Cronache di Dedamista #11 - Il Gran Finale

Siamo giunti alla fine dell'avventura. Questo resoconto comprenderà una sessione standard ed una maxisessione di una giornata che è servita a contenere lo scoppiettante finale.


La Taverna del Titano Radioso è in pieno fermento. I sopravvissuti vengono radunati lì per avere una protezione. I muri vengono ricoperti di rune e protezioni. Il mago abiuratore ed il negromante fanno del loro meglio per mettere in funzione sistemi di protezione magici contro queste piaghe.
I soldati discutono sul da farsi. Devono aspettare del tempo per avere i rinforzi per assaltare la scuola di magia. Ci sono due possibilità di fare reclutamento: fare una corsa per Riverdale a recuperare più mercenari possibili per unirli alla causa, oppure andare a nord a vedere la situazione nei villaggi vicini e recuperare le forze di difesa o altri combattenti abili.
Andare a Riverdale costa praticamente tutte e 2 le settimane di tempo e c'è il rischio di stare stretti, ma la via dovrebbe essere più sicura. Andare a nord porta il rischio delle incursioni non morte, ma si possono recuperare chierici e paladini, che con i loro poteri divini sono di sicuro aiuto alla causa contro non morti.

Si opta per andare a nord, dopo accese discussioni per valutare bene le opzioni. La spedizione sarà composta dai PG accompagnati da una guardia che è del posto e conosce le strade e dal mago negromante. La taverna con le sue protezioni magiche regge una nuova notte di incursioni non morte, proteggendo tutte le persone all'interno, quindi è sicura da lasciare anche sguarnita.

Dopo un giorno di viaggio si scopre la triste verità: il primo villaggio incontrato è deserto. Niente cadaveri in giro, qualche casa distrutta, ma si respira l'odore di morte ovunque. Trovano alcune cantine che hanno portato rifugio a qualche abitante del villaggio, ma si tratta di dei mercanti e contadini, nessun combattente. I PG decidono di rifugiarsi nella cella dei contadini, che essendo fatta per contenere formaggi da stagionare è molto grande ed offer spazio anche per i cavalli. La notte passa tranquilla ed i nostri eroi si rimettono in marcia. Indicano ai sopravvissuti la strada per la taverna del Titano Radioso e gli dicono di recarsi lì nelle ore di "luce" (il cielo è sempre uggioso e cupo anche di giorno) portando quanti più viveri possono per resistere un paio di settimane.

Il secondo villaggio si presenta in modo diverso. Fuochi accesi indicano la presenza di civiltà rimasta e vengono subito fermati da un Paladino che gli chiede chi siano. Il panico generale scoppia tra i protagonisti: non sanno bene quanto raccontare. Parlano di come stiano cercando aiuto per gestire questa piaga di non morti. Vengono indirizzati dal capo dei paladini locali: Gerome Strain.

Il nome dice qualcosa a Sylvanus, che effettivamente si ricorda il cognome: è lo stesso di Rawley, il paladino che ha fatto tutto sto casino coi non morti che li ha menati a Riverdale.... sarà imparentato? L'età più giovane di Gerome indica un figlio? Un nipote? Ma sono tutti Dotacla, campano un po' di più rispetto a umani, mezz'orchi e mezz'elfi, difficile giudicare così a naso.

La conversazione con Gerome è fatta di verità evitate ma senza mai dire bugie, rimanendo sul vago così da cercare di capire da che parte stia Gerome rispetto a Rawley.
Il Paladino si dimostra comprensivo nonostante tutto e decide di mettersi in viaggio con loro dopo aver passato la notte, visto che il villaggio andrà difeso in qualche modo.

Ed infatti al calare della notte arrivano i non morti, ma anche una figura ignota. Un colpo magico spazzal i muri della taverna locale ed un mago si rivela al gruppo urlando "Gerome, la tua ora è giunta! MWAHAHAHAHAH"
"GIAMMAI!" È la risposta del paladino che inizia ad incanalare energia sacra nella sua spada.

