Versione Giocata: PC.
Disponibile anche per: PS3, PS4, 360
Disponibile anche per: PS3, PS4, 360
Bound by flame è un action rpg prodotto dagli sviluppatori francesi Spiders e pubblicato dalla Focus Home Entertainment. Come se la sono cavati alle prese con il loro primo gioco per la nuova generazione di console?
Un mondo Fantasy che…. Boh
Il gioco è ambientato nel mondo di Vertiel, un’ambientazione fantasy non ben precisata e delineata. Le uniche cose che saprete di questo posto è che i non morti stanno distruggendo tutto e sono comandati dagli Ice Lords. Perché? Boh, il gioco non si prende mai la briga di spiegare i suoi avvenimenti ed ha una Lore poco delineata ed approfondita.
La trama inizia con un gruppo di maghi che cerca, attraverso un rituale, di cambiare la direzione della guerra, ma qualcosa va storto e un demone del fuoco entra nel protagonista, un mercenario un po’ cafone il cui compito era proteggere i maghi durante il suddetto rituale. Grazie a questo nuovo potere e grazie al caso, toccherà a voi sconfiggere gli Ice Lords, scegliendo lungo la via se cedere all’influenza demoniaca dentro di voi oppure rimanere umano ed in controllo della propria mente.
Il sistema di scelte sembra interessante ad un primo sguardo, ma è estremamente sottosviluppato. Le scelte principali sono poche ed alcune hanno poco senso a livello logico/narrativo. Molte scelte secondarie inoltre sono subordinate a quelle principali e vanno in autopilota, togliendo al giocatore la possibilità di ruolare il proprio personaggio.
La trama è estremamente banale, non sembra portare da nessuna parte se non esattamente nel finale ed è costellata di persone che prendono decisioni sbagliate di continuo. La parte finale dell’avventura subisce un’accelerata immensa, che arriva improvvisa dopo il rallentamento all’estremo dei capitoli che precedono il finale e sembra che arrivi a metà gioco. Di sicuro vi sorprenderà, ma non per motivi positivi. I compagni del party e gli NPC ed anche i cattivi, sono tutti dei cliché viventi, non caratterizzati a fondo e ininfluenti nelle vicende di gioco. Solo uno è incastrato alla perfezione nella trama ed è più complesso degli altri, e non sarà difficile capire chi. (Si è la tipa nell’immagine).
La trama inizia con un gruppo di maghi che cerca, attraverso un rituale, di cambiare la direzione della guerra, ma qualcosa va storto e un demone del fuoco entra nel protagonista, un mercenario un po’ cafone il cui compito era proteggere i maghi durante il suddetto rituale. Grazie a questo nuovo potere e grazie al caso, toccherà a voi sconfiggere gli Ice Lords, scegliendo lungo la via se cedere all’influenza demoniaca dentro di voi oppure rimanere umano ed in controllo della propria mente.
Il sistema di scelte sembra interessante ad un primo sguardo, ma è estremamente sottosviluppato. Le scelte principali sono poche ed alcune hanno poco senso a livello logico/narrativo. Molte scelte secondarie inoltre sono subordinate a quelle principali e vanno in autopilota, togliendo al giocatore la possibilità di ruolare il proprio personaggio.
La trama è estremamente banale, non sembra portare da nessuna parte se non esattamente nel finale ed è costellata di persone che prendono decisioni sbagliate di continuo. La parte finale dell’avventura subisce un’accelerata immensa, che arriva improvvisa dopo il rallentamento all’estremo dei capitoli che precedono il finale e sembra che arrivi a metà gioco. Di sicuro vi sorprenderà, ma non per motivi positivi. I compagni del party e gli NPC ed anche i cattivi, sono tutti dei cliché viventi, non caratterizzati a fondo e ininfluenti nelle vicende di gioco. Solo uno è incastrato alla perfezione nella trama ed è più complesso degli altri, e non sarà difficile capire chi. (Si è la tipa nell’immagine).
La quest principale dura circa 8-9 ore, che si estenderanno a 15 circa completando tutte le sidequests, principalmente perché dovrete eseguire un po’ di backtracking nelle varie aree del gioco.
Gli Spiders hanno colpito ancora…..
Il gioco ha un sistema di combattimento derivato da quello di Mars War Logs, quindi buono in principio e pessimo in esecuzione. La base è un sistema di combattimento in tempo reale, con due attacchi primari con l’arma, leggero e pesante, una parata e combinazioni di tasti ai quale assegnare le proprie abilità.
Esistono tre specializzazioni dove il giocatore può spendere punti per migliorare il proprio personaggio: Tank, Ranger e Piromane. Il Tank usa armi pesanti, può pararsi da quasi tutti gli attacchi e può eseguire contrattacchi e rompere difese avversarie. Il ranger usa due daghe, attacca velocissimo ed ha a disposizione una schivata. Il piromane non è una forma di combattimento vera e propria, ma sviluppa le magie di fuoco utilizzabili sia in stile Ranger che Tank. Il gioco sembra incoraggiare l’uso di tutti e tre gli stili, grazie al fatto che si hanno sempre le magie a disposizione e che lo stile ranger e tank sono intercambiabili in ogni momento con la semplice pressione di un tasto. Il problema è che nel gioco non ci sono abbastanza punti abilità per sviluppare tutti gli alberi allo stesso modo, quindi meglio concentrarsi su un solo ramo ed averne uno di appoggio.
