Monster Hunter Mayhem 2.0 - #1 La Squadra






"Oh, ciao ragazzi! Come mai quell'aria sconfortata? Il meeting è andato male?"

Ilythirra, in un singolo elegante movimento spense il televisore, poggiò il telecomando sul tavolo e passo da sdraiata a seduta sul divano. La leggiadria dei Seelie trasforma ogni semplice movimento in un una sinuosa danza. L'elfa era praticamente in intimo, con solo una canottiera trasparente che le copriva il torso.  Sul tavolo c'erano un paio di lattine di bibite dolci, vuote ed un secchio, riempito a metà di popcorn. Né Phoenix, né Anthony fecero molto caso alla cosa.

"Potremmo dire... quasi." Rispose Phoenix. Il mezzodemone si sbrigò a togliersi la giacca e la camicia e si recò nella stanza da letto a cercare una maglietta. Anthony si sedette su una poltroncina al lato del divano e prese un paio di poc-corn telecineticamente.

"Diciamo che le delegazioni degli altri paesi e la nostra hanno avuto un buon piano e la leadership sembra compatta nonostante le differenze." Disse Anthony appena deglutì l'ultimo boccone.
"Quindi da quel punto di vista, tutto bene."

" Chi è veramente a comando?" Chiese l'elfa.

"La Cina, ovviamente. Prima dell'invasione aliena erano loro ad avere più interessi nell'Africa e sono quelli che ci hanno perduto di più alla fine. Comanda una donna, Ma Quian Ni. È stata presentata come una diplomatica, ma io e Phoenix crediamo abbia estrazione diversa".

Phoenix rientra nella stanza, vestito con una maglietta. "Le sue movenze, la tonicità del corpo... ha di sicuro un'estrazione di forze speciali. È a riposo da qualche anno, ma il corpo impiega più tempo a dimenticare. Crediamo sia degli Emò Lierèn. Spiegherebbe anche perché fosse senza consiglieri... esperti del campo."

Anthony riprese la parola "In ogni caso, il problema non sono stati loro. Ma il gruppo che è stato scelto per andare in missione."

"Perchè? Cos'è ha che non va?" Chiese l'elfa, con tono divertito ed incuriosito.

Phoenix rispose con tono un po' stizzito "Beh, l'idea era quella di mandare un gruppo specializzato per indagare su diversi fenomeni in Africa e destabilizzare la potenza della Svuda nel suo territorio, così da preparare il terreno ad un attacco combinato militare e diplomatico in futuro. Mi sarei aspettato esperti di Stealth, spionaggio, controspionaggio, gente con del cazzo di senno. Invece hanno messo su un plotone della morte, un branco di fanatici, scalmanati, senza senso. Un paio di loro sembrano anche usciti da un anime brutto." Finito il discorso, Phoenix imitò il verso di un pianto singhiozzato, quello di una persona disperata.

"Bene, Ily, faccio io gli onori di presentarti il team." Anthony aprì il borsone, ed prese un tablet.
"Allora, iniziamo.
La nostra grande nazione degli Stati Uniti d'America, ha pensato di inviare un Hawaiano. Makoa. Un colosso di 2 metri. Un ammasso di muscoli. Specialista del corpo a corpo. Corpo cosparso di tatuaggi mistici rituali."

"Non vedo alcun problema per ora" disse l'elfa.

"Il suo stile di battaglia è quello del berseker, non ha il minimo concetto di cosa sia la difesa. Ha avuto svariati casi di danni collaterali quando non si è riuscito a fermare. È un cannibale ritualistico. E la sua motivazione per la quale è stato scelto è.... gli è stato profetizzato un destino glorioso che si dovrà compiere in Africa."

L'elfa rise di gusto.

Anthony tossi, per interrompere la risata e riprendere il discorso.
"Dall'Impero arrivano ben 2 uomini. Il primo, Farus, è un cavaliere templare del Gladius Dei. Paladino. Completamente fanatico e devoto alla missione. Considerate che va in giro in armatura medievale e combatte con uno spadone. Il suo profilo psicologico lo considera "assetato di sangue". Per lui non esiste risparmiare il nemico, ma solo eliminarlo. Ma il più interessante è forse il secondo. Enea. Una mummia greca."

Il volto dell'elfa mostrò un'espressione di curiosità.

