Signore e Signori, ritorniamo a parlare di piccole perle che poca gente si è cagato o si caga, vecchie e nuove.
Dopo Ogre Battle 64 e Xenonauts, vi propongo una perla di gioco: Radiant Historia.
Anche lui ha sofferto del "solo in Giappone ed USA" quindi per noi è rimasto un sogno. Per fortuna il DS non era region locked, quindi si poteva importare in tutta tranquillità.
Questo gioco one-off dell'Atlus è forse uno dei migliori JRPG di sempre, in grado di innovare in un genere da molti ritenuto stantio.
Dopo il salto, il resto dell'articolo!
Mentre lo leggete, consiglio di mettervi la playlist dell'OST come sottofondo.
Ammettiamolo, mi piace prendere bersagli facili. Un altro gioco uscito solo in USA.
Ma effettivamente, ha senso.
Pensiamoci.
Se un gioco esce solo in America e Giappone, effettivamente non viene tracciato dai radar europei.
Bon, dopo che si siamo riappacificati la mente con questa scusa, passiamo a parlare della star in questione: Radiant Historia.
Il team dietro al gioco è composto da veterani dell'Atlus, che hanno lavorato alla serie Shin Megami Tensei e su quella di Etrian Odyssey. Insomma, molti dei loro uomini migliori.
Il gioco uscì nel 2010 in Giappone e nel 2011 in USA. Negli Stati Uniti riuscì ad andare esaurito molto velocemente, causa la sua tiratura limitata. Un altro batch fu prodotto, anch'esso vaporizzato.
Stiamo parlando di cifre comunque irrisorie, in USA ha venduto sulle 160.000 copie totali, che per un titolo di nicchia estrema non è affatto male tutto sommato. Quindi anche in America e Giappone non se l'é filato "nessuno". Che cosa triste.
Questo ha portato oggi ad alcuni prezzi su ebay un po' alti.
Quindi cos'ha di speciale, di unico? Straordinariamente tutto. Ha davvero pochissimi elementi derivati e si discosta abbastanza dai soliti cliché del genere ed implementa un sistema di viaggio temporale multidimensionale in modo molto intelligente.
Partiamo con la cosa che mi ha colpito più di tutti: il protagonista principale.
Stocke è diametralmente opposto al protagonista medio.... no, a tutti i protagonisti di jrpgs.
Di solito siamo abituati o a vedere bambini prescelti, o a tizi che picchiano come un vichingo ma sono intelligenti quanto un'anfora (cit) oppure con un livello di problemi psicologici dalla Shinji Ikari.
Qui invece ci troviamo di fronte ad un personaggio... decente, eroico, quasi occidentale per certi versi.
Ha 19 anni, quindi è comunque giovane per i nostri canoni, ma vecchio per quelli giapponesi.
Stocke è un agente segreto per l'intelligence del paese di Alistel, il migliore tra tutti. Intelligente e capace, sembra avere solo qualità positive. Appare un po' stoico e taciturno, ma in realtà ha un cuore e tiene tantissimo ai suoi subordinati.
La cosa particolare di questo carattere è come è presentato. Spesso i giochi ci mettono di fronte a personaggi duri che poi si scoprono essere dei buonaccioni che piangono vedendo foto di gatti. In Radiant Historia Stocke è sempre presente fin dall'inizio con entrambi questi aspetti, siccome spesso il gioco ci fa sentire i suoi pensieri e non solo quello che dice, quindi si crea un legame profondo con questo personaggio che ci porta a conoscerlo per bene in tutte le sue sfaccettature.
Si comprende benissimo come per lavoro deve mostrarsi in un certo modo e questo lo porta ad avere dei conflitti interni, ma sempre ben ragionati e pesati.
Il resto del cast purtroppo non è all'altezza, ma un motivo effettivamente c'è. L'intero gioco e la storia ruotano intorno a Stocke, quindi ha senso che tutto il resto venga filtrato dal suo punto di vista. Degli altri personaggi ci ritroviamo solo con i loro dialoghi, che ne aiutano la caratterizzazione, ma non avendo accesso ai pensieri non saranno mai complessi come Stocke.
La storia ed il mondo di gioco invece sono particolarmente entusiasmanti, ben pensate e complessi.
Il mondo di gioco prende il nome di Vainqueur. Un mondo destinato a morire. A causa di una grande calamità nel passato, il mondo va incontro ad una desertificazione accelerata. Un rituale segreto della famiglia reale dell'impero di Granorg permette di fermare la desertificazione per un certo periodo di tempo. Però l'ultimo rituale non è stato compiuto e quindi la desertificazione ha continuato ad avanzare.
Questo aspetto della trama non verrà svelato se non tardissimo nel gioco, perché il focus di partenza è un altro.
A causa della desertificazione che avanza unito ad una strana malattia che trasforma le persone in sabbia, i regni di Granorg e Alistel sono in guerra per le risorse rimanenti.
