Monster Hunter Mayhem 2.0 - #4 Tecnologia Perduta.
Il viaggio fu estenuante. L'interdizione dello spazio aereo sull'Ablium era totale ed anche avendo un mezzo invisibile da altissima quota, era meglio non rischiare.
Dopo giorni di viaggio, finalmente il gruppo arrivò nel punto concordato da Dahab. L'ivoriano aveva deciso di restare nel Cliussaux, portando avanti il suo piano per assaltare dei magazzini di merce di contrabbando dopo aver aizzato le giuste famiglie tra di loro.
Il punto di contatto era in una piccola radura a ridosso di una collina, al limitare della foresta. La squadra era in pieno assetto da battaglia. I sensi acuti di Shunji sentirono la camminata di un qualcuno, del contatto probabilmente e non era umana. Tutti entrarono in posa da battaglia, ad armi spianate.
E dalla boscaglia, apparve una bandiera bianca, impugnata da una mano squamosa. E poi emerse la figura intera. Era un rettiliano. Un alieno.
L'aspetto era quello di un sopravvissuto. Era vestito con vestiti di pelle comodi e pratici, non aveva un'armatura di alcun tipo. Sulla sua schiena un fucile, probabilmente al plasma. Molto rovinato. Alla sua cintura c'erano numerosi coltelli di svariate forme e dimensione. Un sacchetto chiuso macchiato di sangue dall'interno. Aveva con se corde ed altra attrezzatura da sopravvivenza. Se sembrava provato dalla sua esperienza non lo dava a vedere. I rettiliani erano predatori, sempre e comunque. Ogni essere terrestre faceva fatica a vederci qualcosa di diverso da un essere pronto ad attaccare e sbranare una preda in un attimo.
Il suo nome era Gryx. Si dimostrò molto cordiale con il gruppo. Il suo inglese era un po' rotto ma funzionante. Era un sergente nell'esercito di rettiliani. Rispondeva ad uno dei comandanti che vedeva la Terra come un posto dal quale fuggire e cercare di dominare una cultura così piena di elementi imprevedibili come la magia era giocare con il fuoco. Quindi, quando il comandante dell'invasione fu ucciso e gli altri si ribellarono, lui aiutò a sabotare la base, per poi diventare un sopravvissuto che vive nella giungla. La Svuda provò ad avvicinarsi alla base, senza successo e decise di cordonare l'area. Dahab ne scoprì il luogo e provò ad infiltrarsi, ma senza successo. Conobbe l'alieno e nacque una collaborazione. Dahab gli dava attrezzatura varia, in cambio di reperti e resti dai mezzi alieni rimasti nella zona. Nella base c'era molta tecnologia recuperabile e sfruttabile. Gli occhi di Kim si illuminarono, pensando a quanto poteva riportare al suo governo.
L'alieno di offrì di aiutare il gruppo a raggiungere la base.
Il viaggiò fu lungo e tortuoso. Mano a mano che ci si addentrava nell'Ablium, i sensori di Shinji e dell'armatura di Kim iniziarono a vacillare, mostrando letture incongruenti con la realtà. Le comunicazioni a lungo raggio anche erano fuori uso.
Arrivati a circa metà del tragitto, nell'aria iniziò ad echeggiare una sorta di pianto. Un pianto cupo, di una voce grave e profonda. La fonte era lontana e Gryx ammise di non averlo mai sentito prima. Enea puntò la sua lancia verso una direzione, sicuro e tronfio di aver individuato la fonde del problema.
Il gruppo decise di andare ad investigare. Scoprì un'enorme figura rannicchiata su una roccia, intento a piangere. Wyatt e Shinji presero posizione ai lati , nascondendosi e preparando le loro armi a lunga gittata. Il mostro era qualcosa di agghiacciante. Il corpo era quello di un demone di classe Diablo, ma era visivamente modificato. Sulla sua spalla e schiena destra spuntavano due enormi arti con estremità a pungiglione. Sul suo fianco sinistro erano presenti numerosi bracci microscopici, che si muovevano in modo casuale ed incontrollato. Di fronte al mostro piangente, un carcassa di un'animale mangiato. Mentre tutti stavano decidendo l'approccio migliore, Enea sconvolse il gruppo.
