Trascendence, Interstellar e la Scienza

E anche Lucy ci mette del suo su!
Ladies and Gentremen, ecco a voi la prima "battaglia" tra blogghisti. Aiuta il fatto che siamo amici nella vita reale.

Gabborock col suo Blog WHAT?! attualmente impostato a scorrimento infinito, ha "osato" dare un parere positivo su Trascendence, film di fantascienza con Jack Sparrow che io odio a morte perché lo condiero un cattivo film di fantascienza oltre che un brutto film in senso più generale.

Quindi, colgo l'occasione, a mesi di distanza, per provare ad esporre la tesi contraria sul film, buttandoci dentro anche un po' di Interstellar, perché l'ho appena visto, ha una scena che calza a pennello nella discussione e per dare un po' di attualità alla discussione.








Quello che forse bisogna chiedersi quando si guarda un film è : quanto è diretto nel voler comunicare le sue intenzioni? Bisogna guardare oltre un velo per scoprire le vere intenzioni del regista o dello scrittore?
Oppure spesso si cerca di trovare un qualcosa di buono dietro a metri di merda colossale?

Perché dico questo?
Bene, ricordiamoci che stiamo sempre parlando di un film americano. Gli stati uniti sono un paese strano.
Grazie a tette per la scienza
Sono riusciti ad andare sulla luna. Hanno la Microsoft, la Apple, Google.

Eppure, l'atteggiamento medio verso la scienza è qualcosa di totalmente distorto e negativo. Manco fosse magia.

Noi spesso ci autoaccusiamo di non avere abbastanza ingegneri, scienziati e matematici, ma io sono un buon 3-4 anni che vedo conferenze di De Grasse Tyson & company su Youtube ed effettivamente negli USA c'è un macello assurdo sulla questione "scienza".

L'altra cosa simpatica sulla questione, è che noi in Italia abbiamo il Vaticano. La fonte della chiesa e "dell'antiscienza" come definita da molti.

Ma negli USA abbiamo musei dedicati al creazionismo, dove si vede che umani e dinosauri vivono insieme su una terra vecchia di soli 6000 anni. Cioè, WTF? Ma davvero siete gli stessi che sono andati sulla luna? Inoltre in USA, stanno venendo approvate leggi per inserire nei testi di scienza degli studenti americani, le teorie creazioniste, che da che mondo è mondo, non sono scienza. Cioè se ne volete parlare, fatelo nelle sedi opportune, ma non nei libri di scienza!

Perché questo interludio? Perché dobbiamo capire da dove vengono questi film di Hollywood, qual è il loro background, quali sono le condizioni sociali nelle quali si sviluppano e che messaggi dovrebbero lanciare ed è la chiave di volta per capire una scena di Interstellar.

Ora andiamo su Trascendence.

Cosa ci viene a dire questa pellicola, cosa ci comunica sulla scienza, come si sviluppano i protagonisti, quali sono le connessioni logiche tra gli eventi? come sono rappresentati i protagonisti su schermo visivamente e caratterialmente?

La prima lettura di un film, deve essere, a mio avviso, quella che porta il messaggio principale. C'è tempo e spazio per approfondimenti ed affinamenti del messaggio, ma se non riesci a portarlo con gli oggetti a face value, che possono essere complicati quanto si vuole, hai fallito come scrittore/regista. Se c'è qualcosa di buono, forse, dietro, devi prenderlo e metterlo davanti, e farne il messaggio, altrimenti vuol dire che tu stesso creatore non ti sei accorto che qualcuno avrebbe potuto interpretare quello che hai scritto/filmato in un modo opposto a come si è deciso di presentare il tutto.

Di chi è la colpa? Non lo so onestamente. Il regista, Wally Pfister è stato il tizio della fotografia dei film di Nolan fino al terzo film di Batman e Trascendence è il suo primo film da regista. Quindi è uno con una certa esperienza.
Il cast di Trascendence
Lo scrittore Jack Paglen è uno di quelli che ha fatto poco altro. Ha scritto BattleStar Galactica (la serie nuova) e qualche altra cosetta ma nulla di epocale.

