Discesa Nell'Averno #5 - Open Sandbox

 



La discesa dalla città fluttuante di Elturel non fu propriamente cosa semplice. Il gruppo viaggiò sulle catene che tenevano ancorata la città nel suo lento profondare verso il fiume Stige. Non poterono portare con se dei cavalli, quindi le loro provviste e velocità di viaggio erano limitate. 

Fortunatamente il forte visto nelle visioni non era lontano. Dopo un paio di giorni di di cammino nell'ardente piano dell'Averno, arrivarono a Forte Knucklebones. 

Impararono il nome dai Redcap all'ingresso. Per essere un forte in mezzo al piano infernale dove viene combattuta la guerra eterna tra diavoli e demoni, si dimostrò essere insospettatamente ospitale. Rispondendo onestamente di essere visitatori ai guardiani le porte si aprirono e poterono tutti entrare. 

Il promontorio a forma di mano racchiudeva nello spazio interdigitale diverse strutture. Una sorta di dormitorio-taverna, dei negozi, un officina intenta a lavorare su strani carri a quattro ruote.
Riposarono per una notte. Il giorno successivo esplorarono il forte. Notarono come ogni transazione avveniva attraverso la sottoscrizione di contratti tra le persone o pagando in monete infernali, pezzi di metallo contenenti un'anima di un mortale.

Avevano bisogno di un mezzo per viaggiare senza problemi nelle lande dell'Averno per cercare come recidere il contratto che legava il destino di Elturel ad un grigio futuro.

Parlarono con la capa del forte, una certa Maggie la Pazza. Più che capa o comandante, sembrava la classica figura che comanda un'associazione criminale. Le chiesero provviste ed un mezzo. Ricevettero quanto pattuito, in cambio di un favore.

Maggie era alla ricerca di diverse componenti per completare un suo progetto. Aveva bisogno di un Riduttore del Nirvana, di Pistoni Astrali, di sabbia Phlegethosia e di una Cardialitos. Tutti elementi che secondo lei potevano trovarsi nell'Averno.
Il riduttore poteva forse trovarsi in una delle navi volanti abbattute. I pistoni Astrali in una delle forge. La Cardialitos era in mano a delle streghe che vagavano nell'area. 

Cercarono informazioni alla taverna, riuscendo solo a carpire cose che sembravano essere totalmente inutili. A quanto pare c'è un villaggio di goblin in mezzo all'Averno. Molto lontano dal forte. Inoltre sembri che qualcuno al banco dei pegni stia cercando di fregare Maggie. Sarebbe stato interessante sfruttare quest'occasione per guadagnare qualche favore ulteriore, ma il gruppo decise di evitare di fare casino qui. Avevano cose più urgenti da fare ed avevano ottenuto quello che volevano.

Il viaggio iniziò a bordo del mezzo. Rumoroso, assordante a tratti, puzzolente. Alimentato da monete infernali, ricevute per poter affrontare il viaggio. Sperando fossero abbastanza. La siluette di una nave volante abbattuta e distrutta si stagliava all'orizzonte, visibile anche in mezzo all'atmosfera torbida dell'Averno. 
Era al di là del fiume, e quindi cercarono un ponte per attraversarlo. Arrivarono a dei pontili, il cui scopo sembrava essere dei ponti di rifornimento per le navi volanti dell'esercito diabolico.

Il mezzo di locomozione iniziò a fare i capricci e quindi si dovettero fermare. Un diavolo di nome Balzesteen, essere ricoperto di olio motore, si offrì di riparare il mezzo in cambio di un favore. Con poche possibilità, il gruppo accettò.

Si trattava di un test per un mezzo speciale. Una batisfera, costruita per immergersi nel fiume Stigie e risucchiare le anime impantanate sul fondale. Xarxes, Rhogas e Tor-rok entrarono nel mezzo, con gli altri rimasti fuori.

Tutto sembrava procedere per il meglio, quando un gruppo di demoni attaccò l'avamposto. Vogrir e Heikian si ritrovarono a dover combattere da soli un Gabletsu. Il tutto cercando di recuperare i loro compagni dalla batisfera. Le istruzioni non erano semplici ed in un primo momento la batisfera cadde sul fondo, muovendosi in modo brusco, facendo sbattere gli occupanti all'interno tra di loro.

Le operazioni continuarono frettolose, ansiogene. Il demone era interessato ad affondare il mezzo e si scagliò sulla catena, che si dimostrò essere più resistente del dovuto. Questo permise ai due di riuscire a recuperare la batisfera prima di veni sfiancati dai colpi del demone. 
Quest'ultimo fu sconfitto una volta che il gruppo si ricompattò, tra una punizione divina ed un globo energetico scagliato nel punto giusto.

Balzesteen tornò e si dimostrò compiaciuto. Il gruppo ricevette 3 monete infernali, un paio di occhi dell'ammaliamento e con un mezzo rimesso a nuovo.