Il mago sembrerebbe essere un negromante, in quanto evoca scheletri, zombie juju ed ombre al suo servizio per impegnare tutti i paladini così da avere campo libero con Gerome. O almeno questo è quello che sperava di fare. La presenza dei mercenari porta altri corpi abili sul campo.
La serata non è il momento migliore della carriera di Brodom, che riesce a combattere così male da fare quasi scuola. Venom invece riesce finalmente a colpire con entrambe le armi con il suo combattere a due mani, arrivando a fare un po' di danni. Thrall come sempre sfoggia dei danni nova di tutto rispetto, incanalando la furia magica del suo sangue.
Gli sforzi di potenziare i non morti e di evocarne altri sono contrastati dal negromante della spedizione dei protagonisti, che si rivela essere molto utile in una situazione simile.
Il negromante viene velocemente circondato da Gerome e Venom e allora cerca di difendersi in modo un po' inusuale. Diventa fatto di metallo ed inizia a menare con le sue mani, infliggendo danni ingenti con ogni colpo. Non aveva previsto forse la debolezza dei suoi non morti e prova in un'ultimo sforzo a duplicarsi sul campo di battaglia, ma viene gangbangato male da tutti i presenti ed il corpo viene devastato e distrutto in ogni modo per evitare rinascite.
Non si sa bene chi sia. Conosceva Gerome per nome, ma il paladino dichiara di non conoscere quest'uomo.

A questo punto i PG vengono chiari con il paladino e gli spiegano meglio la situazione e scoprono che la sua spedizione doveva andare proprio da Rawley, il padre di Gerome, e cercare di riportarlo alla ragione, visto che era sospettato di tradimento dell'ordine. Il ritorno alla locanda del Titano Radioso procede bene.
All'arrivo c'è moltissima tensione che quasi scoppia una un combattimento tra Gerome e Sudreth, l'agente del drago, per via della rivalità tra i due regni. Gli animi vengono calmati e per ora si combatterà questa minaccia superiore, ma i due gruppi si guardano male.
Passano i giorni ed arrivano due notizie poco felici: il gruppo di guerrieri del drago in arrivo è stato intercettato al confine ed ora gli eserciti dei due regni sono impegnati in schermaglie un po' ovunque. E il nano comunica di aver visto una viverna arrivare alla scuola di magia, con qualcuno sopra. E dopo il suo arrivo, qualcosa ha iniziato a muoversi, ci sono stati molti spike magici.

Al termine delle due settimane Alin, l'amico futuristico, arriva, con due carovane piene di strani pezzi di ogni tipo. Con se ha un'aiutante: Meyanda. Insieme montano velocemente un mini esercito di Robot, composto di alcune truppe base armate di armi da fuoco laser, alcune truppe volanti ed un grosso robot d'assedio.
Rimangono tutti alibiti da questo personaggio che non tarda a spiegare tutto, sulla vera storia del mondo, all'artefatto alla sua strana tecnologia.
Con 9 paladini, 8 mercenari e 10 unità robotiche, si può pensare di assaltare la scuola di magia. Non sono in tantissimi, ma hanno gli strumenti per poter entrare di forza e resistere ai non morti mentre focalizzano la loro attenzione su Rawley e Garrik.

I PG salgono all'8o livello e ricevono un po' di equipaggiamento da parte dei maghi, che nel frattempo hanno passato le settimane ad incantare l'incantabile ed a preparare oggetti magici utili alla causa. Ora Venom è armato di una Flamberge ed il suo machete è incantato, Sylvanus ha dei bracciali magici per il suo lupo, Thrall ha un amuleto che aumenta gli incantesimi di primo livello che può lanciare e Brodom ha il suo bastone-spada migliorato da poter evitare la maledizione dell'1, anche se solo una volta al giorno.


L'assalto alla fortezza magica inizia nel migliore dei modi. I grossi portoni fortificati della scuola vengono abbattuti dopo pochi colpi del cannone del robot d'assedio. Una potenza del genere è di solito riservata a macchine d'assedio di stazza ben più grande e molto più rudimentali. I paladini formano una linea di avanzamento che gestisce i nemici a corpo a corpo, mentre i robot dietro di loro insieme a Meyanda sparano contro ogni cosa che si muova, con i robot volanti che hanno il compito di cercare ed attaccare senza pregiudizio i maghi. I maghi dell'accademia che si sono salvati offrono tutto il supporto possibile, da magie di intedizione a potenziamenti per le truppe a fuoco e fiamme. I mercenari supportano in base alle loro capacità. I chierici sono al centro della formazione curando tutti con la loro energia sacra, i guerrieri fanno fronte e maghi ed arcieri fanno fuoco su tutto.

