Monster Hunter Mayhem 2.0 - #3 In cerca di aiuto
Il ristorante era pieno di funzionari, assistenti, politici. Ad un tavolino, in un angolo, Phoenix ed Anthony stavano pranzando. Anthony aveva nel piatto un branzino di dimensioni cospicue. Lontano da sguardi indiscreti, ne eliminava le spine con la sua telecinesi, prima di addentare ogni boccone sfruttando una semplice forchetta. Phoenix era molto più eccessivo. Masticava con gusto della carne al sangue, come se stesse godendo sessualmente nel farlo.
"Credi che se la caveranno meglio ora?" Chiese Anthony tra un boccone e l'altro.
Phoenix bevve un lungo sorso d'acqua per pulire il suo esofago prima di rispondere.
"Non ho ben capito come, ma sembra che il nostro governo abbia mandato qualcuno di sensato ora. Si hanno delle buone possibilità di non finire completamente ammazzati. Poi, chiamami nostalgico, ma avere nel loro gruppo uno dei nostri, mi rassicura."
Anthony continuò il discorso. "Io sono rimasto sorpreso dal suo aiutante. Pablo Kumar. Kumar. Chi avrebbe mai detto che avremmo rincontrato il figlio di Kumar in questa operazione?"
"Allenato da Wang in persona tra l'altro." Rimarcò Phoenix. "Siamo poi riusciti a contattarlo Anthony?"
"No, se ne sta per conto suo. Da quando il BOPD si è sciolto è diventato molto più semplice nascondersi." Anthony osservò a lungo gli occhi di Phoenix. Il fuoco al loro interno era oramai una visione familiare, ma ciononostante, provava sempre un certo sconforto se li fissava troppo a lungo.
"Non sei mai stato curioso di andare nel Cliussaux? Insieme ai tuoi... simili?"
Phoenix deglutì il pezzo di carne e guardò perplesso Anthony.
" Me lo chiedi solo ora perché.....?" "È dove sta andando la squadra, si.". "No. Mi è bastata l'infanzia con mia madre. Un'intera nazione di gente come lei non saprei più cosa farci, se non ucciderli tutti."
Rispose Phoenix in tono più aggressivo del solito.
"Scusa se ho toccato una corda spiacevole..." Phoenix fece un segno di non preoccuparti con la mano ed imboccò un altro pezzo di carne.
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Wyatt Miller era un americano tutto d'un pezzo. Proveniente dal Wyoming, era un investigatore e specialista d'avanguardia e stealth per il BOPD. Dopo lo scioglimento ha lavorato privatamente, prima di essere chiamato per questa missione dell'ONU. Ha stabilito nel tempo dei legami con il giovane Pablo Kumar, alchimista non legale.
Ma anche con questa aggiunta, il team non si sentiva particolarmente sicuro. L'assalto alla base ha portato alla morte di Makoa, al ferimento di Shinji ed alla manutenzione prolungata dell'armatura di Kim. Inoltre, l'assalto alla prima struttura avrà messo tutto il sistema in allarme, peggiorando solo approcci alle alter strutture. Così, all'unanimità decisero di provare a contattare la resistenza all'interno dell'Africa. Quella più attiva era tra i confini del Cliussaux e dell'Ablium.
Il Cliussaux era lo stato controllato dalle forze demoniache della Svuda. Demoni maggiori e minori si divisero in territorio e numerosi demoni si unirono agli umani del posto, portando alla formazione di numerosi mezzi demoni. Lo stato importa molti beni di lusso dal resto del mondo ed esporta molto materiale esotico, spesso di contrabbando. Un numero stranamente elevato di turisti è attratto dal posto, dall'esoticità di vedere ed interagire con dei demoni.
Il team decise di infiltrarsi nella città vicina alla zona della resistenza: Kitwe. Il suo nome attuale è quasi impronunciabile per gli umani, quindi viene spesso chiamata con il suo vecchio nome. Scesero dal loro dirigibile in una zona disabitata e si diressero in città su delle moto.
