Grandi novità nel mondo del 40k e come forse qualcuno avrà notato ultimamente sto facendo uscire cose a tema perché mi va. Come potevo non parlare quindi dell'evento Gathering Storm, ora giunto alla sua conclusione? Dopo il salto, il solito wall of text.
Warhammer 40.000 è un gioco da tavolo strategico di miniature appartenente alla categoria dei wargame.
L'aspetto più importante di questo genere di produzioni è quello di avere un background sufficientemente complesso ed aperto per poter contenere numerose fazioni ed armate, dare ad ognuna una ragione per combattere con le altre o tra di loro, lasciare capacità espressiva narrativo/pittorica agli utenti ed offrire ragioni per inserire nuovi modelli.
Warhammer 40.000 sfrutta praticamente l'intera galassia come luogo dove combattere e divisioni interne alle fazioni per poter far combattere tutti contro tutti. Ognuna ha anche il suo metodo per inserire nuove unità: Gli Eldar tirano fuori le loro vecchie macchine da guerra, l'Imperium riscopre qualche antico STC, i Tiranidi hanno nuove evoluzioni, i Tau nuove invenzioni e così via.
Warhammer 40.000 nel tempo ha prodotto una quantità di libri di narrativa infinita. Alcuni orribili, altri fantastici, ma tutti ambientati nel golfo dei 10.000 anni che intercorrono dal 30.000 al 40.000. Nessuno ha mai smosso la trama principale, rimasta praticamente ferma nel tempo. Questo perché in generale il 40k non vuole raccontare nulla di particolare, ma è un setting contenitore di tante storie, funzionale alla sua natura di gioco da tavolo.
Malgrado le 7 razze del setting, il focus principale gira intorno all'umanità ed al suo rapporto con le forze del Chaos, con gli Eldar in mezzo a dare fastidio. Diecimila anni prima della data attuale, l'Imperatore dell'umanità iniziò la sua crociata per riunificare l'umanità sotto la sua illuminata guida, cercando di formare un modo retto dalla ragione e dalla speranza. Metà delle sue armate si spostò con gli dei del Chaos, distrussero di tutto e di più e buttarono l'Imperatore del suo bel trono dorato, con l'Imperium nei suoi 10.000 anni successivi si ritrovò in una spirare decadente, tirato avanti da fede, paura ed ignoranza. Questa è sempre stata considerata la narrativa primaria del setting.
La storia del setting è stata ferma praticamente al 999.M41, o 40.999 se preferite la dicitura classica, con tutte le forze avverse all'umanità che stanno per massacrarla di botte a 360°. Il fulcro di tutto è il pianeta di Cadia. Questo si trova praticamente di fronte ad una spaccatura dello spazio-tempo dalla quale spuntano demoni ed è di importanza strategica perché fa da scudo appunto a queste invasioni.
Ci fu un tentativo durante la 3a edizione (2003) di smuovere la situazione, con una campagna mondiale chiamata Eye of Terror dove tutti i giocatori del globo si unirono per muovere la narrativa con i risultati delle loro battaglie che influenzarono il risultato della 13 crociata nera di Abbadon su Cadia. Il pianeta diciamo che fu conquistato, ma la flotta spaziale imperiale praticamente bloccò il sistema. Nelle edizioni successive però ritornarono indietro e Cadia era di nuovo sotto assedio e basta. Molti videro questo revisionismo come paura da parte della casa di avanzare la storia, ma altri preferirono questa mossa per mantenere lo status quo e non creare squilibri.
Purtroppo la storia decise di prendere uno strano corso. Un megaevento fu lanciato per Warhammer Fantasy, chiamato End Times, che ne avanzò la storia.... fino a far esplodere letteralmente il setting, creando al suo posto Age of Sigmar. Una mossa che è ritenuta dai più un qualcosa di sbagliato. Al sottoscritto in particolare piaceva il setting di WH Fantasy mentre AoS non riesco a digerirlo molto bene.
Il terrore che Warhammer 40k potesse essere distrutto allo stesso modo, fece impaurire tutti di un possibile avanzamento, ma qualcosa si iniziò a muovere negli anni.
Il terrore che Warhammer 40k potesse essere distrutto allo stesso modo, fece impaurire tutti di un possibile avanzamento, ma qualcosa si iniziò a muovere negli anni.
La campagna War Zone Damocles nel 2015 era riuscita ad uccidere un personaggio con modello dei Tau, uno degli otto di Farsight ed il maestro capitolare della Guardia del Corvo, al quale succede il Capitano Shrike. Quest'ultimo porta anche un cambiamento al carattere del capitolo, che da ora sarà più aperto verso gli altri.
Poi nel 2016 arrivò Black Crusade: Traitor's Hate e Angel's Blade, dove l'inizio della 13 crociata portò alcune forze del Chaos ad invadere il sistema Diamor ed essere affrontati dagli Angeli Sanguinari. Un nuovo conflitto nella 13a crociata, finora rimasta intoccata dopo il passo indietro accennato prima. Tralasciamo la distruzione del sistema Cryptus da parte dei Tiranidi e Ball che sta messo con le pezze al culo da questi ultimi.