Ma questo è solo una distrazione per le forze dell'accademia. Il vero obiettivo e raggiungere i bersagli ed eliminarli. Il gruppo d'assalto è composto dai nostri PG, dal Magus, Alin e Gerome. Gli altri NPC con nomi supportano l'assalto principale.
Le abilità furtive di Venom si rivelano egregie in questo caso. Il gruppo d'assalto fa il giro della scuola di magia ed entra dalla porta secondaria. Quando arrivano dal lato del giardino si trovano di fronte ad un mago che sta buffando i non morti, di fianco a lui ha degli zombie che lo proteggono e c'è un portale aperto dal quale fuoriescono altre creature. Balena l'idea di provare ad assaltarlo per facilitare la battaglia per gli altri, ma si sprecherebbe tempo e verrebbero subito individuati. Quindi procedono avanti, entrano nell'edificio della scuola di magia fino ad arrivare sul cortile interno, luogo dove si stava svolgendo il rituale.
Nel giardino non c'è molta gente: due cavalieri in armatura sono all'ingresso, poi ci sono tre figure di spalle. Una è Garrik, l'altra è Rawley ed un'altra è sconosciuta. Il paladino sta incanalando energia magica, probabilmente dall'artefatto.
Alin manda un piccolo sensore per controllare la situazione. La figura sconosciuta è una donna con equipaggiamento simile a quello di Alin e lui sembra riconoscerla. Questo non fa presagire nulla di buono. Il sensore riesce a vedere il paladino e l'artefatto e si nota una cosa sconcertante: è completo. Non si sa bene perché ma è completo, di tutti e 4 i pezzi. I nostri eroi si caricano di potenziamenti magici ed aprono le danze. I due cavalieri di guardia vengono investiti da 3 granate esplosive, un colpo di fucile vortex e vengono caricati dal Magus e dal Paladino. Esplodono male.
I due di spalle di girano. Garrik continua una frase "....e queste sono le spine nel fianco del nostro piano dei quali ti stavo appunto parlando".
Gerome invoca il nome del padre, ma questo non si gira neanche, lo ignora totalmente.
Il mago e la tizia iniziano immediatamente il combattimento. Garrik evoca due diavoli a combattere, mentre l'altra figura inizia a fare fuoco con la sua arma di dimensioni cospicue.
Sylvanus come sempre ingaggia il mago da lontano velocemente, Brodom e Thrall caricano i demoni, Alin si scaglia contro la donna e dalle sue urla apprendiamo che si chiama Sila, Gerome si butta anche lui sui demoni.
Una barriera magica blocca il Rawley, quindi bisogna prima abbattere questi due.
La star del combattimento è Venom. Dopo praticamente l'intera campagna passata tra l'1 ed il 3 come tiro di dado per colpire, ora fioccano tiri alti e critici e attacca in modo furtivo, sfruttando pozioni di vanish. Il suo contributo è decisivo per "spegnere" Sila, che si stava dimostrando una combattente multibersaglio, con la sua arma che veniva sparata dal braccio meccanico e lei che combatteva in corpo a corpo contro Alin.
Il mago come sempre combatteva con il sorriso sul viso, anche ridacchiando ogni tanto. Il suo potere è grande, ma non sembra curarsi molto degli attacchi che subisce. Un momento sta sparando dardi che colpiscono dall'alto tutto il gruppo, l'altro il suo corpo diventa di pura energia e risucchia vitalità da Thrall. Ma i combattenti sono tanti, i critici fioccano ed infine anche il mago soccombe ai colpi.

Purtroppo Rawley sembra aver finito quel che doveva fare ed un gigantesco portale evoca un cazzo di drago gigante non morto.