"Allora, il suo profilo psicologico è terrificante. Sadico. Senso di superiorità infinito. Totale menefreghismo per gli esseri umani. Combatte praticamente solo in corpo a corpo con una lancia, o quantomeno con uno stile derivato dai guerrieri antichi. Ed è praticamente immortale, ha una capacità rigenerativa notevole per una mummia che non sia faraonica. La sua motivazione per la missione: ristabilire contatto con colleghi rimasti in Africa."
Phoenix aggiunse "i quali credo siano tutti parte della Svuda oramai, qualora siano stati ridestati contro le loro volontà".
"Questo non possiamo dirlo con certezza" disse Anthony.

Poi, continuando: "La Russia non si stupisce mai e contribuisce a questa missione con una maga, ex criminale. A quanto pare è la sua... missione di redenzione? Missione suicida? Qualcosa del genere. Altamente instabile a quel che dice il rapporto."

Phoenix aggiunse: "Secondo me il meglio l'han fatto gli asiatici."
"Assolutamente Phoenix. Dal Giappone arriva un agente praticamente uscito da un manga. Un ninja mezzo cyborg. Non sto scherzando." Girò il tablet e mostrò svariate foto ad Ilythirra. Che rise.
"Nooooo, ma è pazzesco, ha un braccio robotico? Ed anche l'occhio? Ma che figata! Shinji Shimata. Non so perché ma il nome mi ricorda qualcosa."
"Probabilmente l'avrai sentito in qualche anime o qualcosa del genere. Passi fin troppo tempo davanti alla TV." commentò Phoenix.

L'elfa sbuffò. Poi passò al dossier successivo con un semplice movimento del dito sul tablet. E rimane sbigottita. "No ma questo? Cosa diavolo è?"
Phoenix ed Anthony sospirarono insieme. Il mezzo demone continuò il discorso:
"A quanto pare qualcuno deve essersi reso conto che al gruppo mancava potenza di fuoco. Quindi han ben pensato di mandare un'armatura corazzata armata di tutto punto."
Anthony proseguì. "Stiamo parlando di stato dell'arte della tecnologie cinese. Se considerassero questa missione come suicida non credo avrebbero mai mandato quello che può essere considerato equipaggiamento coperto da segreto militare. Una corazza in grado di resistere a colpi anticarro. Fucile pesante al plasma come armamento principale. Derivato dalle tecnologie aliene. Sistema mortaio a spalla. Fucile d'assalto minigun. E non so quante altre armi abbia. Il tutto pilotato da Kim D.Vo, un fanatico coreano. Un mostro con qualsiasi cosa che spari. Forse hanno intenzione di conquistarla l'Africa."

"Ed io che pensavo che alcune delle nostre celle del BOPD fossero strane." Commentò Ilythirra.
"Il vero problema e D.Vo." Continuò Anthony. "Se gli altri potevano essere scambiati per scapestrati qualora fossero stati uccisi o presi, lui urla di POTENZA CINESE. La missione sembra più una loro missione e non qualcosa dell'ONU collaborativa. Hanno voluto mettere il loro marchio al progetto."

Phoenix aggiunse "Sono la superpotenza oramai. I momenti di gloria degli Americani sono finiti. La magia e la psionica sono diffusi tanto da noi quanto da loro, anzi, da loro anche di più per via della loro tradizione e cultura che li ha accettati molto più facilmente della nostra. Poi si sono presi ogni cazzo di resto alieno dell'invasione, hanno speso troppo in spese militari, più di quanto potessimo noi... normale vogliano diventare LA nuova potenza mondiale."

Ilythirra chiese: "Ovviamente sono andati per la missione in Costa d'Avorio no? Quella dell'impianto dei super soldati?"

"Eh, ovvio, è il bersaglio più facile da far saltare completamente in aria. Gli altri richiedevano troppo cervello."  Disse sconsolato Phoenix. "Non ho molte speranze di ritrovarlo intatto il continente Africano."

 Ilythirra aggiunse: "E per quel che riguarda..." Anthony la interruppe immediatamente. "Possiamo parlarne liberamente?" L'elfa, con fare orgoglioso: "Certo, ho eseguito i giusti rituali, in questa stanza abbiamo tutta la privacy che ci serve." Anthony prosegui. "Non mi sento comunque sicuro. In ogni caso, nulla da riportare per ora. Vediamo cosa accadrà dopo la prima missione.".

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01 09 10