I Pokémon. Per me sono stati il fenomeno della gioventù,
delle elementari e sono stati anche l’inizio ufficiale della mia “carriera” di
giocatore.
Si ho iniziato con Doom II su un IBM e con il gioco delle Tartarughe
Ninja sul NES, ma quella era roba di mio cugino. Io, ricevetti per regalo un
Gameboy Color con Pokémon Blu nel 2000 se non erro.
Da lì è iniziata la mia avventura nelle lande di Kanto.
Devo dire, per essere un fenomeno che alle elementari
interessava tutti, nella mia classe, eravamo solo in 2 a possedere il gioco
elettronico. Gli altri guardavano il cartone, collezionavano le figurine o le
carte da gioco, ma nessuno giocava ai videogame o se ne interessava. Non so
neanche perché per certi versi.
Cioè, voglio dire, che bellezza c’è a vedere i Pokémon, a
parlare di cose fatte da altri, quando esiste un modo per renderti partecipe
direttamente di questa grande avventura di prendere le medaglie, catturarli tutti e diventare il più grande allenatore di sempre?
Anche il gioco di carte collezionabili vedeva un'adozione strana in quanto io ero l’unico tra
tutti i miei amici che conosceva le regole del gioco. Tutti gli altri volevano solo le carte fighe e ci si giocava in match 1vs1
mettendo carte coperte ed iniziando con testa o croce… insomma, una presa per i
fondelli.
Chi diavolo c'ha mai giocato? |
E quindi, io, triste triste col mio GameBoy, giocavo a
rigiocavo a Pokémon, cancellando i dati e ricominciando da capo per puro
sfizio, vista l’inesistenza di un endgame nei primi giochi di Pokémon.
Ed il mio speedrun personale in Pokémon Blu è 4:03. Neanche male.
Ho continuando comprando Giallo, che adoravo per la presenza
degli elementi più simili del cartone, poi presi anche il gioco di carte
collezionabili per gameboy. Quel gioco del quale tutti ignoravano l’esistenza,
fu la mia gioia in quanto mi permise di sfogare la mia voglia di giocare al
gioco di carte, stando comodamente a casa e senza spendere niente altro in
carte. E poi in quel gioco c’era Imakuni, che mi faceva davvero rabbrividire
ogni volta che lo incontravo.
Poi, fu la volta di Pokémon Argento, sul quale buttai un
macello di ore della mia vita e con il quale riuscii finalmente a giocare un
po’ competitivamente con amici, ignorando tutte quelle balle sugli IV e
movesets ovviamente, però fu molto bello. Argento per me è a livello nostalgico, il migliore della serie. Davvero tante ore passate sopra a portare tutti al 100, il ciclo giorno notte, le due immense regioni da visitare, tanti Pokémon nuovi, due nuovi tipi e tanti personaggi. E poi usare la vecchia Kanto come postgame riusciva a far davvero un ottimo fanservice a tutti i giocatori di Blu.
Poi presi un GBA e con quello,
Pokémon Zaffiro. Che mi piacque molto per alcune cose, come i nascondigli e
perché c’è Rayquaza, ma per il resto fece abbastanza pena, o perlomeno non
riuscì ad impressionarmi quanto Argento. Per con Zaffiro riuscii a fare qualche
conoscenza in più, in quanto il GBA era più diffuso di quanto non lo fosse il
GBC anni prima, e quindi riuscii a farmi un po’ di partitelle qua e là, ma
nulla di serio.
Il mio oramai si è rotto..... |
Ovviamente avevo il N64 versione Pikachu, con Pokémon
stadium 1 e 2, che però venivano usati perlopiù per i minigiochi che per combattere
coi Pokémon quando mi vedevo con gli amici a casa mia.
Poi il buio. Il GBA mi aprì le porte a quello che sarebbe
diventato uno dei miei giochi preferiti di sempre, cioè Fire Emblem: Blazing
Sword, e a tantissima altra roba e tutte le persone che conoscevo che prima erano anch'essi nella fase Pokémon erano oramai
entrate nella fase “ahahah, giochi ancora a Pokémon”, e quindi smisi anch'io
Diedi uno sguardo a Pokémon Perla su DS, e Soul Silver, e
saltai a piè pari Bianco e Nero e seguiti. E non comprai la roba uscita su Game
Cube.
Poi l’ombra oscura di X e Y si abbatté su di me. Avevo un
3DS XL. Lucca Comics era vicina. Potevo andare lì senza Pokémon? Inoltre ero
incuriosito dalla natura 3D del titolo che sembrava dalle foto non fare schifo
come tutte le altre volte che han fatto un Pokémon in 3D. E poi l'hype di internet mi aveva contagiato non poco.
poter personalizzare il look è stata una bella trovata |
E così dopo anni di assenza dal mondo dei Pokémon, ritornai,
con grande fanfara.
Per me il gioco fu un qualcosa di totalmente nuovo ed una
grande ventata di freschezza per l’intera serie da quando l’avevo lasciata.
Dopo anni di assenza, la magia era intatta.
Come in ogni gioco Nintendo.
Molti si sono lamentati di assenza di postgame decente o di pochi Pokémon nuovi
introdotti: ma per me erano 3 generazioni di novità, e di combinazioni, che rendeva il concetto di scoperta e sperimentazione che è così legato a questa saga, intatto e addirittura potenziato per me.
Ma la feature che più mi ha colpito è stata l'online.
Finalmente potevo sfidare gente a caso per vedere quanto
la mia squadra di facesse schifo, senza sperare di dover conoscere persone che avessero il gioco e portarmi dietro cavi di ogni genere.
E sfidarsi online al suono di questa song, rende tutto molto più figo.
Si lo so, l'online c'era anche nei giochi precedenti, ma l'implementazione 'senza preoccupazioni' di X e Y, davvero rendono tutta l'esperienze molto più piacevole.
Per non dire delle ore spese a con Pokémon Io & Te, solo ad ammirare la miriade di animazioni che la gamefreak ha dovuto fare per tutti e 700 e passa mostri tascabili.
Entrai inoltre per la prima volta in tutto quel
magico mondo di accoppiamenti, mosse uovo, IV, EV ed altra strana roba.
Sono un
pigrone per quanto riguarda queste cose di solito, visto che non mi piace molto
il grinding puro, ma in Pokémon, l’aspetto di allevare e riuscire a tirar su un
compagno di lotte aggiungeva quel giusto “feeling” all'intero operato, da farmi
sentire soddisfatto alla fine.
Finalmente ero rientrato nel loop, avevo ricucito un link mancate con la mia infanzia e capivo
tutto il gioco ad un livello di meccaniche superiore rispetto a prima, e questo
è stato davvero appagante e liberatorio per certi versi.
Quanto mi siete mancati. Ed ora sono tornato. Per restare
per un po’. Col il mio team.
Stay Classy, Internet
Ah <3 croce e delizia della mia gioventù bruciata.
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