Piattaforma:Android, iOS, PC (giocata), PS4, Xbox One Data di Uscita: 19 Aprile 2016
Seguito diretto del primo Banner Saga del 2014, sempre prodotto da Stoic, formato da poca gente e qualche ex Bioware. Essendo il secondo capitolo di una trilogia, ha il duro compito di stare in mezzo dignitosamente.
L'Oscurità Avanza
Banner Saga fu annunciato all'inizio come una trilogia. Ci troviamo ora nel capitolo di mezzo. Devo essere sincero: la storia ed i personaggi del primo capitolo non mi entusiasmarono molto. Il secondo capitolo riesce a mio avviso a migliorare i punti deboli del primo anche se non di molto.
La storia è un sequel così diretto che il gioco ha la possibilità di importare il salvataggio per portare gli eroi al livello al quale erano alla fine dell'avventura, con i loro equipaggiamenti e la decisione presa sul finire del primo capitolo, che influenzerà uno dei due protagonisti per metà dell'avventura. L'avventura quindi segue due strade, saltando in momenti opportuni per lasciare il pathos nella narrativa. Gli umani cercheranno di arrivare alla loro roccaforte, l'ultima grande città sede del loro regno più grande per proteggersi dall'oscurità che avanza. Alcuni mercenari Varl invece avranno l'ingrato compito di eseguire un compito misterioso per Juno, una sorta di maga, che porterà a molte rivelazioni sul lato della trama.
Ancora un volta si dipinge un mondo sull'orlo dell'apocalisse, dove oramai tutto ha lasciato posto alla sopravvivenza. Si inizia a capire un po' la ragione dietro a questa catastrofe e la politica umana si fa più interessante con varie fazioni che nonostante l'apocalisse lottano per il controllo, con il protagonista umano che trova più spazio per esprimersi e risulta a mio avviso meglio caratterizzato di quanto non lo fosse nell'1. Rimane tutto però fumoso e le meccaniche a supporto della narrativa non sono così drammatiche da sviarla troppo, diminuendone l'impatto. Ora sono però positivamente curioso di come andrà a finire ed aspetterò con ansia il finale...
Repetita Iuvant
Il resto del gioco è rimasto identico per forma e struttura al suo predecessore. C'è la divisione in 3 momenti distinti, con momenti narrativi con i personaggi in 2D a schermo pieno, la parte di viaggio con la gestione della carovana ed il combattimento tattico.
Le aggiunte sono perlopiù accessorie. La fase di carovana prova ancora a dare decisioni significative al giocatore con la gestione del morale, del numero di sopravvissuti e con la risoluzione di tanti problemi lungo la via, ma le conseguenze sono spesso a corto raggio e pertanto non lasciano un grosso impatto.
L'impianto strategico è rimasto lo stesso: su una scacchiera schiererete le vostre unità che agiranno a turni alterne con quelle nemiche. I loro punti vita rappresentano anche il danno inferto e c'è un valore di armatura che funziona da mitigatore e che può essere attaccato per poter così danneggiare successivamente meglio il nemico. C'è l'introduzione di nuove unità che portano tattiche leggermente diverse, ma la novità più grande è quella che vede l'aumento del livello dei personaggi con l'aggiunta di talenti speciali che permettono di introdurre elementi casuali all'interno del sistema, con colpi critici o schivate fortunate. Si tratta a mio avviso non di una soluzione elegante, perché introducono un elemento non affidabile su un'intelaiatura completamente predittiva. È come se a scacchi, prima di mangiare un nemico vi facessi tirare un dado: al 4+ ne mangiate due. In un gioco come Xcom una cosa del genere non si noterebbe, qui si. In ogni caso le battaglie si prestano ad essere affrontate con cervello ed hanno meccaniche che ricadono nel resto delle meccaniche. Cadere sul campo di battaglia porta a ferite durature, che dovranno essere scontate riposando al campo... consumando risorse nel riposare e stare fermi invece di avanzare.
Sul serio, è talmente identico all'1 che non credo possa dire di più di quanto non dissi nella mia review del primo. Rimane a livello tattico uno dei migliori titoli sul mercato ora.
Come sequel osa davvero poco, rimanendo estremamente familiare, andando a portare avanti giusto la narrativa ed aggiungendo poco. La storia inizia a farsi interessante e la curiosità per il finale credo sia molta. La produzione audiovisiva è assolutamente fantastica ed il mondo di Banner Saga è unico. Un titolo validissimo.
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