Tech Review - Xiaomi Redmi Note 5


Il mio ZTE Z7 Mini, dopo 4 anni di onorato servizio, ha deciso di lasciarmi a piedi. La batteria oramai è brasata, non dura niente, e la presa di ricarica si è rotta, rendendo il caricamento possibile solo in una specifica angolazione del cellulare e con me che tengo premuto il cavo. E non gli va più la vibrazione. Invece di spendere tempo ed energia a cercare di resuscitarlo, ho preferito pensionarlo. E praticamente a 4 anni esatti (giorno più o giorno meno), mi ritrovo a recensire il suo successore, lo Xiaomi Redmi Note 5, in versione 4/64.




Prestazioni

Il Redmi Note 5 monta uno Snapdragon 636, un chipset del 2017 di fascia media, ma che guarda alla fascia alta. Questo perché al suo interno troviamo due gruppi di processori in versione BIG.little. Quattro processori ad alte prestazioni e 4 processori a basso consumo, usati in base alla situazione. I core a basse prestazioni sono dei Kryo 260 Silver, derivanti dai Cortex A53, dei processori con esecuzione in order (cosa vuol dire? leggete qui), processori buoni, ma abbastanza anemici. Sono di solito usati in gruppi da 8 sul chipset 625 di Snapdragon. I Kryo 260 Gold, quelli ad alte performance, sono derivati dai Cortex A-73, e questi sono processori out of order ad alte performance.



Il mio vecchio ZTE montava uno Snapdragon 801, quindi di fascia alta, con dei Krait 400.

Per confrontarne le potenze, si usa un valore conosciuto come DMIPS/Mhz, che si basa su un benchmark puramente matematico, normalizzato agli hertz della velocità del processore. Non è un test rappresentativo dell'uso reale, ma è comodo per avere un raffronto veloce.

Krait 400: 3.39 DMIPS/Mhz
Cortex A-53: 2.3 DMINPS/Mhz
Cortex A-73: 4.8 DMIPS/Mhz

I Core A-73 e suoi derivati sono alla base di sistemi come gli Snapdragon 820, 821, ed anche l'835 deriva comunque dagli A-73. Quindi dal lato processore, abbiamo componenti estremamente simili se non identiche a quelle di fascia alta, solo con clock ridotto.


Quindi, i processori a basso consumo hanno performance pari al 67% di quelle del processore del mio vecchio telefono. I core A-73 invece, offrono un aumento del 32% rispetto ai predecessori. Il tutto assumendo parità di frequenza, ricordiamolo. Considerando il passaggio da 28nm ai 14nm tra i due telefoni, l'efficienza generale è aumentata in modo netto.

A questo si aggiungono 4GB di RAM LPDDR4X da 1333Mhz, 64GB di memoria veloce, Bluetooth 5, Wi-fi fino a 433Mbit/s, un modem di categoria 12 in download (600mbit/s) e cat 13 in upload (150mbit/s). Lo Zte si fermava a categoria 4 (150 down, 50 up).

Il punto più debole dell'offerta è dato dalla GPU. Abbiamo un'Adreno 509.
L'Adreno 330 dello ZTE Z7 mini generava sui 150Gflops con le sue 128 unità di calcolo.
L'adreno 509 ha anch'essa 128 unità di calcolo, ma può generare 216Gflops, il 44% in più. Non solo, è anche molto più moderna, con memoria e shader unificati e supporto alle ultime API. Un po' anemica per i giochi estremamente pesanti, ma funzionale per tutto il resto.

Insomma, tirando le somme sulla panoramica tecnica, possiamo dire che la fascia media del 2017 offre prestazioni superiori alla fascia alta d'ingresso del 2014. E c'era da aspettarselo visto l'avanzamento tecnologico.

In termini di usabilità giornaliera però? Tutti questi numero in cosa si traducono? Si traducono in applicazioni che non si chiudono quando si va a fare altro. Oramai su cellulare, tra Facebook, Messenger, Reddit, Whatsapp, Chrome e non so più quanta altra roba, stava diventando molto complicato gestirli insieme, a causa dei continui ricaricamenti. Con questo cellulare, grazie al 4GB di ram, questo non accade più. Inoltre lo ZTE aveva iniziato a rallentare brutalmente ogni volta che lo riconnettevo ad internet dopo un po' di pausa. Il dover aggiornare tutte le applicazioni in background di colpo lo uccideva. Ancora, il Redmi Note 5 ce la fa senza il minimo problema.

In ambito gaming, questo cellulare non è nulla di eccezionale, ma ha abilitato la capacità di giocare a diversi giochi più moderni e pesanti che qul mio vecchio ZTE non ce la facevano proprio. Parlo di roba come PUBG o di Final Fantasy XV pocket edition. Fortnite non è supportato invece. Comunque ripeto, io non sono un giocatore accanito su smaprtphone e mi concentro su roba più leggera, quindi trovo le performance più che adeguate. In ogni caso, direi che dovrebbe gestire il 99% dei giochi sullo store senza problemi, inclusi svariati emulatori, ma i giochi ps2/GC non sono tutti gestibili.