Si diresse baldanzoso e sicuro dalla creatura e gli si parò di fronte. "E tu che cazzo sei?" chiese. Schietto. Alla visione della scena, il resto del team scattò a puntare tutto l'arsenale a disposizione contro la bestia. Questa smise di piangere, spostò le mani dal suo volto e si alzò in piedi davanti ad Enea. Il suo volto era deformato in modo orribile. L'occhio destro era gigante e copriva tutta la faccia, ed era di forma rettiliana, con tanto di membrana. Quello sinistro era angolato e deforme. Un giganteschio occhio senza pupilla era situato sul suo petto e subito sotto trovavano spazio 4 bocche poste in una formazione ad X, tutte armate di numerosi denti.
In quel momento l'espressione di Enea cambiò. Come se si fosse reso conto della cazzata che aveva fatto. Che forse la sua infinita confidenza questa volta l'aveva portato in un brutto posto. Si tramutò in forma sciame e ascese al cielo. La bestia, stupita, si guardò intorno e vide il gruppo. Si avvicinò minacciosa.
In un istante fu uccisa. La railgun di Shinji colpì di netto la testa, che esplose in mille frammenti. Il fucile da cecchino anticarro di Wyatt colpì la gamba facendo vacillare tutta l'avanzata del corpo. Il fucile al Plasma di Kim colpì il giganteschio occhio sul petto, incendiando il corpo della bestia.
Enea riprese la forma solida e precipitò sul nemico, conficcando la sua lancia nella colonna vertebrale.
La carcassa non diede segni di vita ed iniziò a dissiparsi. Lo scheletro però rimane nel mondo materiale. Gryx spiegò che alcuni esperimenti nella base erano stati effettuati su esseri spiritici, ma non ne conosceva l'entità, essendo un uomo della casta guerriera.
Il resto del viaggiò fu tranquillo. Dopo numerosi giorni di viaggio arrivarono di fronte all'entrata della base aliena. Era in un'isoletta in mezzo ad un lago. L'apertura era spalancata, al livello dell'acqua. Era l'unico ingresso. Il problema era il sistema di difesa.
Visibile attraverso scan termici, sotto l'acqua c'era una bestia che sembrava essere un serpente, della lunghezza di circa 25 metri. Gryx spiegò come fosse un'altro esperimento e che durante l'ammutinamento fu mandato in sovraccarico il suo sistema di riconoscimento bersagli, facendolo attaccare ogni tipo di bersaglio.
Il gruppo decise di testare la tesi. Si misero a caccia e recuperarono animali morti e vivi. Sfruttarono la potenza delle braccia dell'armatura di Kim per lanciarli nel lago. L'animale morto non portò reazioni da parte del mostro. Con quello vivo accadde qualcosa di diverso. Il mostro subacqueo si avvicinò e non emerse mangiando la preda come aveva previsto il gruppo. Avvenne semplicemente un'esplosione, che disintegrò l'animale e causò una nuvola di vapore alzarsi dal lago.
A questo punto il gruppo decise di attirarlo sulla terra ferma ed affrontarlo. Il gruppo si aprì, sparpagliandosi il più possibile. Ludmilla spese del tempo per evocare gli elementi e preparare una scarica elettrica ad alta potenza da scagliare nel lago, sopra la zona del mostro. Il fulmine fu devastante ed ebbe l'effetto sperato.
La bestia uscì dall'acqua e si mostrò nella sua magnificenza. Era una sorta di serpente marino, che ricordava le bestie della mitologia antica. La sua testa era coperta da una sorta di casco metallico ed aveva uno strano cristallo sulla fronte. All'improvviso, proprio dal cristallo, venne emesso un laser visibile nell'atmosfera. Impattò con l'acqua e la terra ferma, facendo evaporare qualsiasi cosa colpisse. Farus chiese al suo dio di aiutarli offuscando il sistema di mira della bestia. Guardò la sua spada. Poi riguardò la bestia in acqua. Non sapeva cosa altro fare.
Wyatt e Shinji provarono a sparare alla bestia, ma i loro colpi furono fermati da una barriera energetica prima che potessero impattarsi con il corpo della bestia. Il mostro iniziò ad avvicinarsi a riva. Una volta giunto sulla terraferma, dal suo corpo emersero delle gambe ad aracnide, che gli diedero enorme mobilità a terra.