A questa missione partecipava anche il membro mancante dalla prima incursione: Ludmilla Chernov, maga russa, criminale costretta ad intraprendere questa missione. Chi dice per sconto di pena, chi dice come pena.
La città di Kitwe era come circondata da un manto di leggera oscurità. Il cielo era plumbeo anche senza nuvole in vista e tendeva al rossastro. Per la strada c'erano numerosi demoni. Alcuni con umani al guinzaglio, altri che scopavano in mezzo alla strada o nei vicoli, altri intenti ad andare chissà dove, con buste della spesa o dello shopping.
Il gruppo decise di entrare in un bar per chiedere informazioni. Ludmilla invece andò ad esplorare i dintorni. Il bar scelto era un esempio di depravazione che normalmente si associa ai demoni. Ballerine nude che danzavano su dei pali in bella vista, persone che amoreggiavano e scopavano in bella vista. Violenze compiute tra demoni e da demoni su umani, senza che nessuno facesse qualcosa. Il lato destro del locale aveva clientela prevalentemente demoniaca, del posto ed era più violento e selvaggio. La parte sinistra era piena di turisti e visitatori. Miller decise di attaccare bottone con un po' tutti. Riuscì a capire la struttura del Cliussaux, la divisione in regni simili ai gironi infernali, ognuno con a capo un demone, con le loro amicizie ed inimicizie. La resistenza si inserisce in tutto questo contesto di sfida.
Farus dovette uscire dal locale, poiché ogni cosa al suo interno stava minando la sua psiche. Da uomo di chiesa e soldato del Gladius Dei, voleva mettere a ferro e fuoco l'intero locale ed epurarlo. Fuori dal locale sembrò ritrovare la pace, ma un demone ubriaco gli si avvicinò, infastidendolo. Lì non ci vide più. Prese il demone, lo sbatté a terra e lo riempì di pugni in faccia. Una volta finito, notò come nessuno lo aveva interrotto, come se quello fosse un atto di pura normalità. Il suo disagio aumentò solamente.
Ludmilla tornò in un vicolo individuato precedentemente con la moto: stavano eseguendo un rituale. Purtroppo era concluso ed il risultato era raccapricciante. Un corpo di una donna era a terra, completamente aperto in 2, senza più organi interni. Un nuovo demone aveva trovato il modo di entrare in questo mondo. Ludmilla sfruttò i suoi poteri magici per osservare il mondo circostante attraverso vista a raggi-X. Nelle case vedeva scene di vita familiare. Persone che si incontravano e cercavano di rincuorarsi nelle disgrazie. Oppure famiglie demoniache che si dedicavano ad amorosi incesti tra di loro, o altre pratiche altrettanto nefande.
Nel frattempo, Wyatt ed il gruppo uscì dal locale. Wyatt ricordava a malapena cosa stava facendo. Era sporco di rossetto, aveva della saliva addosso e la cerniera del pantalone era slacciata. Enea era sparito dal gruppo. Lo ritrovarono chiuso in una stanza con dei demoni, intento in attività sadomaso e autolesioniste. Salutò i demoni e si riavvicinò al gruppo, con le sue ferite che iniziarono a rimarginarsi.
Fuori dal locale, si riunirono tutti per decidere il da farsi. Dopo un nutrito confabulare, si decise di cercare tra gli schiavi, se qualcuno di loro potesse avere a che fare qualcosa con la resistenza o i dissidenti in generale.
Wyatt dimostrò un'elevata competenza nel saper leggere una città e la sua popolazione. Indirizzò il gruppo verso una periferia, abbandonata. Scesero dalle moto per non fare rumore. In giro c'era solo qualche senzatetto, umano o demone, trasandati, ubriachi, che vagavano senza meta e non portavano attenzione al gruppo. Ludmilla preparò un incantesimo di individuazione e trovò in zona un assembramento di umani. Si trovavano in un sotterraneo in un edificio diroccato ed abbandonato.