Fatto sta, che sono riusciti a rendere Trascendence estremamente tecnofobico.

Ricapitoliamo chi sono i protagonisti. Will Caster, il protagonista, ricercatore sulle IA che poi viene uplodado in un computer. Poi abbiamo lo scienziato buono, Max Waters e poi l'obbligatoria donna del gruppo Evelyn Caster, moglie di Will.

Le relazioni tra i protagonisti si possono individuare immediatamente fin dall'inizio del film.

Lui è quello che alla domanda di "giocare a fare dio" non risponde subito con un "NO", quindi è il cattivo, è quello pazzo. È ateo e quindi automaticamente assunto amorale, come una forza da abbattere. Una brutta persona che non dovrebbe assolutamente mettersi a toccare roba tecnologica.
Lei è invece la donna resa instabile dalle emozioni, incapace di fare azioni logiche, perché la forza dell'amore la costringeranno a fare sempre la scelta peggiore e quindi, per assunto, le donne, con la loro volubilità emotiva non sono persone da scienza. L'unica figura da scienziato coscienzioso è data da Waters, interpretato dal buon Paul Bettany. Lui è quello che prima di fare qualcosa ci pensa su, si fa qualche domanda. E poi si intravede qualcosina che porta al collo.

Ah, ma quella è una croce! Abbiamo un credente, un religioso! Quindi è di sicuro l'unico la cui morale è buona!

Il film finisce con l'umanità detecnologizzata per motivi BOH (il film non sa come funziona internet e l'elettricità), tutti messi in moto da un singolo evento: l'upload della mente di Will nel supercomputer quasi IA al quale stavano lavorando. Ovviamente lo scienziato buono dice di non farlo perché ha visto troppi film di fantascienza dove fare ciò va a finire male, mentre la donna, da buona donna, è emotivamente distrutta ed irrazionale quindi deve fare la cazzata che ci porterà all'estinzione.
Questo forse è uno dei messaggi, che più odio del film, in quanto misogino nell'essenza. Eddai è un cliché che dobbiamo lasciarci alle spalle o almeno esplorare con più profondità.

Poi il resto dell'impostazione del film è arrangiata in modo alquanto classico: il supercomputer vuole conquistare il mondo perché..... boh?, i  terroristi/organizzazione antitecnologia sono i cattivi all'inizio, poi diventano i buoni ed addirittura aiutano il governo a fare fuori l'IA che vuole conquistare il mondo. Ma pensa un po'.

Insomma, dobbiamo tenere sotto controllo gli uomini di scienza perché non si sa mai che per sbaglio ci inventino la cura per il cancro e poi decidono di conquistare il mondo grazie ad essa.

Un film fatto da persone mediamente intelligenti, che vuole parlare di cose intelligenti senza capirle. Ma per quello bastava sentire l'inizio. "The internet was meant to make the world a smaller place" Ma sai tipo, NO!?! Da qui discende subito che il film non si basa sulla vera informatica e sulle vere questioni che pone la creazione di una IA, ma sulle paure generate dall'ignoranza sull'argomento.

Questa è la storia "surface level" di Trascendence, questo è quello che ci comunica. Letture ulteriori devono discendere da questo livello e quindi, a mio avviso, sono inutili e abrase da un messaggio storpiato, misogino, tecnofogo e illogico.

Lo sguardo da ingegnere sconsolato
Interstellar invece è un altro tipo di film. Uno di quelli che ci dice che dobbiamo sognare, dobbiamo usare la nostra scienza in concerto con il nostro "istinto" per uscirne vivi da tutte le situazioni più brutte.

Cosa penso esattamente del film? Potete leggerlo sul Weakly Hobbyt 169.

Come potete vedere, non ne sono stato molto entusiasta, ma il film ha comunque un paio di spunti molto forti che ben si adattano in questa discussione.