Kim usò il suo lanciagranate per scagliare EMP su EMP contro la bestia. Un colpo di Wyatt trovò il bersaglio sulla fronte del mostro, sul sistema di fuoco del laser. Lo scudo era stato disattivato.
Enea iniziò a correre contro la bestia, con la sua lancia in mano.
L'armatura di Kim lesse numerosi agganci di sistemi di puntamento. Si preparò all'attacco con fumogeni caldi ed antiradar per distrarre la bestia. Il suo attacco fu brutale anche se impreciso. Il laser diede fuoco a buona parte della foresta dove Shinji e Wyatt erano appostati e furono costretti a riposizionarsi velocemente. Dalla schiena della bestia, numerose paratie si aprirono ed una salva di missili partì contro Kim. Fortunatamente la maggior parte mancarono o vennero abbattuti prima di arrivare a contatto. Quelle che arrivarono al suolo crearono dei crateri di vetro.
Ludmilla, a debita distanza, era intenta ad incanalare un secondo fulmine contro la bestia.
Enea riuscì ad arrivare vicino al mostro ed iniziò ad arrampicarsi su una delle gambe, per raggiungere il corpo.
I due cecchini iniziarono ad infliggere qualche danno al sistema di di gestione del raggio laser sulla testa della bestia, mentre Kim decise di provare una manovra rischiosa. Aspettò di ricevere numerosi target lock per sparare con le sue granate alle aperture dei portelli per i missili.
Ci riuscì. Sulla schiena della bestia numerose esplosioni la fecero rantolare. Alcuni missili purtroppo partirono lo stesso. Uno di questi si impattò con l'armatura di Kim che sparì in una nuvola di fumo.
La bestia sembrava intenzionata a tornare in mare, a fuggire. Ludmilla scaricò finalmente la furia degli elementi nuovamente sulla schiena del mostro. L'effetto a catena creò altre esplosioni sulla schiena. Enea saltò via dalla bestia con un salto acrobatico. La bestia si ritirò velocemente in acqua, lasciando dietro una scia di sangue, olio e frammenti del suo corpo.
Il gruppo accorse da Kim. L'armatura non esisteva più. Era rimasto un corpo bruciato, con il materiale dell'armatura che si era fuso con la sua pelle. Il cinese era ancora vivo. Il suo corpo era stracarico di ogni tipo di medicina per farlo rimanere vivo, attivati dall'armatura prima dell'impatto con il missile. Le magie di Ludmilla e le pozioni di Kumar portate da Wyatt riuscirono a riparare parte del danno ed a far rimettere in piedi il cacciatore di demoni, comunque pesantemente debilitato.
L'alieno riemerse dalla boscaglia dopo lo scontro. Estrasse dal suo zainetto quello che sembrava essere un comunicatore da polso, chiaramente modificato per funzionare con tecnologia terrestre. Numerosi cavi elettrici fuoriuscivano dalla sua scocca ed erano collegati a delle batterie tenute insieme da del nastro adesivo. Con semplici tocchi su un'interfaccia olografica, riuscì a chiamare una zattera dalla base aliena. Questa scorreva veloce sull'acqua, fino ad arrivare alla riva. "Il bestione era invalicabile, ma alcuni sistemi della base sono ancora funzionanti e rispondono ai miei comandi."
Il gruppo si addentrò nella base aliena. L'alieno mostrò loro una mappa olografica dal suo sistema di comunicazione. Era una mappa non aggiornata, ma indicò i punti di interesse: l'armeria, il centro biomedico ed il centro di comando. Tutti decisero di recarsi al centro di comando per prima, per cercare di riattivare alcune funzioni di supporto della base.
Malgrado lo stato di dismissione, la stazione aliena non era buia ed inospitale. Le pareti avevano ad intervalli regolari delle luci di emergenza, che a detta del rettiliano, hanno una durata di una 40ina d'anni. Inoltre la base ha numerosi sistemi secondari a batteria che potrebbero essere ancora attivi.
Lungo il tragitto, Shinji notò con i suoi sensi potenziati che qualcosa li stava spiando. Qualcosa simile a minidroni. Provò ad inviare un suo drone all'inseguimento, ma poco dopo fu attaccato e perse il segnale. L'intero gruppo si mise in assetto da battaglia. Farus pregò intensamente, chiedendo una benedizione contro i nemici che colpiscono vigliaccamente dall'ombra.