Ma ancora più importante fu War Zone Fenris, che andò a cambiare alcuni elementi interessanti per l'inizio della 13a crociata. La 13a compagnia dei Lupi Siderali fa ritorno dal Warp, tutti mutati in mannari ed i demoni assediano il sistema di Fenris. Ma in modo ancora più sorprendente, Magnus il Rosso, uno dei primarchi passati al Chaos, fa una sua apparizione, sfonda un sacco i Lupi ed ha delle regole per poter essere schierato ed usato sul campo di battaglia, oltre che un bellissimo modello. I Lupi, ora con il loro sistema natale scassato e dopo aver perso troppi uomini, si dirigono a Cadia per dare una mano.
In Fall of Cadia veniamo a conoscenza di un importante aspetto: la vera missione delle 12 crociate di Abbadon che erano date per fallite, così tanto che Abbadon era chiamato Failabbadon dai fan. Il loro scopo era distruggere un po' in tutto lo spazio artefatti simili al piloni che si trovano su Cadia, che a quanto pare stabilizzano la realtà nel loro intorno rendendo difficile all'Immaterium di strabordare. Questo ha portato all'aumentare di tempeste del Warp e fenomeni simili nel corso dei millenni. Cadia è praticamente l'ultimo pianeta che ospita questi artefatti difeso dall'umanità e viene assaltato con ogni cosa che il Chaos possiede. E cade. Spaccato malamente a colpi di meteoriti.
Creed e Kell della guardia imperiale cadiana spariscono dal roster di personaggi attivi. Il primo viene catturato dal collezionista necron Trazyn ed il secondo muore proteggendo Creed da Abbadon.
Sulla scena però arrivano 3 giocatori importanti: la Santa Celestina, che riesce a salvare un po' di gente da Cadia, Belisarius Cawl, un Mago del Mechanicus vecchio quando l'Imperium con un'agenda ancora da scoprire del tutto e l'Inquisitrice Grayfax, tirata fuori da una pokéball di Trazyn dai tempi andati dell'Imperium.
Nella loro fuga da Abbadon si imbattono in una coalizione di Eldar e formano con loro un'alleanza contro il Chaos.
Con Cadia caduta e l'Occhio del Terrore in espansione, il Chaos ora ha libero accesso all'Imperium e ovunque tempeste del Warp rendono la navigazione difficilissima. Insomma, la merda.
Fracture of Biel-Tan è contemporaneo a Fall of Cadia ed è di importanza estrema per gli Eldar. Una delle loro antiche profezie riguarda la creazione di un nuovo dio del warp: Ynnead, che nascerà quando tutti gli Eldar moriranno e poi ucciderà Slaneesh. Ecco Eldrad, nella release Death Masque, stava cercando di evocarlo prima della morte di tutti gli Eldar, ma fu fermato dalla Deathwatch. Il piano del veggente però non fallì del tutto in quanto una parte del dio effettivamente nacque. Il risultato è alquanto dirompente. Una Eldar a Commoragh diventa la nuova figura guida Eldar pronta a portare alla luce il nuovo dio, il portale che si affaccia sul Warp a Commoragh si apre e succede il finimondo, con l'autorità di Vect ridotta rispetto a prima. Biel-Tan praticamente implode per dare vita all'avatar di Ynnead. Molti Eldar, con elementi di Arlecchini, Oscuri e degli Arcamondi, ora seguono Ynnead e la sua emissaria Yvraine per praticamente andare a fare il culo al Chaos. Altri Eldar Oscuri rimangono su Commoragh così come altri Arcamondi rimangono neutrale perché pensano che questo porterà alla fine della loro razza e non alla salvezza.
Sono proprio i seguaci di Ynnead ad incontrarsi con gli imperiali ed a fare un accordo. Questo perché si rendono conto che l'unico modo che hanno per effettivamente fermare il Chaos è far si che l'Imperium si risollevi in qualche modo. Quindi qui nasce il piano di dare un nuovo leader all'Imperium attraverso la resurrezione di Ruboute Guilliman, il primarca degli Ultramarine. Sticazzi.
In Rise of the Primarch, i protagonisti dei precedenti libri vanno a Maccrage nel tempio dove è tenuto il corpo in stati del primarca e lo riportano in vita. Questo è forse uno degli eventi più dirompenti per il setting perché altera in maniera sensibile l'intera prospettiva dell'Imperium nella galassia è un passo in avanti considerevole. Il primarca della tredicesima legione, Roboute Guilliman, si trova da 9000 anni rinchiuso in una cella di stasi causa una ferita mortale da parte di Fulgrim.