Enea superò la porta d'ingresso in forma di sciame. Fu una mossa saggia, perché notò un campanello d'allarme sulla porta. Molto grezzo, semplice. Sarebbe scattato solo per intrusi disattenti, come forse la maggior parte dei demoni. Aprì la porta al gruppo. Wyatt e Shinki scesero le scale cercando di non fare rumore. Kim rimase di guardia. Per tutto il tempo il cinese fu attento che il gruppo non fosse stato seguito, non abbassando mai la guardia.
Dalla stanza nel piano interrato si sentivano delle voci. Shinji inviò un suo drone al di là della porta. C'erano 7 schiavi, 2 donne e 5 uomini. Stavano discutendo di un incontro con un gruppo di persone, ma davano molte informazioni per scontate. Così si decise di agire.
Wyatt bussò alla porta. Il brusio cessò, ed uno di loro fu preso così di soprassalto che cadde dalla sedia, portando con se oggetti posti sul tavolo. Un altro prese una pistola, mentre una di loro iniziò a preparare un incantesimo. Sfruttando la visuale del drone, che Wyatt vedeva grazie al suo cellulare collegato con un cavo al braccio cybernetico di Shinji, cercò di dissuaderli.
"Posa la pistola e smettete di preparare l'incantesimo, lasciateci entrare."
Si guardarono intorno cercando di capire come venissero spiati.
Le negoziazioni furono veloci. Il gruppo comunicava potenza e confidenza, anche in un vestiti civili e senza armi apparenti. Gli schiavi li fecero entrare. Durante le presentazioni, alcuni di loro fissarono il collo di Farus, curiosi della sua collana. Il membro del Gladius Dei prese il suo rosario e lo mostrò al gruppo. La loro paura e timore svanì di colpo. Alcuni di loro iniziarono a piangere, altri si inginocchiarono. Si aprirono al gruppo in modo molto sincero.
Erano un gruppo di schiavi che riuscirono ad ottenere più autonomia nello svolgere i loro compiti d aiutano la resistenza nel fargli trovare oggetti nelle loro missioni e svolgono svariati compiti. In 3 settimane si sarebbero dovuti incontrare in un punto specifico della foresta limitrofa a Kitwe, in un posto praticamente non battuto da nessuna traccia. Il gruppo si offrì di andare all'incontro. Insieme agli schiavi e presentarsi alla resistenza.
Mentre tutto sembrava concludersi per il meglio, Kim avvisò il gruppo che qualcosa non andava. "Ci sono 3 demoni volanti in formazione di controllo sulla nostra zona. Stanno cercando qualcosa. Potrebbero trovarci." Il gruppo era armato solo con pistole e poche armi da taglio da difesa personale. Non potevano di sicuro permettersi di affrontare i nemici in campo aperto. Il dirigibile con drop tattici era lontano svariati minuti.
Si pensò ad un diversivo. Ludmilla usò la sua magia per creare rumori in un edificio di fronte per attirare i demoni. Questi scesero veloci dal cielo e si prepararono ad entrare nell'edificio. Erano 3 Erinni. Figure angeliche corrotte, tutte di sesso femminile, le migliori guerriere a disposizione delle armate demoniache. Erano equipaggiate con corazze leggere, per non intralciare il volo e con fucili d'assalto. Due di loro entrarono nell'edificio di fianco, mentre la terza rimane in volo intorno.
Ludmilla preparò un incantesimo di invisibilità per spostare in sicurezza il gruppo di schiavi, ma per fare in fretta non uscì perfetto. Ogni tanto una delle silhouette produceva riflessi visibili della luce circostante. Wyatt e Shinji uscirono per primi, esperti stealth, e nascosti tra le carcasse delle auto, controllarono i movimenti delle Erinni per dire al gruppo quando muoversi.
Verso metà strada l'Erinni aveva forse intuito che ci fosse qualcosa di anomalo, ma era ancora in uno schema di volo ad ampio raggio, donando al gruppo ancora molte opportunità di fuga.