La strada verso il centro di comando era collassata. Gli unici modi per raggiungerlo era o attraverso dei corridoi allagati o nei condotti dell'areazione. Shinji, Wyatt, Enea ed il rettiliano si avviarono nei cunicoli, mentre Farus rimane fuori, insieme a Kim e Ludmilla.
Farus camminava nervosamente con la spada estratta, sulla spalla. All'improvviso sentì uno strano impulso di girarsi di spalle. Lo fece e davanti a se vide qualcosa di peculiare, che in tanti anni di guerra ai mostri non aveva mai visto. Un braccio destro, fluttuava dinanzi ai suoi occhi. Era formato da tante piccole particelle, che formavano una struttura a squama di pesce. Riflettevano leggermente la luce soffusa dei corridoi. Il braccio si scagliò come per strozzare il guerriero, che rispose parando il colpo con la sua spada. Il colpo tagliò di netto il braccio. Le particelle si divisero e si ricomposero immediatamente dopo, con il corpo che apparentemente non aveva sortito alcun effetto.
Kim, nonostante le ferite, prese la sua pistola ed iniziò a sparare contro il braccio, abbattendo qualche squama nel frattempo. Ludmilla iniziò a caricare un incantesimo. I suoi capelli iniziarono ad aprirsi e separarsi, come se cosparsi di elettricità statica. Il braccio tornò per un'altro colpo. Farus ebbe una strana sensazione ed abbassò lo sguardo. Vide una gamba sinistra che puntava alle sue, per infliggere un colpo da sbilanciamento. Reagì prontamente, evitando il colpo, ma il braccio trovò il suo bersaglio. Il colpo alla gola non strozzò il guerriero, ma il braccio si scompose ed iniziò ad avviluppare il suo volto. In un ultimo disperato tentativo, il combattente del Gladius Dei incanalò energia divina per evocare del fuoco sacro. Il colpo stranamente funzionò. La natura del nemico non era quindi puramente tecnologica come appariva. Il braccio prese fuoco ed i singoli elementi iniziarono a sgretolarsi. L'incantesimo di Ludmilla si scatenò subito dopo. La gamba perse coesione, con tutte le particelle che caddero al suolo, inermi.
Il resto del gruppo arrivò nella sala comando. Anche questa volta i sensi superiori di Shinji si dimostrarono essenziali per individuare il pericolo prima che questo possa colpire. Davanti a lui c'era una sorta di Erinni. Con una sola ala, spezzata. Completamente nuda. Metà del suo volto era sciolto, così come la metà sinistra del suo corpo. Si avvicinò velocissima al guerriero cybernetico, compiendo mini teletrasporti, sparendo e riapparendo alla vista. Shinji schivò il colpo. Wyatt sparò, ma il colpo passò attraverso la creatura. Il suo sfasarsi con la realtà era erratico, e nessuno dei presenti riusciva ad individuarne uno schema utile per attaccare. Enea le si lanciò contro, provando a placcarla con una presa. Ci riuscì, ma la vittoria ebbe breve durata, con la creatura che passò attraverso le mani della mummia greca. Di contro, attacco velocemente e la mano penetrò la pelle di Enea, arrivando a colpire il cuore. La creatura rimane stupita del fatto che il suo attacco non fece nulla. Tra i tanti nemici che avrebbe potuto affrontare, di sicuro non si aspettava una mummia. Shinji la colpì con la sua katana ed Enea prese la sua lancia in modo fulmineo e la colpì alla gola, uccidendola.
Il rettiliano riuscì a connettersi al sistema. Scoprì che tutte le batterie di difesa esterne erano ancora attive e funzionanti. Disattivò le poche difese interne rimaste attive e notò come nell'hangar c'erano dei veicoli usabili per fuggire. Le difese esterne furono disattivate per la fuga ed il gruppo prese ogni banca dati dalla sala di comando. A questo punto i cacciatori si riunirono e andarono nella sala medica. L'alieno riuscì ad operare gli strumenti per aiutare lo stato di Kim. Enea e Ludmilla rimasero con loro, mentre gli altri si diressero all'armeria. Era largamente vuota, me c'era ancora parecchia roba. Una trentina di fucili al plasma, 28 fucili mai visti prima, 4 fucili grossi ed ingombranti, 5 lance solari, 7 guanti da corpo a corpo, molte granate al plasma e due cannoni semi portabili a fusione.
