Come, quando, chi e perché del mio non particolarmente interessante viaggio qui sotto.
Dopo anni ed anni di Lucca Comics, io ed il mio gruppo di amici stiamo iniziando ad accusare un po' di fatica da Lucca. Andare lì per più di un giorno si rivela particolarmente sfiaccante sia fisicamente che monetariamente e oramai non c'è più tantissimo interesse a farlo a meno di non seguire un po' tutte le conferenze ed incontri che vengono organizzati nella città. Quindi quest'anno abbiamo optato per una toccata e fuga nell'ultimo giorno, stimando che il numero di persone l'ultimo giorno sarebbe stato estremamente basso.
In effetti c'era una certa tranquillità a Lucca, con solo 36.560 visitatori paganti il primo Novembre contro i 63.000, gli 80.000 ed i 54.000 dei tre giorni precedenti, ma il risultato del primo giorno è stato quello più basso, con 34.032 biglietti venduti.
Al di là dei meri numeri, la città ed i padiglioni erano tutti facilmente girabili ed ogni fila si esauriva in davvero poco tempo.
I nostri obiettivi per il viaggio erano tutto sommato semplici: avevamo idee di cosa comprare, di chi incontrare e volevamo semplicemente rimanere assorbiti nell'atmosfera lucchese, oramai quella di un grande carnevale che si fa a novembre invece che a febbraio. Quindi si, tanta gnagna vestita nei modi più impensabili.
La nuova Variante di Valico permette di raggiungere Lucca in due orette da Reggio Nell'Emilia, risparmiando una mezz'oretta rispetto al vecchio percorso. I membri del viaggio oltre a me medesimo sono stati: il buon Gabborock, il cadavere da viaggio libai, l'irascibile MadMatt e l'essere immondo conosciuto come Toralex.
La prima tappa una volta arrivati a Lucca, dopo aver comprato i biglietti direttamente in loco, tanto non c'era assolutamente fila, sono stati i padiglioni dei videogiochi. Quest'anno rispetto agli anni scorsi sono stati ridimensionati, con una presenza praticamente minima alla fiera. Se negli anni scorsi si poteva contare su molte piattaforme sparse qui e lì e con Ubisoft che inondava la città di gente vestita dagli assassini di Assassin's Creed, quest'anno c'è stato davvero poco da vedere e provare.
C'era una zona dedicata a Final Fantasy XV, ma a noi che ce ne frega, noi abbiamo l'Ignis originale, c'era un grosso padiglione dedicato a quell'orrore di League of Legends, principalmente a scopo tornei e poi c'erano 4 diciamo zone dedicate alle attività gaming.
C'era un padiglione dedicato a Battlefield 1 con poche postazioni di gioco ma con un bellissimo biplano messo fuori, c'era una piccola zona di prova al Japan Town per Namco Bandai con i suoi titoli in arrivo che sono gli stessi che c'erano stati alla GamesWeek di Milano, c'era un padiglione di Everyeye con qualche sparuta postazione di gioco, c'era uno spazio per i ragazzi dello Svilupparty italiani ed una postazione ad hoc per la Sony con 20 postazioni VR.
Quindi si, alla fine del giro qualcosa c'era, ma in termini di titoli provabili numericamente c'era poco, oramai l'attenzione videoludica italiana di questo periodo si è spostata proprio alla fiera di Milano lasciando Lucca con le "briciole".
Dopo siamo quindi andati a fare acquisti fumettistici.
Lungo il tragitto c'è stata qualche sorpresa e qualche delusione. Se abbiamo notato per puro caso che c'era Scottie Yung che firmava i suoi lavori e Mad Matt ha approfittato prendendo I Hate Fairyland, per poi finire per spendere un rene allo stand Panini prendendo di tutto di più, io ho dovuto scontrarmi con una triste verità.
Avevo letto, di sfuggita che la disney aveva ristampato la saga della Spada di Ghiaggio di Topolino, una delle mie preferite di sempre. Non avevo notato però che questa versione veniva non in un unico volume ma in tre volumetti distinti uniti per forza a tre statuette di plastica raffiguranti i protagonisti della saga. Il problema non era il prezzo, di 30€ per il pacchetto, ma proprio che io mi aspettavo un volume a copertina rigida unica e senza dei pezzi di plastica che ritenevo estremamente superflui. Inoltre la Deluxe Edition di PK - Il Raggio Nero non s'è fatta vedere esposta negli stand, quindi io mi sono ridotto a comprare semplicemente la collezione delle storie di Tolopino ed i SIgnori della Galassia, disponibile in formato compatto a copertina morbida, ed il nuovo numero di Rat-Man.
