDA."
Stay Classy, Internet.
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