Caricarono tutto su dei carrelli e si avviarono verso l'Hangar.
Il pericolo era ancora in agguato nella base aliena, con un'altra creature frutto degli esperimenti condotti dai rettiliani sulle bizzarre creature terrestri, dell'empireo e demoniache. Anche in questo caso, Farus e Shinji mostrarono di essere più attenti dei loro nemici, riuscendo ad intercettare la minaccia prima che questa colpisse. Se Shinji ripensando a questa missione diede il merito alla tecnologia giapponese di cui era dotato, Farus era dell'idea che una mano divina aveva guidato le loro reazioni in questa missione.
In ogni caso, la creatura che dovettero affrontare era particolarmente grande e mostruosa. La forma era simile a quella del di dietro di un ragno, con numerose zampe che si muovevano su ogni superficie del corridoio. Dietro questo corpo sembrava muoversi una coda. Contro ogni preavviso, da questo corpo enorme si spalancò una bocca, con una dentatura paragonabile a quella di uno squalo.
Colpì velocissimo e sicuro. Riuscì ad addentare voracemente il braccio robotico di Shinji e il braccio di Farus. Wyatt si lancia precipitosamente nel carrello raccogliendo un fucile pesante che pensò essere l'arma più adatta allo scontro.
Il braccio robotico di Shinji racchiude al suo interno una mitragliatrice, che prese vita ed iniziò a tranciare la carne del mostro dall'interno. Farus evocò del fuoco sacro, che anch'esso trova sfogo all'interno della creatura, che lascia la presa. Il braccio del paladino era ancora attaccato, salvato dalla sua pesante armatura, ma stava perdendo molto sangue ed è comunque fuori uso. La bestia si lanciò di nuovo sul gruppo. Farus riescì a schivare le mandibole nonostante lo stordimento dovuto alla perdita di sangue. Shinji non fu altrettanto fortunato e la coda della bestia perfora il petto, infliggendo gravissimi danni, ma il ninja non svenì. Wyatt aprì il fuoco con il fucile, scoprendo che emanava fasci di energia non dissimili agli effetti speciali di Guerre Stellari, solo molto più efficaci. Shinji con la sua katana provò a tagliare la coda del mostro. Riuscì ad infliggere danni, ma non abbastanza da tranciarla. Farus evocò potere divino nel suo braccio rimasto.
La bestia fu infastidita dal colpo dell'erma aliena e si lanciò furiosamente contro Wyatt. Il suo divincolarsi fu però eccessivo e Shinji riuscì a tagliarne la coda, liberandosi della presa. Wyatt fu relativamente fortunato: fu addentato, ma il mostro lasciò subito la presa in preda al dolore. Poco prima di svenire dalle profonde ferite, l'Americano riuscì a sparare altri colpi ed il mostro fu finito a colpi di Katana e Spadone.
I sopravvissuto corsero alla sala medica per stabilizzare Wyatt e rimettere in sesto Shinji. Dopo qualche ora, riuscirono a caricare il materiale ed a fuggire dalla base a bordo del VTOL alieno. Le coordinate della base furono trasmesse all'ONU, chiedendo un bombardamento del sito.
Dahab fu contento di rivederli.... sani e salvi. Le armi recuperati erano una salvezza per la sua gente e finalmente poteva portare il suo piano al livello successivo: attaccare i demoni e destabilizzarne l'ordine. Chiese ancora aiuto alla squadra, che rispose in modo affermativo, ma avevano bisogno di almeno 2 settimane per rimettersi in sesto.
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"C'era quindi quello nell'Ablium?"
"Esatto".
"Immagino Ma Quien Ni sia già partita con mezzo esercito cinese?"
"Stranamente no. Ma credo ci batterà tutti sul tempo."
"Credo che ritenga il suo investimento su Kim un successo."
"Assolutamente"
"Credo sia arrivato il momento per muoverci in maniera più aggressiva"
"Sei sicura?"
"No".
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