Gabborock ha avuto il suo da fare allo stand della Bonelli, visto che bramava un autografo/dedica da Recchioni, che riuscì ad ottenere nell'incontro pomeridiano.
Dopo una mangiata tattica di focaccia con porchetta ad un panificio, ci dirigiamo al classico padiglione Gaming, ora praticamente dominato dai giochi di società, con l'unico angolo alla fine a tema elettronico, dominato non dalle console, ma da postazioni computer supertruzzi tipici di AK informatica e Asus ROG. Una zona molto grande era dominata dal gioco di carte Force of Will, che oramai ha eclissato qualsiasi altra cosa nella fiera lucchese, con il suo design generico nipponico ed il suo mash up di regole prese da Yu-gi e Magic. Poi giochi da tavolo di ogni genere, forma e misura a perdita d'occhio. Direi che negli ultimi anni si sono moltiplicati come conigli. C'era inoltre con sorpresa un po' di tutti uno stand non della GW, ma di ForgeWorld, che ha mandato il nostro libai in fibrillazione per qualche intenso minuto, ma ha lasciato lo stand solo con un maglietta invece di aver speso tutto la sua anima per quei bellissimi modelli dei primarchi.
Il nostro acquisto di gruppo in questo padiglione sono stati dei semplici dadi da gioco.
Dopo Monster Hunter Mayhem abbiamo intenzione di iniziare una campagna in Deathwatch e ci servivano un po' di d10. Hanno avuto l'accortezza di comprarli con i colori tipici dei capitoli dei loro personaggi, un bel tocco.
Poi abbiamo intrapreso il classico giro delle mura, per vedere le stranezze che i cosplay potevano offrirci in quella giornata. Onestamente non abbiamo visto in quest'ultimo giorno qualcosa che ci ha stupito per qualità dei vestiti o per idee, ma semplicemente per le qualità dei culi o delle tette delle cosplayer più in forma fisicamente. Per certi versi un peccato. Per altri no.
La parte finale della serata è stata trascorsa un po' in fase di riposo. Mentre Gabborock e MadMatt dovevano ottenere gli autografi, io e Toralex eravamo ancora una volta all'inseguimento di Cydonia, che doveva tenere una conferenzina sulla demo di Pokémon in una chiesa nel Lucca. In realtà era più Toralex che doveva inseguire l'amore della sua vita, io semplicemente non volevo lasciarlo da solo nel momento del bisogno.
Quindi via, conferenzina sfiziosa e fotazza di nuovo col profeta. Guardatelo. Sembra un bambino di 13 anni che sbava dietro agli youtubers. Ha così tanta paura che neanche apre gli occhi. E no, non sono stato io a fare la foto al momento sbagliato. Li teneva proprio chiusi.
La cosa che invece a me ha colpito di più di questa parte finale è stato il torneo di Destiny che davano giusto prima dell'incontro con la gente di Pokémon Millennium.
Ci sono state delle giocate pro, ma ho avuto proprio l'idea osservando il gameplay che Destiny è un gioco così rotto a livello di meccaniche, che penso che chiunque voglia spingerlo come e-sport di sorta, sta cercando di fare qualcosa di fondamentalmente sbagliato.
In ogni caso, dopo questi incontri ci siamo riuniti e ci siamo messi in viaggio per casa. Complica il rientro dal ponte, il viaggio di ritorno è durato un'ora in più di quello dell'andata, ma alla fine del giro siamo arrivati a casa sani e stanchi. Quanto stanchi? Il mio 3DS a fine giornata segnava più di 15.000 passi fatti, direi un buon numero.
Nel 2017 Lucca ci sarà dal 1° Novembre al 5 Novembre. Ci andremo? Con molta probabilità si, ma in ogni caso sempre con questo sistema di toccata e fuga, che sembra funzionare al meglio per tutto. Meno stress, si sceglie un giorno strategico e via. Certo l'1 non c'erano né Tabata né Cho, quindi si possono perdere incontri interessanti, però fanculo, meno gente = best Lucca.
Stay Classy, Internet.
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