Arrivarono alla nave distrutta. Una volta vicini poterono notare il quantitativo di cadaveri spari attorno alle due metà della nave piantate in verticale nel terreno. Molti erano oramai solo ossa, la loro carne consumata dalle intemperie dell'Averno. Erano tutti vestiti in modo simile, con uno stile diverso da quello di tutti gli abitanti dell'Averno e della costa della Spada o dell'Elturgard. Avevano sui loro vestiti un simbolo, uguale a quello apportato sulla nave. 
Avvicinandosi allo scafo c'erano invece corpi più freschi, di abitanti dell'Averno che avevano avuto poca fortuna.

Il perché fu presto scoperto. Poco dopo essere entrati nella struttura, il gruppo venne attaccato da una macchina da guerra. Di un design mai visto prima. Un martello al posto di una mano, una sega circolare in un'altra. Sulle spalle due cannoni magici. 
Lo scontro fu duro, ma non impossibile. La bestia era grande, non poteva muoversi al meglio all'interno della nave. La superiorità numerica del gruppo prevalse.

Nella nave non trovarono né pistoni astrali né l'ingranaggio del Nirvana. La nave era completamente aliena, con un design e strutture di operazioni totalmente ignote al gruppo.

Trovarono degli oggetti interessanti. Una sorta di balestra in grado di scagliare fulmini ed una mazza in grado di emettere energia radiante all'impatto.

Si rimisero in viaggio, vesto quello che per la loro mappa era l'ovest.

Il viaggio non fu affatto semplice, tra tempeste di fuoco e terreno assolutamente orrido. Più volte il gruppo sembrò sull'orlo della morte, tra mancanza di acque e condizioni ambientali estremamente ostili ad esseri del piano materiale. Solo il Tiefling ed il Dragonborn sembravano sopportare meglio la terribile atmosfera dell'Averno.

Arrivarono alla tomba di Uldrak, ultimo luogo dove l'empireo omonimo fu sconfitto da Tiamat. In questo elmo gigantesco sembrava aver preso una grande officina per macchine infernali. Con buone capacità oratorie riuscirono a scoprire che c'era la possibilità di avere dei pistoni astrali, a patto di fare un favore al patrono del posto. Portargli del sangue di Tiamat. Cosa non facile, dovrebbe trovarsi nel nord del piano, tra i seguaci di Tiamat. 

Prima di partire per il lungo viaggio, il gruppo prova a raggiungere il Warlord che governa le zone limitrofe, famoso per le sue armate di non morti con le quali mantiene l'ordine. Passarono vicino ad una loro carovana, senza essere disturbati, fino ad arrivare al loro campo.

Vengono a conoscenza del fatto che i maghi negromanti fanno largo uso della sabbia che stavano cercando. Disposti a scambiarla per artefatti. Al momento non in possesso del gruppo.

Incominciarono quindi il viaggio verso nord, per cercare di ottenere il sangue di Tiamat. Lungo la strada si imbatterono in una cripta molto curiosa. Chiamò istintivamente il Tiefling e l'Aasimar. Una cripta di Hellrider di Elturel. Entrarono recitando l'antico motto del gruppo.
All'interno scoprirono cose che li scossero terribilmente. I resti di Olanthius, uno degli antichi generali dei cavalieri di Elturel erano condannati a servire il signore dell'Averno: Zariel. 

Il viaggio riprese, per andare da un Sibriex catturato in zona. Si tratta di enormi cervelli/sensori demoniaci che possono aver raccolto numerose informazioni. Quindi potenzialmente qualcosa al quale chiedere dove trovare gli oggetti che stavano cercando.

Il Sibriex era incatenato e stava venendo attaccato e vessato da alcuni diavoli. Furono obliterati dal gruppo. Il Sibriex chiese di essere liberato, ma il gruppo riuscì a sapere che la Cardialitos viene usata come ingrediente per alcune magie dalla gilda dei ladri della Città Viola. 

Questo luogo fu l'inizio di uno dei momenti più drammatici di tutto il viaggio nell'Averno. Il gruppo era diviso dal lasciar andare il Sibriex. I due Elturiani erano forti nella loro convinzione di lasciarlo lì, anzi, avrebbero preferito cancellarlo una volta ottenuta l'informazione. I Due Balduriani erano propositivi nel lasciarlo andare. Toccò all'esterno, al goliath la decisione finale. Il Sibriex fu liberato.
Rilasciò all'istante i suoi pericolosi veleni, liberato dalle catene magiche e svanì. Vogrir e Heikian persero conoscenza, il loro corpo ricoperto di pustole.

Viaggiarono disperatamente per trovare un rimedio. Prima alla tomba degli Hellrider. Poi da Uldark. Lì vennero indirizzati verso un emporio itinerante, unici posto con le conoscenze e gli strumenti in grado di aiutare a detta dei locali.

Ovviamente per un prezzo. Tutto nell'Averno ha un prezzo. L'emporio fu trovato ed ovviamente si dimostrarono capaci nella cura. Ma come detto pocanzi, ad un prezzo.