Uno dei problemi che più ho avuto in questo ultimo anno, è stata la gestione dello spazio su cellulare. Il quantitativo di memoria fissa mangiata dalla cache di Facebook e whatsapp è mostruosa, così come il continuo arrivo di immagini, gif, video ed audio su tutti i servizi di messanging. I 16GB dello ZTE erano strettissimi. Riuscire ad avere un cellulare da 64GB per meno di 200€ è una manna dal cielo. La memoria a disposizione dell'utente è pari a 52,6GB, e posso dire che per l'uso che ne faccio io basta ed avanza. Almeno fino a quando non sarà tutta mangiata dalla cache di Facebook.....



Batteria

Il Redmi Note 5 monta una batteria da 4000mAh. Tra i valori più grandi ottenibili oggigiorno. Il mio ZTE Z7 mini aveva una misera 2300mAh. Dopo 4 anni, con la degradazione, potete immaginare quanto non sia capace di reggere più nulla. Una 4000mAh, anche con una degradazione del 50%, avrebbe ancora 2000mAh da darmi, cioè quanto il mio vecchio cellulare da nuovo.
Il Redmi Note 5 dura un sacchissimo. In ogni caso, superpromosso da questo punto di vista. Vi dico solo che appena preso, arrivato di primo pomeriggio, era a circa il 50% di carica e l'ho usato per parecchie ore nel settarlo tutto ed è arrivato a sera con il 30% e passa  rimanente.
Nel mio uso quotidiano normale, riesce a fare 2 giorni pieni, arrivando senza grossi problemi all'inizio del 3°. Con circa 8-9 ore di schermo.







Prezzo

Ho comprato il cellulare per 195€ su Amazon. Quindi l'ho pagato 55€ in meno del mio vecchio ZTE. Potrei dire di essere sceso di fascia, ed in effetti questo modello monta un processore serie 6xx invece che 8xx, ma per 55€ in meno ho ottenuto il doppio di RAM, 4 volte la memoria, uno schermo più grande e tecnologie più moderne. Malgrado negli ultimi anni la fascia alta si sia spostata su prezzi spropositati, con cellulari che arrivano a costare 1000€ neanche fossero PC, l'avvento degli Xiaomi e compagnia nella fascia medio bassa, ha permesso di portare ottime prestazioni generali a chi non ha le tasche bucate. Onestamente, il rapporto prestazioni/prezzo è ottimo e difficilmente si riesce a trovare di meglio, al momento, nel mercato del nuovo.

Scocca

Io sono forse una delle persone peggiori per stabilire la qualità della scocca di un cellulare, per un semplice motivo: io li uso con queste cover. Grosse, voluminose, e che coprono tutto il cellulare. Quindi personalmente, potevano farlo in polistirolo espanso e mi sarebbe andato bene comunque.
In ogni caso, usato fuori dalla custodia, è molto piacevole al tatto e pregevole. La scocca in alluminio gli da quel tocco di classe e feel premium, anche se poi ha i bordi superiori ed inferiori in plastica per migliorare la ricezione.
Di sicuro, non sembra assolutamente un device così economico.

Unico appunto, la fotocamera sporge un po', però come vi ho già detto, io ne faccio uso in una custodia, quindi non ho quel problema.



Volume
Ora, non so bene se è un caso isolato o tutti i cellulari adesso sono così o non lo so, ma ho trovato il volume di suoni e notifiche dall'altoparlante abbastanza alto. Tra l'altro l'altoparlante, mono, è posto sulla parte inferiore del cellulare, quindi non è mai coperto quanto è sdraiato e pertanto l'uso in vivavoce o semplicemente per ascoltare video e quant'altro è ottimo.


Infrarosso
Questa è una chicca ma che io trovo molto simpatica. Il cellulare ha una porta infrarossi sulla parte superiore, che permette al cellulare di essere usato come telecomando universale. Visto che io tendo a perderli abbastanza spesso, è una manna dal cielo questa funzionalità!




Schermo

Lo schermo non è nulla di particolare. È bellino, di qualità, ma non ho fatto alcun salto enorme dal precedente telefono. Il pannello è un IPS in formato 18:9, quindi con una risoluzione di 1080x2160. Le dimensioni sono 5.99", quindi un bel padellone. La densità si attesta sui 403ppi, Copre l'84% dello standard NTSC, ha una luminosità di 450 cd/m2 e un contrasto di 1000:1. Per la fascia di prezzo è valido, davvero non c'è molto altro da dire.

MIUI

L'interfaccia e la struttura della MIUI è al cuore del telefono, rendendolo praticamente indipendente da Google per quel che riguarda update, ma anche il feel di tutti i giorni. Per un uso normale, io non ci vedo molti problemi sinceramente. Se l'interfaccia grafica non piace, su Android basta prendere un diverso launcher per cambiare l'aspetto ed è esattamente quello che ho fatto io, visto che uso il nova launcher.
Il resto delle personalizzazioni MIUI rimane nelle impostazioni, nelle app native e nelle funzioni extra messe a disposizione.
Qualora invece vorreste sbloccare il cellulare per smanettarci, dovete aspettare parecchio tempo. Lo sblocco del bootloader va chiesto a Xiaomi e ci vogliono 360 ore di attesa, cioè 15 giorni. A quel punto è possibile smanettarci. Un po' un palo nel culo, ma onestamente, se non volete farci nulla, il cellulare funziona egregiamente appena comprato.