L’evoluzione del personaggio è molto anticlimatica. Partirete con 100 punti vita e arriverete se va bene a 120 punti vita. I nemici avranno sempre tanta più vita di voi e potranno uccidervi con facilità tanto all’inizio del gioco quanto alla fine.
Il gioco ha un sistema di crafting abbastanza ben fatto anche se semplice. È possibile potenziare armi ed armature e produrre pozioni, trappole e quant’altro. Purtroppo l’impatto dei potenziamenti non è molto percettibile poiché cambiano i valori di pochi punti percentuale, che applicati a valori numerici bassi causano variazioni marginali. Rimarrete pezzente dall’inizio alla fine, senza mai avere una forte sensazione di avanzamento.
In battaglia potrete avere uno dei vostri compagni come supporto, ognuno con le sue abilità specifiche. Purtroppo la loro IA è pessima e sono fragilissimi quindi la loro utilità è estremamente limitata e tutto il peso del combattimento ricade solo su di voi.
Il gioco a livello di struttura è identico a The Witcher 2. L’avanzare della trama vi porterà in nuove macroaree di gioco, tutte che presentano una zona sicura con NPC e mercanti e multiple zone con nemici. Tutte le aree sono alquanto piccole e sono semplicemente dei corridoi mimetizzati, a volte neanche tanto bene, dando l’effetto di essere in un dungeon per tutta la durata del gioco.
Il gioco ha un sistema di crafting abbastanza ben fatto anche se semplice. È possibile potenziare armi ed armature e produrre pozioni, trappole e quant’altro. Purtroppo l’impatto dei potenziamenti non è molto percettibile poiché cambiano i valori di pochi punti percentuale, che applicati a valori numerici bassi causano variazioni marginali. Rimarrete pezzente dall’inizio alla fine, senza mai avere una forte sensazione di avanzamento.
In battaglia potrete avere uno dei vostri compagni come supporto, ognuno con le sue abilità specifiche. Purtroppo la loro IA è pessima e sono fragilissimi quindi la loro utilità è estremamente limitata e tutto il peso del combattimento ricade solo su di voi.
Il gioco a livello di struttura è identico a The Witcher 2. L’avanzare della trama vi porterà in nuove macroaree di gioco, tutte che presentano una zona sicura con NPC e mercanti e multiple zone con nemici. Tutte le aree sono alquanto piccole e sono semplicemente dei corridoi mimetizzati, a volte neanche tanto bene, dando l’effetto di essere in un dungeon per tutta la durata del gioco.
Produzione AAA o Indie?
Il gioco ha uno strano rapporto con la grafica. Su PC il gioco ha ottime texture ad alta risoluzione per i personaggi principali e alcune meno belle per gli ambienti, ma il risultato è più che buono. Il resto è alquanto mediocre. Le animazioni sono un po’ ridicole, il combattimento non ha il giusto feeling fisico, gli effetti particellari e le ombre sono nella norma… quello che veramente è strano è l’utilizzo delle risorse da parte del gioco.
Su PC carica tutto sulla GPU e schede da 500€ non riescono a farlo girare al massimo. (Parlo a gioco appena uscito, senza patch ulteriori). Il processore invece, appare inutilizzato, andando raramente sopra il 20% del carico durante il gameplay. Questo porta ad un framerate ballerino senza un vero motivo.
Su PC carica tutto sulla GPU e schede da 500€ non riescono a farlo girare al massimo. (Parlo a gioco appena uscito, senza patch ulteriori). Il processore invece, appare inutilizzato, andando raramente sopra il 20% del carico durante il gameplay. Questo porta ad un framerate ballerino senza un vero motivo.
Da un punto di vista artistico il gioco è la festa della banalità e della piattezza. Non c’è nulla che salta agli occhi come originale o particolarmente ben ispirato. Esattamente come i personaggi, anche la grafica è un cliché. L’unica nota positiva è la cura riposta nella trasformazione del vostro personaggio qualora diverrete impossessati dal demone del fuoco. Avrete corna, non potrete indossare elmetti e il vostro petto sarà in fiamme.
Le musiche sono invece belle e ben fatte, ma nulla che vi rimarrà in testa. Svolgono bene la loro funzione di accompagnamento e sono funzionali. Il doppiaggio è invece un po’ sottotono. Non brilla nessuna voce ed un paio dimostrano capacità interpretative davvero pessime. Anche i personaggi meglio doppiati purtroppo non riescono a salvare la mediocrità dello script.
Le musiche sono invece belle e ben fatte, ma nulla che vi rimarrà in testa. Svolgono bene la loro funzione di accompagnamento e sono funzionali. Il doppiaggio è invece un po’ sottotono. Non brilla nessuna voce ed un paio dimostrano capacità interpretative davvero pessime. Anche i personaggi meglio doppiati purtroppo non riescono a salvare la mediocrità dello script.
Commento finale
Gli Spiders ci riprovano ancora e non riescono ad elevarsi dalla mediocrità che li caratterizza. Un po’ è un peccato, questo RPG è arrivato in un periodo molto scarno per la nuova generazione e sarebbe potuto essere il primo giocone RPG next gen su PS4 ed invece ci ritroviamo con una mezza ciofeca.
“Non ragionar di lor, ma guarda e passa”, diceva qualcuno….
“Non ragionar di lor, ma guarda e passa”, diceva qualcuno….
Stay Classy, Internet
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