Il gruppo senza l'elfo e l'aasimar viaggiò per ottenere informazioni care al padrone dell'emporio. Scoprire il perché sello screzio tra due bande di predoni delle lande dell'Averno. Raggiunsero un'arena usata proprio per questi scopi e riuscirono ad assistere allo spettacolare scontro. A quanto pare il capo di una banda aveva criticato l'accostamento cromatico del veicolo del capo dell'altra e questo portò ad questi scontri.

Ritornarono con questa informazione ed i loro compagni ricevettero la giusta cura.

Si rimisero in viaggio, sempre andando verso nord. Passarono intorno ad una strana torre. La chiamavano Fulminatrice di Demoni, ed effettivamente dalla cima della torre partivano dei fulmini verso demoni volanti nella zona. Scendono dal veicolo per indagare e scoprono che all'interno della struttura c'è un unicorno celestiale. La fonte di energia della fulminatrice.

Distrussero l'intera struttura a sassate, liberando la creatura. Furono assaltati da alcuni demoni vicini, felici di non avere più una fulminatrice puntata contro. Ebbero vita molto breve. Oltre ad un nuovo compagno, il gruppo trovò nella struttura della torre un Riduttore del Nirvana

Il viaggio verso nord continuò fino ad arrivare nelle terre controllate da Arkhan, un lucertoloide intento non solo a venerare Tiamat, ma intenzionato a liberarla dalla sua prigione per ridarle l'Averno. 
Aveva con se il sangue richiesto dal gruppo, ma l'avrebbe dato solo in seguito ad un sacrificio. Un sacrificio di una creatore buona, lì, davanti ai suoi occhi. L'unicorno era un ovvio candidato, ma il gruppo decise di non farlo. 

Stranamente, non furono trattenuti e nessuno li attacco, furono lasciati liberi di andarsene, probabilmente considerati pesci troppo piccoli. 

Ricevettero però un'informazione, quella di poter recuperare dei pistoni astrali in un luogo tra il fiume Stige e la fossa di Shummrath. E così lì si recarono. 

Trovarono un vecchio mago, lì bloccato imprigionato da una forza misteriosa durante i suoi studi. Il gruppo controllò la zona, scoprendo che sugli obelischi intorno c'erano delle rune, che potevano essere attivate. Un paio di attivazioni risultarono in forti esplosioni e trappole magiche. Ma il gruppo riuscì a scoprire il pattern. Liberò il mago, che dimostrò essere un demone sotto false sembianze. Fuggì immediatamente. Riuscirono però a recuperare i pistoni astrali.

Il prossimo obiettivo fu far tesoro delle informazioni ottenute dal Sibriex e recarsi alla Città Viola. Una città piena di gente ed a quanto pare anche sede di una gilda di ladri. Non ci volle poi molto per entrare in contatto con loro, riuscendo ad avere contatti grazie ad un negozio di oggetti magici della città, che aveva un canale speciale con la gilda. Ottenere gli oggetti necessari dalla gilda sarebbe stato in realtà facile. Bastava pagare. Solo che il gruppo era a corto sia di merce di scambio che di semplici monete dell'anima. Dovettero rinunciare.

Non prima di avere recuperato alcune informazioni in città. Una torre di un mago famoso appariva di tanto in tanto nell'Averno. Forse contattandolo si sarebbe potuto ottenere qualcosa.

E così furono. Aspettarono diversi giorni ma alla fine si imbatterono nella torre del mago Mordenkaiden, intento a viaggiare tra i piani per i suoi esperimenti. La trattativa fu relativamente breve. In cambio dello scudo con all'interno l'angelo caduto e l'unicorno, il mago fu più che felice di dare al gruppo la sabbia e la cardialitos, insieme ad altri oggetti magici. 

E così, dopo settimane di viaggio, riuscirono a recuperare tutti gli oggetti.  Tornarono da Maggie per adempire al loro contratto. La strana creature chiese loro di accompagnarla nella prossima avventura. Accettarono di fronte a promesse ricompense. 

Maggie mostrò loro la macchina per la quale servivano questi oggetti. Una sorta di camera di contenimento al suo interno aveva un piccolo olifante celestiale. Maggie diceva che questi oggetti erano necessari per sondarne la mente e scoprire la verità dietro a Zariel. 

Il gruppo fu connesso alla macchina con dei caschi e finì per rivivere il passato. Numerose visioni si susseguirono.  Videro Zariel, angelo, litigare con il concilio celestiale per il loro completo disinteressamento della guerra eterna tra Demoni e Diavoli. Vidono Zariel formare patti con umani per una coraggiosa crociata nell'Averno. Videro la battaglia. Erano lì. Combatterono valorosamente come crociati. Conobbero valorosi cavalieri, e videro la fine delle loro vite.

Fino ad arrivare al momento topico. La spada di Zariel. Ancora intatta. Affidata alla sua più fidata compagna. E piantata nella terra dell'Averno. Il piano reagì, come un'organismo che cerca di respingere un copro estraneo. Riconobbero quella struttura. Una pustola infetta. E la spada di Zariel era lì, sotto i loro occhi.


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01 09 10