La terra è diventata inospitale, le piante continuano a morire, l'atmosfera sta cambiando, tempeste di polvere ovunque.... e tutti ridotti ad agricoltori. Ed è in una delle scene iniziali che succede una cosa che non mi sarei mai aspettato e che non ho mai visto in un film di Hollywood.

Siccome siamo alla frutta, a scuola, si incoraggia tutti a diventare agricoltori ed a non intraprendere carriere da college. La figlia del protagonista ha litigato con dei ragazzi ed insegnanti per aver portato un libro a scuola del padre. Un libro sullo spazio, dove ovviamente parlano dell'allunaggio. Nei nuovi libri c'è la versione corretta e riveduta, dove l'allunaggio è considerato finzione.

Giustamente il protagonista, da ingegnere ed ex pilota NASA, un po' si incazza. E dopo viene il bello.
"non dovremmo stare a pensare a quelle cagate lassù mentre la gente quaggiù muore di fame".
E lui: "se non avessimo smesso di pensare a quelle cagate lassù avremmo avuto l'RNM e mia moglie sarebbe sana e salva ora perché diagnosticata in tempo". BAM.

Ok, nella logica del film fa un po' strano parlare al passato perché non credo che perdere la conoscenza tecnica di costruirle renda la gente incapaci di usare le macchine, ma vabbé, sorvoliamo per sottolineare l'importanza del messaggio, ancora, un unicum in hollywood per quel che ho visto io.

Noi dobbiamo fare scienza, dobbiamo pensare in grande, perché dall'avanzamento della frontiera nascono nuovi modi di vedere il mondo che poi vengono rapportati alla vita quotidiana.

L'esplorazione spaziale degli anni 'anta è stato forse il periodo di corsa tecnologica a 360° più spinto di tutto ed ora l'abbiamo un po' perso, specie nell'immaginario collettivo americano, nazione d'origine del film, ricordiamolo.

Il whormhole.
Malgrado Nolan ed i sentimenti arrivano a cozzare un po' tra di loro, le scelte emotive dei personaggi sono meglio caratterizzate qui che in molti altri film. C'è la solita scienziata donna, unica perché sennò poi sembra che non ci sono donne importanti nel cast, che ha un momento di giudizio completamente offuscato dall'emotività. Però ne parlano, ne discutono. Capiscono che è un qualcosa di forse irrazionale e date le opzioni alla mano (tempo, risorse e carburante limitato), meglio gestire la situazione in modo più controllato. Una presa di posizione sulla questione un po' più matura data la situazione ad altissimo rischio nella quale si trovano i protagonisti. Anche il protagonista, sempre desideroso di ritornare a casa dai figli, imposta tutto un piano per fare tutto e farlo bene (poi vabbè, deve andare male sennò non ci sarebbe drammaticità). E poi abbiamo quello che esplode e ragiona solo con l'istinto di sopravvivenza, in modo forse un po' eccessivamente stupido.
Inoltre alla risoluzione Interstellar mette  i legami affettivi come l'unica cosa che trascende tempo e spazio, ma non li colloca su un piedistallo, né li interpreta in un modo non scientifico, andando invece a creare quasi una teoria del tutto.

Un film che riesce ad essere allo stesso tempo PRO scienza e PRO emozioni, a farci vedere che noi uomini siamo la somma di queste due cose e che usandole insieme si riescono a fare grandi cose, per tutti. Tra l'altro straordinario come Interstellar è riuscito ad essere fatto senza la minima influenza religiosa diretta nello script.

Ci vogliono più film di questo tipo, con questa impostazione. Troppo spesso le persone intelligenti nei film sono i cattivi e quelli che usano i muscoli sono i buoni. La scienza è sempre cattiva, lo scienziato pazzo o ateo è sempre il cattivo, vuole sempre conquistare il mondo. Dobbiamo si utilizzare cautela in come le scoperte scientifiche vengono applicate (ricordiamoci sempre bomba atomica vs reattori nucleari), ma non dobbiamo mai fermarci.

Riprendendo un altro film:

"preferisci un mondo con le piramidi o un mondo senza piramidi?"


Stay Classy, Internet


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01 09 10