Discesa nell'Averno #6 - Conclusione

 



Xarxes si avvicinò alla spada. La toccò. Una piccola scarica si creò tra l'elsa dell'arma e le sue dita, seguita da un flash di luce bianca che ricoprì l'intera stanza. 

Il gruppo fu trascinato in nuove visioni. La prima sembrava avvenire in un lontanissimo passato. Uno stuolo di angeli solar era sull'attenti e stava seguendo le parole di un maresciallo celeste. Asmodeai era il suo nome e stava radunando gli angeli per portare il paradiso in una nuova terra.

Tra i Solar presenti c'era anche Zariel.

Il flusso accelerò ed il gruppo si trovò nei panni di Solar che stavano seguendo Zariel. Il loro volo fu interrotto dall'arrivo di un altro comandante, Chazaqiel.  
I ranghi delle armate celestiali erano divisi su due fronti. Quelli leali al maresciallo celeste e quelli fedeli al Paradiso. Chazaqiel era chiaramente dalla parte di Asmodeai. Zariel no. Eruppe un combattimento, con i seguaci di Zariel che uccisero in un istante uno dei Solar avversari.

Corsi di rinforzo suonarono, forzando il gruppo ad una ritirata. 

Ancora un avanzamento del tempo.

In un periodo non specifico, Zariel scese a patti con un diavolo per cacciare un demone, nemico comune. Non sembrò andare giù a molti Angeli al seguito.

Ancora un altro avanzamento. Questa volta erano nell'Averno. Alla fine della crociata. Zariel a terra, sanguinante. Sappiamo tutti che non morì, ma nessuno aveva prima d'ora assistito all'evento che la salvò. Asmodeus stesso apparve dinanzi a lei. E Asmodeus aveva dei tratti facciali noti. Quelli di Asmodeai. Il principe dell'inferno era tra i primi degli angeli, eoni fa.

Il suo discorso fu così convincente che Zariel lo seguì, diventando l'arciduca dell'Averno e generale nell'infinita guerra contro i demoni.

A questa visione seguì un flashback, un ritorno indietro. Quando Zariel diede la sua spada a Yael, sua compagna d'armi. Una scarica lasciò il corpo di Zariel quando diede la spada.

Una voce riecheggiò nelle menti di tutti.

Io sono la memoria di Zariel che è stata e che può essere di nuovo.

Sono la spada della sua volontà e la lama della sua anima.

La luce sparì, tutti ripresero i loro sensi. Xarxes era con l'arma rivolta verso il cielo e completamente cambiato. Era diventato la versione angelica di se stesso. Occhi senza pupille argentei, in grado di vedere la verità. Ali bianche piumate. Un aspetto che portava con se una bellezza androgina. Un carattere più fermo, sicuro di se, senza compromessi.

Il tempio esplose. Non dovendo più proteggere la spada, disintegrò qualche ettaro di Averno nell'esplosione, lasciando il gruppo ed il loro mezzo intatti.

La Spada era la cosa che più Zariel cercava. Tornarono da Maggie. Ella liberò il piccolo olifante Lulu, ed organizzò un incontro con Zariel. 

Si presentò scendendo dalla sua fortezza volante. Un corteo di diavoli l'accompagnò, ma si ritirò velocemente, lasciando l'arciduca dell'Averno da sola con il gruppo.

Le presentarono la spada. Chiesero in cambio la distruzione del contratto e la libertà per Elturel. Zariel accettò. Quando prese la spada, un nuovo flash inondò il gruppo. Si ritrovarono nello stesso momento quando Zariel accettò il patto con Asmodeus. 

Tutto era congelato nel tempo, con solo Zariel ed il gruppo in grado di muoversi. Zariel guardò la mano tesa di Asmodeus. Si guardò intorno. Xarxes offrì la sua mano tesa. Zariel si rigirò verso Asmodeus e ripeté ciò che fece quel giorno. 

La visione fallì. L'arma fu distrutta dalle fiamme infernali nella mani dell'angelo caduto. Ringraziando il gruppo, distrusse il contratto davanti ai loro occhi e ritornò sulla sua fortezza. 

Il gruppo tornò ad Elturel, in una città libera dall'influenza diabolica e che stava ascendendo, ritornando verso il piano materiale. Ci sarebbe stato molto da ricostruire.

Nessun commento:

Posta un commento

01 09 10