Poco prima dell'ultimo tratto da attraversare, mentre stavano per dare il segnale, Shinji ebbe come un sussulto e si girò istintivamente verso un pericolo ancora inesistente. Vide uno dei senzatetto che gli stava indicando e sembrava pronto a far notare il gruppo all'Erinni. Il cyborg ninja saltò poderosamente verso il figuro, per cercare di zittirlo. Tra tutti, Enea dimostrò di avere i riflessi più pronti. Alla vista del suo compagno in allarme, estrasse la punta di una lancia, che usava come pugnale, e lo scagliò contro il bersaglio, colpendolo alla gola, uccidendolo.
Scampato questo pericolo, il gruppo riuscì a fuggire.
Le settimane passarono a velocità diverse. Wyatt spese del tempo a cercare informazione, ma si ritrovò con il culo un po' dolorante, strani segni sul corpo e con ricordi vaghi di quello che fece. Enea girò tutti i bordelli della città. Gli altri passarono il tempo cercando di fuggire dagli eccessi della città, qualora fosse possibile.
Il giorno dell'incontro, il gruppo si presentò in pieno assetto da battaglia. Kim era sul dirigibile, in armatura potenziata, ad altissima quota, pronto a scendere in drop al minimo problema.
Al luogo dell'incontro lo schiavo fu questionato sulla presenza di questi nuovi uomini. Gli interlocutori erano invisibili, ma annunciarono il loro numero facendo sentire rumori delle loro armi. Sicure rimosse, colpi inseriti in canna. Erano molti e la loro attenzione era tutta riservata ai nuovi arrivati.
Dopo qualche minuto, uno di loro disse "bene, portiamoli dal capo". Dopo qualche ora di cammino, arrivarono ad una grotta. Solo due potevano entrare, così entrarono Wyatt e Farus. Mentre procedevano nella grotta, notarono su un lato, una portiera di un blindato, piena di impatti e fori di proiettili. Sul muro, in fondo alla grotta era appoggiato uno spadone di proporzioni ciclopiche, tanto quanto il suo padrone. Un uomo di colore, immenso, a torso nudo, con una corporatura quasi statuaria. Si presentò con un nome "Dahab."
Wyatt strabuzzò gli occhi ed emise un gemito di sorpresa.
L'ivoriano rispose "Ci conosciamo?"
"Sono un ex BOPD, ed il mio collaboratore è Pablo Kumar, istruito da Lo Wang in persona."
Dahab si rilassò istantaneamente, diventando subito più disponibile ed amichevole in tutto il suo linguaggio corporeo.
I due si confrontarono a lungo e presto l'intera squadra, tranne Kim che rimane sul dirigibile, entrò nella caverna a parlare con Dahab. La guerra che stava conducendo era fatta di sotterfugi più che di azioni dirette e questo lo sconsolava terribilmente. Era costretto a distribuire false informazioni, ad aizzare famiglie demoniache le une con le altre per creare opportunità per attaccare. Ma ora poteva osare un attacco diretto, con una squadra del genere in aiuto.
Mentre spiegava il piano, i suoi occhi si illuminarono un momento, come se avesse appena ricordato qualcosa di importantissimo. E parlò al gruppo di un progetto secondario. Un modo per avere la botte piena e la moglie ubriaca. Svelò al gruppo il segreto della regione dell'Ablium. Al suo interno, ci sono i resti della base aliena usata prima dell'invasione. L'intera regione è diventata una regione di non interdizione, con divieto di transito. Dahab entrò in uno stanzino e portò al gruppo il teschio di un qualcosa di mostruoso. Un incrocio tra la testa di un dinosauro ed un coccodrillo.
"A quanto pare questi cosi vivono in quella zona. Ho un contatto. Se volete andare a fare una visita alla stazione aliena e recuperare il possibile e non avete paura del pericolo, preparerò l'incontro."
Il gruppo decise all'unanimità di dirigersi in Ablium.
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