Con l'aiuto di Cawl e di Yvraine ritorna in vita e si ritrova in un Impero diverso da quel che aveva lasciato. Ovviamente non si perde d'animo e riesce ad arrivare sulla Terra, menando Magnus il Rosso durante il tragitto, a parlare con l'Imperatore ed a riorganizzare l'alta gerarchia dell'Imperium. Ora è di nuovo lui il comandante supremo delle forze armate Imperiali e prepara una crociata di risposta all'invasione del Chaos, aiutato da un ancora misteriosa nuova arma preparata da Cawl su Marte e con dietro di se un numero di soldati da come non se ne vedevano dalla Grande Crociata dell'Imperatore. PAYBACK BITCHES!
Dopo questo trio di libri, l'orologio è stato portato avanti e lo stato del setting è diverso. Due delle fazioni più importanti ne risultano profondamente cambiate.
A conti fatti: L'Imperium umano ha perso il suo mondo fortezza più importante, è dilaniato da tempeste del warp ed è sotto assedio da ovunque da parte delle forze del Chaos. Allo stesso tempo Guilliman è risorto ed è pronto a guidare in un grande contrattacco tutte le forze umane per respingere il Chaos. Da un lato si è perso molto, dall'altro si è riaccesa la speranza.
Con gli Eldar cosa simile: un Arcamondo è andato perduto e la razza di è divisa ulteriormente, ma la nascita del nuovo dio Ynnead porta una speranza nell'uccidere Slaneesh ed una possibile riunificazione del popolo degli elfi spaziali.
Questo movimento può portare ad un nuovo status quo, più movimentato ed esagerato che in passato, oppure può culminare in un ciocco finale di quelli duri. . La controffensiva imperiale contro il Chaos dovrebbe portare nuovi grandi scontri ed il ritorno in campo di altre personalità importanti. Il problema sta nel dove si vuole andare a finire.
Può GW sostenere un gioco da tavolo con una narrativa che progredisce di anno in anno? Dopo aver fatto ritornare tutti i personaggi famosi, dopo averne creati di nuovi a caso, quale sarà il punto di arrivo, il nuovo status quo? Ci sono molto dubbi nell'andare avanti, principalmente perché GW non è la miglior compagnia a fare questo.
Per ora il tutto mi sta soddisfacendo, ma dopo? Chissà. Per ora la curiosità di vedere dove si andrà a parare con tutto questo, è altissima.
In ogni caso, ora voglio libri da autori seri ambientati durante questi eventi.
Con l'aiuto di Cawl e di Yvraine ritorna in vita e si ritrova in un Impero diverso da quel che aveva lasciato. Ovviamente non si perde d'animo e riesce ad arrivare sulla Terra, menando Magnus il Rosso durante il tragitto, a parlare con l'Imperatore ed a riorganizzare l'alta gerarchia dell'Imperium. Ora è di nuovo lui il comandante supremo delle forze armate Imperiali e prepara una crociata di risposta all'invasione del Chaos, aiutato da un ancora misteriosa nuova arma preparata da Cawl su Marte e con dietro di se un numero di soldati da come non se ne vedevano dalla Grande Crociata dell'Imperatore. PAYBACK BITCHES!
Dopo questo trio di libri, l'orologio è stato portato avanti e lo stato del setting è diverso. Due delle fazioni più importanti ne risultano profondamente cambiate.
A conti fatti: L'Imperium umano ha perso il suo mondo fortezza più importante, è dilaniato da tempeste del warp ed è sotto assedio da ovunque da parte delle forze del Chaos. Allo stesso tempo Guilliman è risorto ed è pronto a guidare in un grande contrattacco tutte le forze umane per respingere il Chaos. Da un lato si è perso molto, dall'altro si è riaccesa la speranza.
Con gli Eldar cosa simile: un Arcamondo è andato perduto e la razza di è divisa ulteriormente, ma la nascita del nuovo dio Ynnead porta una speranza nell'uccidere Slaneesh ed una possibile riunificazione del popolo degli elfi spaziali.
Questo movimento può portare ad un nuovo status quo, più movimentato ed esagerato che in passato, oppure può culminare in un ciocco finale di quelli duri. . La controffensiva imperiale contro il Chaos dovrebbe portare nuovi grandi scontri ed il ritorno in campo di altre personalità importanti. Il problema sta nel dove si vuole andare a finire.
Può GW sostenere un gioco da tavolo con una narrativa che progredisce di anno in anno? Dopo aver fatto ritornare tutti i personaggi famosi, dopo averne creati di nuovi a caso, quale sarà il punto di arrivo, il nuovo status quo? Ci sono molto dubbi nell'andare avanti, principalmente perché GW non è la miglior compagnia a fare questo.
Per ora il tutto mi sta soddisfacendo, ma dopo? Chissà. Per ora la curiosità di vedere dove si andrà a parare con tutto questo, è altissima.
In ogni caso, ora voglio libri da autori seri ambientati durante questi eventi.
Stay Classy, Internet.
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