“La procedura è stata davvero approvata?”
“Si. Ho chiesto più volte proprio per esserne sicuro”
“Per un semplice agente speciale mandato al suicidio?”
“A quanto pare la sua missione si è dimostrata essere più
importante del previsto, e per questo lo vogliono far rimanere attivo. A quanto
pare sostituirlo con un nuovo agente comprometterebbe i risultati ottenuti. Non
ho informazioni dettagliate al riguardo, so solo quello che mi è concesso
sapere e non sono una persona curiosa, ci
tengo al lavoro”
“Hai visto il suo referto? Sembra sia stato curato con della
tecnologia aliena. Rigenerazione del sistema della spina dorsale.
“Si, inoltre ha subito cure magiche momentanee per
permettere la locomozione anche se limitata e il mantenimento della coscienza. Questo
aiuterà molto la procedura, potremmo finalmente riuscire a completarla senza
grossi problemi collaterali.”
Kim era oramai sospeso in una soluzione liquida di controllo
da giorni. Mantenuto in coma farmacologico, non poteva sentire nulla. I suoi
arti erano stati asportati giusto un giorno fa. Era un torso con una testa, ma
lui ancora non lo sapeva.
La vasca nella quale si trovava fu messa in comunicazione con
un’altra, molto più ampia e piena di bracci robotici e macchinari. Il corpo fu
gentilmente spostato nell'area da lavoro. L’intera procedura venne eseguita in
immersione. Al posto della braccia e delle gambe, vennero collegati degli arti
meccanici. La tecnologia era simile a quella già usata sui componenti
cybernetici di Shinji, ma in questo caso la connessione era molto più profonda:
collegamento diretto alla spina dorsale. Non ci sarebbe stata alcuna differenza
in termini di comando per un arto artificiale ed i precedenti naturali.
Intorno alla vasca, si posizionò un mago, specialista della
disciplina dello Yesod. Iscrisse sul terreno un circolo magico con del gesso.
Si posizionò al suo centro ed iniziò ad intonare una cantilena. La sua voce era
molto acuta, fastidiosa.
Alcuni tecnici si allontanarono, altri indossarono delle cuffie. Uno di loro, che stava lavorando di fronte ad un computer, guardò i colleghi con divertimento, forte del fatto che avesse le cuffie con musica ad alto volume dall'inizio del lavoro.
Alcuni tecnici si allontanarono, altri indossarono delle cuffie. Uno di loro, che stava lavorando di fronte ad un computer, guardò i colleghi con divertimento, forte del fatto che avesse le cuffie con musica ad alto volume dall'inizio del lavoro.
La pelle di Kim si aprì ed i legamenti nervosi si legarono
con le fibre in carbonio degli arti meccanici, per poi richiudersi, fondendo pelle e metallo in un
tutt'uno.
La sua nuova forma fu completamente rivestita di armatura rinforzata. I pezzi furono saldati sui suoi nuovi arti e sul suo torso, coprendo completamente la sua figura di metallo in grado di resistere a proiettili perforanti sparati da un fucile d’assalto. Il mago continuò il suo lavoro, unendo l’armatura alla forma umana di Kim, rendendolo effettivamente un unico essere, le cui parti di metallo erano inscindibili da quelle di carne.
La sua nuova forma fu completamente rivestita di armatura rinforzata. I pezzi furono saldati sui suoi nuovi arti e sul suo torso, coprendo completamente la sua figura di metallo in grado di resistere a proiettili perforanti sparati da un fucile d’assalto. Il mago continuò il suo lavoro, unendo l’armatura alla forma umana di Kim, rendendolo effettivamente un unico essere, le cui parti di metallo erano inscindibili da quelle di carne.
La procedura durò 28 ore.
Furono installati degli arti secondari, più piccoli, in grado di supportare
armi secondarie e strumenti accessori. Le sue spalle furono modificate per
permettere alloggiamenti di armi pesanti. Anche questi furono fusi con il
sistema nervoso centrale, permettendo l’attivazione simultanea di più sistemi
d’arma. Un nuovo mostro fu creato. Pronto a combattere.
Kim si svegliò di soprassalto, in una stanza bianca, ampia,
molto alta e vuota. Si sentì osservato. E strano. Si guardò le mani, poi i
piedi, ed infine il corpo. Sembrava di pilotare la sua armatura potenziata, ma
era tutto molto più intimo, più vivo. Poteva sentire la superficie metallica
del suo petto mentre la toccava con la sua nuova mano metallica. Si toccò il
volto e notò come anche quello fosse fatto di metallo. Ma poteva sentire una
minuscola corrente d’aria sulla sua <<pelle>>. Intuì che qualcosa in lui era cambiato. Era
diventato come Shinji. O forse qualcosa di ancora più spento. Una fusione di
uomo e macchina mai vista prima. Mosse inconsciamente le sue due nuove braccia
secondarie. Dallo stupore indietreggiò di un passo.
All'improvviso, una voce riecheggiò nella stanza. In
automatico Kim si girò verso l’altoparlante, nascosto nel muro. Quando prima
doveva seguire dei tracciati sul suo HUD per poter triangolare una fonte di
rumore con tale precisione, ora poteva farlo istintivamente. La voce spiegò a
Kim cosa fosse accaduto.
Dall'altra parte della stanza emersero dal pavimento delle
sagome da poligono di tiro. La parete più vicina a Kim si aprì ed apparve una
rastrelliera piena di armi. Il soldato impugnò un fucile con le sue nuove
braccia metalliche e due uzi con le sue estremità secondarie. Ed iniziò a
sparare. In un’altra stanza dell’edificio, una dozzina di persona osservavano
attentamente da telecamere, analizzando dati della performance.
“Pensate sia stato saggio dirgli che gli rimane poco da vivere?”
“Pensate sia stato saggio dirgli che gli rimane poco da vivere?”
“Rafforzerà la sua dedizione alla causa. Poteva morire oggi,
ma ha ricevuto un altro anno in servizio della madrepatria. Cosa altro potrebbe
desiderare un soldato modello come Kim?”
“Efficienza di tiro al 95,4%. Direi che ha accettato la
procedura nel migliore dei modi”.
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