Rawley prende l'artefatto, gli monta in groppa ed una ventata di nube investe il gruppo. Molti svengono, ma fortunatamente Sylvanus e Alin rimangono in piedi e riescono a vedere il drago che vola via ed in che direzione.
Sila conferma dopo un veloce interrogatorio: Rawley sta andando alla capitale dell'Impero del Titano per prenderla. A cavallo di un fottuto drago. Non ci sono mezzi così veloci per raggiungerlo. Per il momento il gruppo ritorna alla piazza dell'accademia, dove lo scontro tra le due forze stava per volgere al termine. Con i portali spenti le forze di robot, mercenari e paladini ebbero la meglio.
Uno dei maghi alleati offre una soluzione. Conosce il teletrasporto. Può portare solo 5 persone, senza di lui in un luogo che conosce e guardacaso la capitale è uno di quei posti considerati noti per l'incantesimo. I 4 PG faranno parte del gruppo, ma il quinto? Partono delle escandescenze tra Sudreth e Gerome, e si decide che è meglio lasciarli insieme a gestire l'accademia. Alin viene col gruppo dei protagonisti.
Si ritrovano poco dopo alla capitale, che sta venendo presa d'assedio. Il drago si trova vicino al palazzo imperiale, alla sala del trono, che ora è un mezzo rudere, e sta attaccando le forze di terra dell'impero. Portali si vedono su tutta la città, con mostri che fuoriescono da essi.

I nostri eroi entrano nella sala del trono, con le macerie che coprono i loro movimenti. Vedono il paladino che avanza verso l'imperatrice, con 6 cavalieri neri che uccidono le guardie senza troppi problemi. Il paladino sta per fare qualcosa, ma i nostri eroi decidono di aprire le danze immediatamente.
Al meraviglioso suono di questa colonna sonora parte lo scontro finale. Granate vengono lanciate tra i nemici. Thrall, tirando un bell'1 riesce a farsi esplodere la sua granata nelle mani, danneggiando tutto il gruppo. L'esplosione manda in scompiglio i nemici, che distolgono il loro sguarda dall'imperatrice che rivela immediatamente la sua vera identità.


Si metamorfizza a grande velocità, fino a diventare alta una ventina di metri. Il trono dell'impero di titano ha la forma di una grandissimo martello. Sempre pensato come un artefatto ornamentale in onore dei Titani dell'antico regno, ora la sua forma acquisisce un senso: viene impugnato dall'imperatrice, che con un singolo colpo uccide 3 dei cavalieri neri di Rawley e poi si dirige contro il drago non morto iniziando a colpirlo con tutta la sua forza.
Tutti sono straordinariamente sconvolti da questa catena di eventi.
Il combattimento prosegue all'interno della sala del trono. Se Thrall e Brodom come al solito continuano la loro tattica di caricare ed attaccare, anche qui Venom inizia a brillare come non mai. Le macerie coprono i suoi movimenti e si scaglia dall'ombra contro i nemici, arrivando ad infliggere danni ingenti grazie ad attacchi furtivi e critici. Lui, che non ha mai fatto un tiro buono da quando è partita questa avventura, qui si ritrova a fare 3-4 critici di seguito.
Sylvanus è meno fortunato: il suo arco del giuramento è forte, infligge ingenti danni, ma si inceppa. Prima la sua magia svanisce, poi si rovina leggermente nella foga dell'utilizzo, andando a tirare le frecce non in modo perfetto. Brodom era riuscito a decapitare in modo secco uno dei cavalieri neri. Questo lo aveva riempito di coraggio e si era lanciato contro Rawley, sprezzante del pericolo. Questa bravata gli costerà cara: anche se danneggia ed intimorisce il nemico, la sua vendetta non tarda e con un singolo attacco magico butta a terra Brodom- Ha un foro nel torace, che gli ha trapassato armatura, pelle, muscoli ed organi, lasciando dietro di se solo una sensazione di vuoto. Brodom è a terra, pesantemente ferito, ma rimane conscio. Le medicine donatogli da Alin si dimostrano efficaci: una semplice iniezione inizia a rimarginare la ferita a velocità innaturale.
I cavalieri neri cadono sotto i numerosi attacchi di Alin, Venom e Thrall. Alin riesce a farsi esplodere in mano la sua pistola laser a causa di un sovraccarico. Questo non lo ferma e carica in corpo a corpo con la sua spada annullatrice. Rawley ha dalla usa il potere dell'artefatto e ne fa ampiamente uso, ma è circondato, il drago è impegnato a combattere con la Titanessa,  i suoi cavalieri sono morti, non ha vie di scampo. Prova ad attaccare a massima forza Alin, che arriva anch'eglio vicino alla morte, ma è ancora operativo, protetto dalla sua corazza. Brodom riesce a riprendersi ed a rialzarsi e continua ad attaccare, finendo Rawley una volta per tutte.