Stocke, essendo un membro dell'intelligence del regno di Alistel, è imbrigliato dentro a tutti gli eventi della guerra.
Prima di effettuare una missione pericolosa, gli verrà affidato un libro bianco con fogli vuoti. Tale missione andrà a puttane e lui ed i suoi uomini verranno uccisi.
Qui la svolta narrativa: il libro è la Cronaca Bianca, un libro in grado di trasportare il possessore nel tempo. Stocke prende il tutto abbastanza bene, anzi diventa estremamente conscio di questo potere e per tutto il resto dell'avventura, ragionando ed agendo conscio del fatto che può rimettere la frittata nell'uovo.
Dopo aver quindi salvato la missione ripetendola, si trova di fronte ad un bivio, che genererà due linee temporali parallele e grazie al potere del libro, Stocke può viaggiare tra di esse carpendo informazioni ed oggetti da una linea temporale per avanzare nell'altra.
In una linea temporale Stocke rimarrà con l'intelligence e verrà incaricato di assassinare la principessa di Gnanorg, ma deciderà di non farlo, verrà dichiarato un traditore e si dovrà dare alla macchia. Nell'altra linea, Stocke lascerà i servizi segreti e si unirà all'esercito, combattendo sul fronte in varie occasioni, fino ad arrivare a scoprire un tradimento di vari generali e si vedrà costretto anche qui a fuggire.
Le due linee confluiranno poi in un unico finale, di natura molto triste e dark, a meno che uno non abbia completato tutte le sidequests. Anche in questo caso però il gioco finisce comunque con un tono di amarezza, visto che la desertificazione non verrà mai fermata del tutto.
Il vero punto di forza di questo sistema a due timeline è come le informazioni vengono date al giocatore e come Stocke reagisce ad esse, Il gioco presenta una miriade di finali intermedi, che nascono tutti da decisioni sbagliate di Stocke, ma non è un problema, si riavvolge il tempo e si riprova. Un aspetto fondamentale della trama è come il protagonista effettivamente ragiona sugli eventi ed arriva a trarre conclusioni sugli eventi più o meno nello stesso momento del giocatore.
Spesso ci troviamo di fronte a protagonisti stupidi, che non riescono a fare 2+2 e prevedere i colpi di scena di una storia anche se banali e scontati. Qui Stocke invece stupisce ancora, con capacità di ragionamento fuori scala per un protagonista di jrpgs. Davvero un lavoro encomiabile.
Tra l'altro, io ho trovato una struttura della storia del genere molto stimolante ed attiva, dove bisogna ragionare su cosa serve in quale linea temporale per avanzare, Molti paragonavano questo gioco a Chroni Trigger.... ebbene, se per le sidequest questi funzionano nello stesso modo, cioè andare avanti ed indietro per creare eventi favorevoli, per la storia principale, ritengo Radiant Historia superiore, in quanto Chrono trigger è fondamentalmente un gioco lineare la prima volta che lo si affronta (nel New Game plus è un divertente macello), mentre Radiant Historia offre elementi di non linearità e richiede maggiore impegno da parte del giocatore per avanzare da subito.
Anche il sistema di combattimento mi ha stupito in maniera positiva.
È si a turni, ma funziona in modo molto particolare. I nemici sono posizionati su una griglia 3x3 e possono essere spostati su questa griglia attraverso attacchi speciali. Comprare armi migliori e salire di livello non comporta un aumento drammatico del danno. Quello che conta è la tattica e la capacità di mettersi in condizione di eseguire combo complesse. Sbattere un nemico contro il suo alleato che si trova alle sue spalle, o spostare i nemici tutti in una singola riga o colonna per poi colpirli insieme con un attacco ad area.
Il tutto aiutato da un sistema di rischio, visto che è possibile ritardare i propri turni, esponendosi a danni maggiori, ma andando a mettersi in ordine perfetto per eseguire qualche combo particolare.
La sensazione di dover lavorare in modo sinergico è forte e crea un sistema di combattimento tattico e non puramente numerico. Davvero bello e coinvolgente, dove non bisogna mai calare la guardia.
Insomma, stiamo parlando di un gioco con una trama complessa e coinvolgente, con una progressione del tutto innovativa, un personaggio principale coi controcazzi ed un sistema di battaglia diverso dal solito. E se state sentendo la soundtrack, è stellare anch'essa.
Il gioco perfetto per essere di nicchia e completamente fuori dal radar.
Se amate i jrpgs, DOVETE GIOCARCI. Recupelatelo.
Stay Classy, Internet.
Ricordo che lo provai di corsa a casa di un amico.
RispondiEliminaPurtroppo ci ho giocato talmente poco da dare un maggiore giudizio... quasi quasi lo recupero come si deve.
Va fatto.
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