Tra l'altro, viene venduto con la MIUI 9, ma appena mi è arrivato sono passato alla MIUI10. Siamo ancora fermi ad Android 8.1, ma come ho detto, non avere l'ultimo android sulla MIUI è secondario.


Fotocamera

La fotocamera non è nulla di spettacolare. I sensori posteriori sono due. Il primario, da 12mpx, è un Samsung S5k2l/, uno dei nuovi sensori che usa la tecnologia ISOCEL, che dovrebbe garantire una migliore sensibilità alla luce e fedeltà dei colori anche in condizioni di scarsa luminosità. L'apertura è una f/1.9 e la dimensione dei pixel è sui 1.400 micrometri.
Il secondo sensore è uno da 5mpx, un Samsung S5K5E8, usato per effetti Bokeh. Il flash è un dual led. Il vecchio ZTE Z7 mini aveva un sensore da 12.9mpx della Sony, un IMX214 Exmor RS. La sua apertura era f/2.0 e la dimensione dei pixel sui 1.115 micrometri.

A quel punto li ho messi a confronto. In condizioni diurne la differenza è.... "minima"? Cioè, il Redmi ha colori migliori ed ha un rumore generale inferiore rispetto allo ZTE. Zoommando però, i dettagli sono impastati su entrambi in modo similare. Si apprezza la miglior chiarezza a colpo d'occhio della foto del Redmi ovviamente.


Di notte invece, è tutta un'altra storia. La foto dello ZTE fa letteralmente schifo. È del rumore con in mezzo qualcosa. Attivando l'HDR, la situazione migliora leggermente, ma dove si guadagna in qualità, si perde in immediatezza, visto che il cellulare impiega diversi secondi a generare l'immagine HDR. Il Redmi Note 5 invece, con l'HDR automatico, produce una foto decisamente più pulita e gradevole ad un primo impatto. Poi per carità, è comunque un poccio in termini di dettaglio e c'è tantissimo rumore, però il passo avanti c'è e si vede.


C'è un modo per migliorare le performance della macchina fotografia, ma richiede sbloccare il bootloader, ottenere i permessi di root, attivare dei protocolli della fotocamera ed installare la fotocamera dei Pixel. In modo completamente software, permette di ottenere foto migliori perché fa più foto a diverse sensibilità e le combina. Al momento non ho fatto nulla di tutto ciò, sono una persona che non fa molte foto e pertanto la qualità base mi è più che sufficiente per ora, però sappiate che c'è questa possibilità.

Alla fine del giro questo non è un camerafone, ma fa il suo lavoro per la fascia di prezzo.

Parte Telefonica

Oramai ci si scorda sempre che con gli smartphone ci si telefona anche. Che dire.... funziona. A prendere prende bene, chi mi ascolta mi sente pulito ed anche io sento bene. In vivavoce anche non è affatto male, decisamente meglio del mio ZTE. Funge. Ma voi telefonate ancora con i cellulari?



Mancanze hardware

Onestamente faccio fatica a trovare difetti per uno smartphone del genere, visto il prezzo. Di difetti evidenti c'è il fatto che non ha l'NFC e mantiene ancora la presa micro usb invece di una type-C. Ma ha il jack da 3.5mm per le cuffie. Io personalmente non ho mai usato l'NFC e non saprei neanche come usarlo nella vita di tutti i giorni. Quindi per me non è un difetto, per altri però può esserlo e quindi vale la pena segnalarlo.
Anche il connettore type-c, io alla fine in casa ho tutti adattatori micro tranne il caricabatterie del mio HP, che è un type-c.  Quindi un device del genere è ancora consono al mio stile di vita. Se voi siete passati a quasi tutta roba con il nuovo connettore, rimanere con il vecchio effettivamente è un difetto.

Però, oltre a questo...

Niente Quickcharge in confezione

Nella confezione c'era il cellulare, una cover in silicone, delle istruzioni striminzite ed un caricabatterie da 2 Ampere.  C'è giustamente l'aghetto per il carrellino della sim e basta. Lo snapdragon 636 in teoria supporta il quickcharge 3.0, ma per sfruttarlo bisogna spendere soldi su un caricatore su Amazon. Un peccato.


E a parte questo direi... che ho finito. Se avete dubbi o domande sfruttate pure i commenti. Però mi sento di dire che al momento, per 200€, non si sta commettendo nessun errore nel volerp rendere questo terminale. È un phablet, un pelo grosso, in tasca ci sta meno comodo, ma ha buone performance, un monitor discreto ed una batteria mastodontica. Basta non avere grosse pretese con le foto.


Stay Classy, Internet.

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01 09 10