I PG sono estremamente provati dall'esperienza, ma finalmente ce l'hanno fatta. Fuori la battaglia continua ancora per qualche minuto, quando finalmente il martello della titanessa si infrange violentissimo sulla testa del drago, frantumandola. Ritorna di dimensioni umane e si incammina verso i nostri eroi, che stanno guardando l'artefatto...

Vicino ad esso inizia a formarsi un corpo. Provano ad interagire prima che sia completo, ma questo è intangibile fino alla forma finale. Garrik, il mago si è appena ricomposto davanti ai loro occhi. Lui guarda i nostri eroi e sorride.
Garrik ha legato la sua vita e la sua immortalità all'artefatto. Lui ne può attingere il potere infinto e resuscitare di continuo, fino a quando questo continuerà ad esistere. Se l'artefatto venisse distrutto, lui diverrebbe mortale, ma la magia nel mondo risalirebbe di potere, ritornando ai livelli prima della guerra dei Titani e Draghi.
Lasciare un potente mago in giro o potenzialmente crearne infiniti? Garrik fa notare come lui seguiva Rawley solo per spirito di novità e per curiosità, ma lui non ha i suoi piani per la conquista del mondo o della creazione di non morti.
I ragazzi mettono ai voti la cosa. Thrall e Sylvanus sono per la distruzione dell'artefatto. Venom e l'imperatrice per il mantenimento. Alin propone una tesi convincente per la distruzione. Oramai il mondo ha visto: draghi, un titano vivo, l'Impero del Drago non rimarrà a guardare, lasciare questo oggetto ancora in giro causerà più danni che altro e lasciare Garrik in giro con questo potere infinito non è un bene. Brodom è d'accordo con questa idea. L'artefatto può essere spaccato solo con un martello di Titano e ne hanno proprio uno. Un singolo colpo e questo esplode in un forte bagliore.

Il livello di mana si alza sensibilmente e Thrall lo nota a pelle. Si guardano intorno e Garrik non c'è, ma si sente nell'aria la traccia tipica di uno spostamento interpiano, un teletrasporto, esattamente come il loro odore dopo essere arrivati nella capitale dell'Impero.
L'imperatrice, Bedithia'o'Aph, offre ai PG di lavorare per lei. La guerra con l'impero del Drago è alle porte dopo questi eventi e uomini così valorosi possono trovare posto nel suo esercito per lavori non proprio campali.
Thrall, Brodom e Venom accettano. Sylvanus non vuole avere a che fare con la guerra e declina.

Negli anni a venire i tre mercenari divennero famosi tra le truppe del Titano per le loro azioni non convenzionali durante la guerra e per le loro missioni segrete per conto direttamente dell'Imperatrice. La scuola di magia fu ricostituita e si ingrandì, accogliendo numerosi incantatori da tutto il mondo dopo che la distruzione dell'artefatto ha rialzato il livello di mana nel mondo. Nelle foreste limitrofe ogni tanto si sentivano canti in strani versi, suoni di strumenti musicali e qualcosa ogni tanto spariva, ma nessuno riuscì mai a trovare la fonte di queste stranezze....
Sylvanus ritornò nel Sud e prese a fare lavori standard per mercenari: proteggere diligenze, contadini e gli gli uomini comuni per da chi era più forte e prepotente. I mercenari lo rispettavano, ma lui non cercava gloria e fama. Anche quando l'impero del drago invase un pezzo del Sud, cercò di stare lontano dalla guerra e pertanto le sue vicissitudini si sono perse nei turbinii della storia, sempre interessata alle storie grosse e cariche.

Sila venne giudicata dal suo popolo e giustiziata, Malgrado l'aumento di magia nel mondo, la popolazione di Alin decise di rimanere nascosta, perché le loro conoscenze furono ritenute pericolose se portate alla luce così presto rispetto alla maturità magica del resto del mondo. Alin continuò a viaggiare per documentare il cambiamento e fare rapporto ai saggi della sua civiltà.
Gerome divenne il nuovo capo dei Paladini del Titano e li guidò in guerra contro l'Impero del Drago conseguendo molte vittorie e fu ricordato come uno dei loro più grandi campioni.

E questo è quanto! le Cronache di Dedamista finiscono qui ed hanno visto un piccolo gruppo di mercenari impegnati in un'avventura che ha cambiato le fondamenta del mondo! Alla prossima campagna! Roll credits!


Stay Classy, Internet.



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01 09 10