Il mio gioco ideale che non c'è più: The Mandate.
Breve storia di un progetto kickstarter fallito che mi eccitava come pochi: The Mandate.
Ogni tanto nelle conversazioni private con vari gruppi di persone, in mezzo alle mie tante critiche ai videogame salta fuori il classico "Ma a te cosa piace?", "Come dovrebbe essere fatto il tuo gioco ideale?". Nel primo caso li rendirizzo ai miei giochi preferiti o dico titoli vari che non sempre sono stati giocati da tutti. Nel secondo caso, in realtà la risposta è molto, molto semplice.
Osservando i miei gusti, a me piacciono le avventure di fantascienza, mi piacciono giochi strategici con con elementi da giochi di ruolo, che siano scritti bene con una trama interessante e che siano pieni di esplosioni. E ci sono già molti giochi che combinano molti di questi aspetti. Prendiamo Mass Effect o roba come Fire Emblem. O ancora meglio, i giochi della serie Shadowrun Returns che adoro.
Ecco quindi che nel lontano 2013, Perihelion Interactive LLC attivò una campagna kickstarter per un gioco che sulla carta unisce tutti gli elementi che ho sempre voluto, nel modo che ho sempre voluto.
Si parla di un gioco strategico, dove il giocatore assumerà il comando di un'astronave. Il gioco si sarebbe suddiviso in 3 fasi distinte: Una dedicata alla storia, una alle battaglie tra astronavi ed un'altra a battaglie tra commando.
La parte di storia sarebbe stata gestita a mo di avventura grafica, con dialoghi ed una mappa per lo spostamento. A livello di esecuzione si pensa proprio ai dialoghi di Shadowrun Returns.
La fase di battaglia spaziale sarebbe stata in stile homeworld, in tempo reale con possibile pausa tattica. Quella di abbordaggio con i propri uomini invece avrebbe sfruttato un sistema alla xcom.
Questo unito ad un sistema di progressione e potenziamento delle proprie navi, inclusi gli interni, che sarebbero stati usati in caso di abbordaggio. Sia della propria nave, che nemica che di possibili stazioni spaziali.
Nulla del progetto sembrava impossibile da realizzare e c'erano delle piccole tech demo che mostravano alcuni concetti di gioco. La storia e lo stile artistico che richiamavano la Russia degli Zar mi ispirava molto tra l'altro. Quindi il progetto si presentava bene anche con delle demo da far scaricare all'utente per far toccare con mano i concept. Nessun gameplay completo, ma abbastanza per fare vedere che qualcosa era stato fatto.
Il kickstarter andò bene, raccogliendo 701.010$, una bella sommetta. Ne chiedevano 500.000, relativamente molto, ma volevano puntare ad un prodotto di una certa qualità. Per creare un gioco con tutti questi sistemi ad una certa qualità servono soldi in effetti.
Per tutta la durata del Kickstarter ci furono molti update. Una volta finita e passati al 2014, gli update divennero giustamente mensili e spiegavano un po' i vari pezzi di design del gioco ed il lavoro svolto.
Ci fu anche un interessante articolo sulla cinematica inversa e come questa veniva usata per gestire i rig dei personaggi editabili dal giocatore. Roba non così elementare diciamo. Nel 2015 arrivarono alla fiera Gamescom con un trailer tra l'altro. Poi gli update diminuirono in frequenza. Fino a diradarsi nel nulla.
Il loro Twitter e la Pagina Facebook si ferma ad agosto del 2016 e via kickstarter altri pochi update hanno fatto capire che il loro accordo con un publisher è andato a quel paese e che ora sono ridotti ad un organico minimo. L'ultimo update è di aprile 2017. Il messaggio era: siamo in pochi ma ci stiamo lavorando. Poi Il loro sito andò offline ed il loro trademark non fu stato rinnovato.
C'è possibilità di resurrezione? Dalle immagini e documenti proposti negli anni qualcosa han pure fatto, buttate tutto all'aria è sempre un peccato anche se si sono mangiati 700.000$ di fondi. Ma non ci credo particolarmente. Tutto lascia presagire la disfatta completa del progetto, con il fallimento della società. Alcuni lavoratori terzi, come concept artist devono addirittura ancora essere pagati da Perihelion.
Cosa tutto sommato possibile, non è la prima volta e non sarà l'ultima che un progetto kickstarter fallisca e che gli sviluppatori brucino tutti i soldi per mala gestione. Ma questo progetto mi brucia non perché ci ho messo soldi personali, cosa che NON ho fatto, ma perché l'idea del gioco mi piaceva tropperrimo.
Ora sto lavorando ad un progetto che ha in mezzo astronavi, Astralis, ma è tutt'altra cosa. Se mai la mia vita mi porterà a lavorare sui videogiochi a tempo più pieno, portare a realizzazione un gioco come The Mandate, sarà la mia aspirazione massima. Chissà.
Stay Classy, Internet.
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